Le novità
L'UNDICESIMO SALONE DEL LIBRO
Lingotto Fiere, 21-25 maggio 1998

L'ESPOSIZIONE
Con un decennio di edizioni alle spalle, denso di convegni, incontri, dibattiti, intorno alla letteratura e alla lettura, l'undicesimo Salone del Libro riparte proprio dal libro, oggetto e soggetto, messo al centro della manifestazione, delle conversazioni tra autori e lettori, degli incontri tra editori e librai, dello scambio tra "libridinosi".
La diffusione e la promozione della lettura, in tutte le loro sfaccettature, sono il "filo dei fili" del prossimo Salone.  
Per colmare la distanza fisica che si era creata tra la parte espositiva e le sale convegno, nuove soluzioni logistiche danno luogo ad un unico e suggestivo ambiente, un po' vetrina, un po' salotto, un po' palcoscenico. Gli spazi per i convegni, dibattiti, incontri con gli autori, presentazioni di novità editoriali (tre sale, tre spazi autori, uno spazio multimedia, un caffè editoriale) sono stati allestiti all'interno dei quattro padiglioni espositivi, in modo che i soggetti e gli oggetti della cultura scritta abbiano la possibilità di convivere in un unico luogo di circa 50.000 metri quadrati. E in questo unico grande ambiente sono state aggregate e definite alcune aree espositive: l'area d'arte, l'area tecnico-scientifica, l'area fumetti, l'area multimediale e l'area riviste, che presenta più di 600 testate italiane e, per la prima volta, anche straniere. 
All'insegna della promozione della lettura, l'undicesimo Salone del Libro tiene a battesimo anche lo Spazio Under 16, per i lettori del futuro e per i neolettori: i ragazzi di età inferiore ai 16 anni disporranno di uno spazio di 1200 metri quadrati stipato di libri disposti seguendo percorsi per argomenti e fasce d'età per leggere, giocare e imparare il valore della lettura. I giovani lettori potranno partecipare alla campagna Un libro per tutti: i libri esposti nello Spazio Under 16 e tutti i libri che i ragazzi vorranno regalare - acquistandoli fino alla fine di giugno dai librai che aderiscono all'iniziativa - costituiscono la base di una campagna acquisti per arricchire le biblioteche dei bambini ricoverati negli ospedali infantili. Ma lo Spazio Under 16 è anche un piccolo "salone nel salone" che si snoda in luoghi di animazione per i più piccoli (cinque diverse "casette" con programmi articolati, a misura di minilettore) e per i grandi (lo "Spazio Incontri", che prevede laboratori di scrittura, laboratori telematici e un programma giornaliero vero e proprio di incontri "dedicati"). 
Per i visitatori e lettori di ogni età un percorso tra tutte le novità degli editori presenti al Salone, da guardare, sfogliare e cominciare ad amare, sarà a disposizione nella Biblioteca Ideale, un grande spazio di lettura allestito dall'Associazione Italiana Biblioteche e dalle Biblioteche civiche di Torino. In un'area di 500 metri quadrati del padiglione 5 troveranno posto alcuni dei tradizionali servizi di una biblioteca pubblica, mentre un gruppo di bibliotecari sarà a disposizione del pubblico per informazioni e ricerche bibliografiche. Fra i libri ci saranno tutte le novità uscite fra gennaio e maggio e i titoli più significativi del catalogo delle case editrici che hanno aderito all'iniziativa.
In collaborazione con la Libreria Belgravia e la partecipazione attiva dei volontari di Arci Solidarietà e Caritas, il Salone invita quest'anno tutti i visitatori a scegliere un libro da regalare alle biblioteche carcerarie nella convinzione che la lettura possa essere uno degli strumenti per uscire dal degrado e dalla marginalità, una sorta di chiave per ritornare a essere un cittadino libero e consapevole. Il pubblico potrà scegliere i libri da acquistare sui quali mettere una dedica, un messaggio per chi ha perso il diritto alla libertà.
I libri andranno poi portati alla Montagna incantata, uno spazio nel padiglione 3 dove i libri verranno catalogati e raccolti. Alla realizzazione della montagna incantata hanno contribuito bibliotecari pubblici, scrittori, educatori, carcerati ed ex carcerati, lettori comuni e i direttori generali degli istituti carcerari e delle carceri minorili. Tutti insieme si ritroveranno lunedì 25 alle ore 16, in un primo incontro fra chi, dal di dentro o dal di fuori, lavora col libro nelle carceri. 

I CONTENUTI
Per muoversi nel labirinto dei libri e passeggiare tra i contenuti del Salone, il programma di convegni e incontri propone diversi fili che si dipanano, passando tutti dalla porta d'entrata alla lettura, che rimane il libro. Più di 300 iniziative collaterali (ospitate presso le 3 sale convegni, lo Spazio Multimedia, i tre Spazi Autori e lo Spazio Under 16) e circa 900 autori coinvolti nelle varie occasioni di dibattito (escluse quelle relative al workshop dell'editoria italiana) sono i "numeri" di questo Salone.
Innanzitutto il grande convegno in due parti La lettura come risorsa sociale, che mette a confronto in prima battuta (il giovedì d'apertura del Salone) Governo, sindacati, imprenditori e in seconda battuta (nel pomeriggio di lunedì, a chiusura Salone) i rappresentanti dei mass media, tutti chiamati ad animare un possibile "tavolo permanente" per individuare le strategie di promozione e diffusione su cui puntare per ridisegnare un ruolo guida della lettura - e quindi della cultura - nella definizione del nuovo Welfare del Duemila.
A fianco della promozione, sono stati evidenziati alcuni spunti, suggerimenti, fili d'Arianna, per invitare i lettori a muoversi nel "labirinto libro" della grande vetrina editoriale.
Nel fitto programma culturale del Salone - denso di appuntamenti con gli autori, presentazioni di volumi, conversazioni tra chi scrive e chi legge - alcune trame seguiranno il filo azzurro della spiritualità, con un dialogo tra alcuni studiosi intorno alle nuove forme del sacro, del religioso e del mito del Terzo Millennio; il filo giallo, colore di un genere-non genere, sostenuto da una schiera di appassionati e capace di assorbire le più disparate ispirazioni, che verrà indagato da autori ed esperti, per individuarne i nuovi temi, i nuovi scopi, le nuove linee di ricerca; il filo verde, colore del serpente piumato amerindo, dedicato alla cultura sudamericana: dalle diverse forme di spiritualità, alla cultura popolare, all'impegno sociale, fino alla strada maestra della grande tradizione narrativa; il filo rosso, infine, o fil rouge, nel senso tradizionale dell'espressione, colore sanguigno, vitale, prioritario, in omaggio alla nuova stagione della narrativa italiana, e, soprattutto, all'aspetto fondamentale della scrittura, il linguaggio: che lingua parla il romanzo italiano di fine millennio?
Ma il Salone non finisce di "tramare". E per strizzare l'occhio alla diffusione della lettura, avvicinarla il più possibile a tutti, chiama in causa anche l'umorismo: Ridere leggendo è il titolo di una performance a più voci con alcuni dei protagonisti della satira d'autore italiana. Ad una performance di altro genere è dedicata la "galleria di voci recitanti" che durante l'intero pomeriggio di domenica animerà il palcoscenico dell'Auditorium: come in un rituale iniziatico, una carrellata emozionante di letture dalle più belle pagine dei classici della letteratura di tutti i tempi - dalle Ricordanze di Leopardi alle terzine dantesche di Paolo e Francesca - ad opera di alcuni dei più noti interpreti della scena teatrale italiana.  

GLI OPERATORI PROFESSIONALI
Uno sguardo attento è rivolto dal Salone agli operatori professionali. Oltre ad una serie di convegni pensati in particolare per gli addetti ai lavori - dal dibattito sulle nuove prospettive telematiche per il marketing editoriale, ad un dialogo tra i promotori delle recenti proposte legislative, fino ad un confronto con le realtà dell'editoria francese e tedesca - un filo "dedicato" tutto a loro si dispiega lungo le cinque giornate della manifestazione. Dopo il rodaggio dello scorso anno, infatti, riparte il Workshop dell'editoria italiana, dialogo tra editori, librai e bibliotecari focalizzato sulla promozione, le politiche editoriali e la presentazione di nuove linee, localizzato nel Caffè Editoriale e circondato dall'esposizione di materiali dedicati agli operatori professionali.  

I MEDIA AL SALONE DEL LIBRO
La RAI sarà come sempre presente con uno stand di circa 800 metri quadrati, teatro di dirette televisive e radiofoniche. Oltre alla consueta copertura giornalistica su TG1, TG2 e TG3 sono previste 8 iniziative ospitate negli spazi istituzionali messi a disposizione dal Salone. Presso lo stand, invece, si svolgeranno 30 collegamenti giornalistici e un'intera produzione televisiva, il progetto Mondo 3 di RAI Educational. In uno studio allestito per l'occasione verranno registrate 15 puntate in onda su RAITRE da giovedì 21 maggio a venerdì 12 giugno dalle ore 10 alle ore 11.00, tutti i giorni esclusi sabato e domenica. Radio RAI ha finora programmato 30 dirette, mentre RAI International ha previsto circa 11 ore di trasmissione su satellite.
Canale 5 ha programmato un'edizione speciale di A tutto volume, condotta da David Riondino, che sarà registrata al Salone e sarà trasmessa domenica 24 maggio.
Un'edizione speciale di Contesto, la trasmissione di Telepiù condotta da Emilio Tadini, verrà registrata sabato 23 maggio e trasmessa il giorno dopo in chiaro.
Stream partecipa al Salone del Libro con il canale tematico Digital Shopping Network che trasmetterà in diretta interviste ad autori che si avvicenderanno nei cinque giorni del Salone. Le registrazioni saranno trasmesse in anteprima per il pubblico del Salone sul vidiwall ubicato all'ingresso del padiglione 3.

LA LETTURA COME RISORSA SOCIALE
Salone del Libro, giovedì 21 maggio 1998, ore 18, sala blu Lavazza
I MEDIA E LA LETTURA. IL QUARTO POTERE DEL 2000
Salone del Libro, lunedì 25 maggio 1998, ore 16, sala gialla

Proprio adesso che l'Italia entra a fare parte, tra i primi undici Paesi, dell'Unione monetaria europea si pone con forza ancora maggiore la necessità di valorizzare il nostro patrimonio culturale: contributo fondamentale alla crescita di una Grande Europa al di là dei semplici valori economici ma anche bisogno di trovare, nell'unità, il significato profondo delle identità particolari, delle culture nazionali.
Leggere per conoscere, per capire, per ritrovarsi, per crescere. E dunque lavorare per ampliare lo spazio del libri, per fare diventare la lettura una risorsa sempre più diffusa, sempre più popolare vuol dire contribuire all'ampliamento delle libertà personali ma anche migliorare, attraverso la cultura, la competitività dell'intero Sistema Paese. Nasce da questa consapevolezza l'idea di fare del Salone del Libro il protagonista di un incontro tra forze della cultura, istituzioni, forze sociali e uomini della comunicazione e di partire quindi con un vero e proprio "tavolo permanente" attorno al quale riunire Governo, sindacati, imprenditori, media, operatori culturali per definire, insieme, le strategie per la promozione della lettura come risorsa sociale fondamentale, come ricchezza collettiva da sviluppare. Riformare il Welfare State - una priorità nell'agenda politica di tutti i paesi europei - non vuol dire solo ripensare spesa pubblica, assistenza e protezione sociale, ma anche individuare nuove opportunità di crescita, di partecipazione, di qualità della vita. Del nuovo Welfare del Duemila, la cultura è un pilastro portante. Al dibattito che si apre è dedicato il convegno strutturato in due parti, in apertura e chiusura del Salone.
Nella prima sessione sono impegnati: Giuseppe Antonini, amministratore delegato della Giangiacomo Feltrinelli Editore; Innocenzo Cipolletta, direttore generale della Confindustria, Pietro Marcenaro, (CGIL); Walter Veltroni, vice presidente del Consiglio dei Ministri.
Nella seconda sessione intervengono: Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset; Gianni Cottardo, presidente di Pubblicità Progresso; Igino Poggiali, presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche; Roberto Zaccaria, presidente della RAI.
Coordinerà Antonio Calabrò, vice direttore del Sole 24 Ore e componente del comitato culturale del Salone del Libro.
 
FILO AZZURRO, FILO GIALLO, FILO VERDE, FILO ROSSO:
LE TRAME DEL SALONE


Secondo il mito, nel labirinto era facile entrare, ma si poteva uscirne solo seguendo la stessa strada percorsa all'andata. Al Salone non sarà necessario. Si potrà perdere il filo, seguendo solo la trama dei colori. Azzurro: il colore della spiritualità. Giallo: il colore dell'enigma e dell'ambiguità. Verde: il colore del serpente piumato, centrale nella mitologia amerinda. Rosso: il colore della vita, un omaggio alla narrativa italiana.

FILO AZZURRO
Sacro, religioso e mito nel nuovo millennio

Non sarà sfuggito a nessuno che nell'esuberante attenzione per la sfera "spirituale" che sta percorrendo le strade di questa fine millennio, si insinua a volte - forse sempre più spesso - una nota di ridondanza, di confusione, di vaghezza che rischia di soffocare quel denominatore minimo che è comune ad ogni cammino religioso, e cioè il radicamento in una tradizione, lo spazio silenzioso della preghiera, un'interrogazione aperta su ogni dimensione dell'esistente. Come può essere pensabile allora, proprio nello spazio del Salone del Libro, che risuona del chiasso del mercato, sfuggire a questa nota di eccesso, e distillare parole e pensieri che possano non rendere troppo insensata una riflessione sul porsi molteplice delle fedi oggi nel mondo? Forse ci possono soccorrere le sapienze d'Oriente, dicendoci che, appunto, il saggio riuscirà a trovare la quiete non solo nella pace del deserto, ma anche nella concitazione della pubblica piazza. Purché si disponga all'attenzione e all'ascolto. E allora si tratterà, appunto, con pazienza, di discernere - tra le voci, i volti, le parole - le grandi domande che il nostro tempo pone, non saziato da nessuna ideologia e da nessuna secolarizzazione, e le piccole risposte che gli esseri umani sanno dare. Tenendo a mente che, come dice Edward Cummings, "dà sempre una bella risposta chi pone una domanda ancora più bella".

Gabriella Caramore


Intervengono: Edmondo Berselli, sociologo; Enzo Bianchi, teologo; Franco Cardini, storico; Giovanni Filoramo, storico delle religioni; Carlo Sini, filosofo.
Coordina: Gabriella Caramore, conduttrice della trasmissione di RadioRAI "Uomini e profeti".

FILO GIALLO
Brividi al Salone: il giallo, il noir, il thriller

Ecco quello che vorrei trovare da lettore, da appassionato e da scrittore di "gialli" in un convegno come questo.
Intanto una nuova definizione proprio del termine "giallo" e forse anche un termine alternativo. "Giallo" è una parola che non definisce più nulla, che riporta a un modello letterario che non corrisponde più a quello che la maggior parte degli scrittori di quel genere sta facendo. Allora, in quale direzione si orienta la ricerca letteraria degli autori di oggi? Quali temi? Quali scopi? E come possiamo chiamare tutto questo? Ma, soprattutto, c'è davvero bisogno di dargli un nome?
Sembra che molte novità, molti esperimenti, molte indicazioni nuove alla letteratura senza etichette, vengano proprio dal "giallo". Allora in che senso si può parlare della letteratura di genere come della letteratura nuova di questi tempi? Quale iniezione di vita può dare il "giallo" al romanzo che periodicamente viene considerato morto o sul punto di?
Alcuni autori, soprattutto i sudamericani, individuano nella narrativa di genere una continuazione di quella che una volta era considerata la narrativa "d'avventura". Grandi emozioni, grandi temi, trama e intreccio, grandi eroi romantici. E' vero? In che senso il "giallo" sarebbe la nuova letteratura d'avventura?

Carlo Lucarelli


Intervengono gli autori Mario Baudino, Massimo Carlotto, José Pablo Feinmann, Giuseppe Ferrandino, Jean Claude Izzo, Laura Mancinelli, Marco Neirotti, Andrea G. Pinketts, Nicoletta Vallorani, Bruno Ventavoli e l'editor della narrativa noir di Gallimard, Patrick Reynald
Coordina: Carlo Lucarelli

FILO VERDE
La cultura sudamericana tra spiritualismo e
sincretismo religioso, tra letteratura e telenovela

Un convegno sulla letteratura latinoamericana si basa sulla convinzione della vastità e della varietà dei temi e degli stili della scrittura di quel continente, oltreché sulla accertata popolarità che questa cultura ha attualmente nel mondo, in Europa e in Italia. Data l'ampiezza dei materiali a disposizione si è cercato di individuare alcuni temi che attualmente più identificano la produzione degli scrittori e dei protagonisti dell'America Latina: la spiritualità, la letteratura popolare e la letteratura cosiddetta alta.

La spiritualità. Saranno relatori del tema: Frei Betto, frate domenicano della Teologia della Liberazione, perseguitato dalla dittatura militare brasiliana negli anni '60-'70, liberato dal carcere per intervento diretto di Papa Paolo VI. Ha già pubblicato oltre trenta libri, di cui l'ultimo, Entre todos los homens (Fra tutti gli uomini) è un clamoroso successo in America Latina e rivela la faccia umana di Gesù Cristo. Un Cristo più attento all'amore che alla colpa, più attento alla giustizia che alla legge, più attento alla libertà che alla disciplina, più attento alla solidarietà che alla autorità, più portato all'allegria che alla "valle di lacrime". Con lui Rigoberta Menchù, Premio Nobel per la Pace nel 1992, leader delle battaglie all'Onu per il riconoscimento dei diritti delle popolazioni indigene, autrice di una memorabile autobiografia-denuncia di una india del Quiché guatemalteco, scampata al genocidio, e di un libro sulla tradizione e la cosmovisione maya come proposta ai dubbi del mondo moderno di una popolazione millenaria esclusa da cinquecento anni, ma che ha saputo sopravvivere alle avversità. Infine, Miguel Barnet, raffinato scrittore cubano, ambasciatore all'Unesco e attento studioso della "santeria" e delle tradizioni sincretiche che sono le pratiche di fede più presenti nel suo popolo e in molta parte del continente.
La letteratura popolare. Un omaggio all'86enne patriarca della letteratura brasiliana Jorge Amado. Più di cinquanta anni fa, anticipò il problema drammatico dei "meninos de rua", i bambini randagi della strada che ora, in Brasile, sono 12 milioni. Molte delle opere di Amado sono diventate film di grande successo popolare. Paloma Amado, curatrice di tutte le opere del padre, delineerà la figura del grande scrittore.
La letteratura cosiddetta alta. L'esplosione degli scrittori latinoamericani ha imposto negli ultimi trent'anni un linguaggio, un'estetica, una creatività nuova. Il realismo fantastico che, a torto o a ragione, viene attribuito come genere a molti autori, è comunque indiscutibilmente uno stile che identifica un progresso della narrativa mondiale. Di questa narrativa, figlia in parte, come dice Garcia Marquez, del cinema neorealista italiano, parleranno: Daniel Chavarria, uruguaiano, e Paco Ignacio Taibo II, considerato anche uno dei più importanti storici messicani.
Gianni Minà
FILO ROSSO
Il sapore della lingua. Quale italiano nei romanzi e racconti di fine secolo

La questione della lingua ha afflitto gli scrittori italiani per secoli, poi improvvisamente più nulla. Eppure nessuno scrittore può eludere il problema, specie in un paese come il nostro che contiene tradizioni diverse e persino lingue diverse. Solo qualche decennio fa Gadda e Pasolini facevano parlare l'Italia vera "de via Merulana" o delle borgate. Meneghello registrava ogni voce della sua Malo.
Oggi quale Italia parla nei romanzi e nei racconti? E soprattutto come parla?
Si è imposta una lingua neutra, da telefilm americano tradotto o c'è ancora attenzione per i diversi registri che usano i parlanti? Il discorso è aperto e soprattutto non implica affatto una sola risposta.

Paolo Mauri


Intervengono gli autori: Roberto Alajmo, Francesco Biamonti, Daniele Del Giudice, Dacia Maraini, Aldo Nove, Nico Orengo
Coordina: Paolo Mauri, autore e responsabile delle pagine culturali de "la Repubblica"

RIDERE LEGGENDO
Salone del Libro, venerdì 22 maggio 1998, ore 21

Il libro come oggetto del discorso comico e come espediente narrativo e teatrale: alcuni tra i più grandi interpreti della satira e dell'umorismo contemporaneo hanno creato per il Salone del Libro uno spettacolo imperniato sul loro rapporto con la letteratura in generale, e con il libro. Il libro può così diventare una testimonianza di culture e memorie ormai sommerse dall'invadenza e dalla chiassosità del post-moderno; oppure un qualcosa di ostico e di incomprensibile nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta; o, ancora, un oggetto impalpabile, esistente soltanto nel libero spazio della fantasia.
Sul palco si alterneranno le pièces di Lella Costa, Paolo Rossi, Luciana Littizzetto e David Riondino. A far da cornice e da colonna sonora allo spettacolo sarà la Banda Osiris, ribattezzata per l'occasione Giulio e i Naudi.

L'EMOZIONE DEI CLASSICI
(a cura di Regione Piemonte, Salone del Libro, Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Primafila)
Salone del Libro, domenica 24 maggio 1998, ore 15 (replica alle ore 17.15), Auditorium


Una galleria di voci recitanti restituirà l'emozione che le più belle pagine della letteratura sanno suscitare nei lettori. Un intero pomeriggio di ascolto e di intenso rapporto con i brani scelti e recitati dagli stessi attori in scena. Numerosi attori affermati si alterneranno a giovani promesse. Gabriele Lavia leggerà Le ricordanze di Leopardi, quale omaggio al bicentenario della nascita del poeta. Seguiranno Eros Pagni con Il satiro (da L'Aminta di Torquato Tasso); Ottavia Piccolo con brani tratti da La Mirra di Vittorio Alfieri; Lorenzo Gioielli e Amanda Sandrelli con il canto di Paolo e Francesca dell'Inferno di Dante Alighieri; Mario Valgoi con La Piccola Venezia di Carlo Goldoni.
Introdurrà ciascuna lettura Giorgio Ficara, docente di letteratura italiana all'Università di Torino.


Prosa S.c.r.l. Via Susa, 35 - 10138 Torino (Telefono: 011/4337054, Telefax: 011/4331056)
Lingotto da sabato 16 a martedì 26 maggio (Telefono 011/6644111)

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