Salone del Libro
Torino, Lingotto Fiere, 16 - 21 maggio 1996

Notizie in diretta dal Salone

a cura del Comune di Torino

A QUOTA 232.000 I VISITATORI DEL NONO SALONE DEL LIBRO

SENZA SCONTI LE VENDITE SALGONO DEL30%

232.000 i visitatori registrati in totale al nono Salone del Libro che con 1.250 espositori si o tenuto al Lingotto di Torino dal 16 al 21 maggio. Un incremento del 23% rispetto ai 191.000 dello scorso anno. 22.700 i visitatori “professionali”, ovvero bibliotecari, librai,autori, insegnanti, distributori, 2.650 i giornalisti accreditati. A conclusione dell’evento una rapida conferenza stampa e un sondaggio vendite, di cui diamo gli elementi salienti.

MERCEDES BRESSO, Presidente Provincia di Torino e Presidente pro tempore della Fondazione Salone del Libro: “Quest’anno il Salone ha ospitato fiumane di folla ed o diventato una grande festa non solo del libro ma anche della cultura. Non o solo una fiera, ma anche un posto dove riflettere. Il numero dei visitatori ha anche superato quello del Salon du Livre di Parigi, consa ancor più notevole se si considera che il bacino d’utenza e la rete di trasporti francesi sono incomparabilmente più ampi”. Per il futuro Bresso annuncia un impegno a contenere i costi di servizi, albergi e trasporti e questo per favorire il lavoro e la presenza a Torino degli espositori, soprattutto quelli piccoli.

DICE IL PRESIDENTE ACCORNERO “Vorrei sottolineare l’assoluta liberta ideologica di ognuno di noi ma anche, contrariamente a quanto si o sentito insinuare, il fatto che il Salone del Libro non o politicamente orientato”. “Il tema del Salone viene di volta in volta discusso con Beniamino Placido (registriamo ovviamente anche i suggerimenti dall’esterno) però la scelta dell’argomento dell’anno o motivata, di base, o da un indirizzo di marketing o dal tipo di appeal che il Salone vuole esprimere”. “ Non c’o alcuna preclusione ad accettare proponenti che convincano o temi validi e comunque originali e non in sovrapposizione”. “La Festa del Libro ha dimostrato di non essere un fastidio per il Salone”. “Perch§ esser sottoposti a un esame tutti gli anni?” Gradito in proposito l’aiuto degli editori. AREA RIVISTE “Un primato” fa notare ancora Accornero “i mille metri che il Salone con la collaborazione de La Rivisteria e di Bea Marin ha potuto realizzare battendo sui tempi anche la Buchmesse di Francoforte che varera l’idea la prossima edizione”.

VENDITE IN CRESCITA ”Abbiamo toccato un incremento del 30% senza fare sconti”, dice Mimma Foti responsabile dello stand Arnoldo Mondadori. Da Giunti crescita del 50%, ma il 30% o attribuito alle vendite strabilianti dei libri per bambini dell’editore Dami. “Un vero assalto di ragazzini”, dicono allo stand. Fausto Lupetti dice di aver incrementato del 30 perch§ ha uno spazio espositivo del doppio rispetto al passato. Superiori del 40% le vendite da Baldini&Castoldi e del 35% da RCS che vende moltissimi tascabili. Attorno al 30% edizioni E/O, sul 18% Einaudi, fra il 7% e l’8% Adelphi ma su tutto il catalogo. Chi non o in crescita dichiara una stabilita soddisfacente. In flessione del 15% Comix e cali dichiarati anche da Feltrinelli, dove auspicano per il futuro uno stand più ampio, e da Sellerio Editore.
BEST SELLER Baricco con Seta, Biagi con Quante Donne e De Crescenzo con Ordine & Disordine tutti a quota quattrocento copie ciascuno. Da Longanesi, tornato al Salone dopo un’assenza secolare, a quota seicento sia Sepulveda che i due titoli di Redfield. Noa Rabin da Rizzoli esaurisce le duecento copie portate a Torino. Dodicimila gli esemplari venduti dal libro-foglietto a cento lire di Stampalternativa. A Quota cento la Pivetti con Comprate il mio libro, cinquecento i cofanetti venduti de Il Femminismo da Millelire, la cucina ha sbancato da De Agostini, Le osterie d’Italia spopola da SlowFood-ArciGola. Tabucchi da Feltrinelli vende duecento Sostiene Pereira e vola anche il tascabile consigliato da Pennac, l’autore più citato in questo Salone (“Il libro o una festa” da La prosivendola). A quota cinquecento Nico e i suoi fratelli di Aldo, Giovanni e Giacomo di Mai dire gol da Baldini & Castoldi. Contento l’editore Il Grappolo che comunica di aver venduto più di due quintali di libri, fra cui sessantacinque copie delle poesie di Stefano Luti, Sentiero di conversione. In buona posizione da Garzanti Crichton con trecentocinquanta copie de Il mondo perduto e Gambarotta con trecento. Bene Luciano Violante: Laterza ha esaurito lo stock di centoventi copie di Mafie e Antimafia e in testa alle vendita da Editori Riuniti il Dizionario delle istituzioni e dei diritti del cittadino, abbinato a floppy disk. Debuttante come editore Marco Tropea (venti titoli) raggiunge le cento copie con La vita dopo dio di Douglas Coupland (X Files).

BENIAMINO PLACIDO conclude con arguzia e cancella con un sorriso le tante polemiche sul punto interrogativo del titolo di questo Salone “Il secolo delle donne?” “Il prossimo anno useremo l’esclamativo, poi il punto e virgola e poi......la punteggiatura della lingua italiana non finisce mai.” “E’stato un Salone allegro. Anche se erano in tanti e con tanta confusione erano tutti allegri, specie i ragazzi. Mamma mia quante scuole abbiamo avuto”. Grande merito di questa ressa giovane e festante va a Francesca Rol che con tanto entusiasmo e tanto lavoro ha aperto un dialogo moderno fra scuole, libro e Salone. Ragazzi, al Salone ci si diverte. Ce lo state dimostrando voi.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

Salone della Musica.........Ottobre 1996
Salone del Libro...........Maggio 1997

Sempre al Lingotto, a Torino: Arrivederci!

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