Salone del Libro
Torino, Lingotto Fiere, 16 - 21 maggio 1996

Notizie in diretta dal Salone

a cura del Comune di Torino

QUANDO I RAGAZZI LEGGONO

Un’idea non punitiva della lettura per scolari e studenti o quella di far accostare al libro i ragazzi non come se dovessero adempiere a un dovere scolastico, ma come un mezzo per farli entrare in un universo diverso, in cui potranno ritornare ogni qual volta ne avranno voglia.

Un progetto che o cominciato fino dalla prima edizione del Salone del Libro o stato quello di coinvolgere le scuole in questa avventura della librolandia torinese che si o dimostrata un’idea sempre più vincente.

“La politica dei prezzi ridotti, degli insegnanti considerati come operatori del settore (per cui con ingresso gratuito) - dice Francesca Rol, responsabile del settore - o stata perseguita da subito. Le nostre iniziative sono state e continuano a essere molteplici. Abbiamo, per esempio, lanciato dei concorsi insieme al Ministero della Pubblica Istruzione. Nelle varie classi italiane, i ragazzi insieme ai loro insegnanti scrivono dei libri da loro stessi: il successo o stato da non credere. Migliaia di libri scritti in un solo anno. I convegni, gli incontri che promuoviamo qui al Salone sono seguiti da scolaresche che arrivano da tutta l’Italia: da Fiuggi, Firenze, Genova, Napoli, Parma, Roma, Milano, Brescia, Bologna... Il nostro lavoro, ovviamente, non si ferma solo ai giorni del Salone: prosegue durante tutto l’anno. Il Ministero e il Salone hanno fatto pubblicare dal Poligrafico dello Stato l’edizione di un catalogo inter-editoriale diviso per materie su floppy disk: un’opera di consultazione finalmente veloce, dove sotto le varie voci si possono trovare immediatamente tutti gli autori che hanno scritto nel settore.
A Torino, per fare un altro esempio, al Cinema Centrale abbiamo organizzato delle proiezioni cinematografiche di film di fantascienza famosi come Blade Runner, seguite dall’ incontro non con il solito critico ma con uno scienziato che spiegava tutte le possibilita scientifiche o fantascientifiche che erano affrontate nel film. Un discorso che finalmente apre nuovi orizzonti anche per il libri di scienza, di fisica, di matematica. Perch§, purtroppo, quando si parla di libri di lettura, c’o uno stereotipo che vuole che si parli sono di letteratura. Quanti bambini, davanti a un ragionamento del genere, hanno abbandonato la via scientifica, privi di strumenti che non fossero i soliti libri di testo?”

Torino, 20 Maggio 1996

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