Salone del Libro
Torino, Lingotto Fiere, 16 - 21 maggio 1996

Notizie in diretta dal Salone

a cura del Comune di Torino

MEGLIO TURISTA CHE SCHIAVISTA. Un mercato clandestino di 250 milioni di video porno interpretati da bambini. Aids in spaventoso aumento nel mondo dell’infanzia. Provocato da abusi sessuali. L’usa e getta del mondo occidentale nei confronti dei paesi poveri non si ferma allo sfruttamento delle materie prime o del lavoro (minorile e non). Dalla fine degli anni Sessanta, in espansione continua il giro commerciale del viaggio che ha come meta la vacanza di piacere (letto neanche tanto tra le righe come piacere sessuale). Riviste che propongono in allegato manualetti che illustrano le citta a luci rosse.
Un miliardo di informazioni che passano ogni giorno per Internet tra cui si infilano nelle maglie larghe della rete pornonotizie senza che si possa esercitare su di esse alcun controllo. Contro tutto ciò, l’ECPAT per la Campagna contro la prostituzione infantile legata al turismo sessuale cerca con un volantino da distribuire nelle agenzie di viaggio di sensibilizzare il turista. Il gruppo Abele, da parte sua, pubblica Schiavi o bambini di Ron O’Grady, libro di denuncia del fenomeno.

A TORINO, Fredo Olivero si occupa da anni del problema della prostituzione femminile e maschile dei giovani immigrati. Per poter acquistare un posto alla Pellerina (uno dei parchi di Torino), si devono pagare 75 milioni. A questo traffico sono legati gli sfruttatori, il clan familiare che contrae patti di sangue e debiti, gli anelli deboli delle ambasciate e dei consolati. Anche nella prostituzione, come nel mondo del lavoro ufficiale, i posti rifiutati dalle italiane per pericolosita ed estremo degrado, sono occupati in prevalenza dai più o meno recenti arrivi dal Terzo Mondo, Nigeria o Albania tra i primi fornitori. “Finora - dice Olivero - sono uscite dalla tratta, qui a Torino, almeno 300 ragazze. Con prezzi salati. Minacce, percosse, uccisioni. Solo quest’anno, ci sono stati 7 morti, 30 accoltellati, famiglie in patria picchiate e minacciate. Moltissime le adolescenti. Vengono buttate sulla strada. Rischiano di tutto e soprattutto l’Aids. L’ultima vittima risale a due giorni fa, una ragazza di sedici anni investita da un’auto. Solo per identificarla, ore e ore di ricerche”.

Torino, 17 maggio 1996

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