Polemiche sul nuovo
ordinamento Didattico che presto entrerà in vigore
all università di Torino
Un' Università per ricchi?
Gli articoli della discordia
e l intervista ad uno studente che protesta.
- Questi gli articoli
contestati: Art 5, comma 5. Vieta allo
studente di presentarsi al medesimo esame più di
tre volte nello stesso anno accademico. Consente
la registrazione della bocciatura (con relativa
votazione) e impone quella di un eventuale
ritiro. Toglie allo studente la possibilità di
rifiutare un voto. Art 3, comma 4. Riduce
il numero minimo degli appelli da 8 a 5. Art
2, comma 1, punto f. Limita la possibilità
di iscrizione per gli studenti fuori corso.
Veniamo all
intervista. Ne parliamo con Massimo,
uno studente di Scienze politiche in lotta attiva contro
l ordinamento.
Cosa esattamente ha suscitato la reazione degli
studenti?
Il fatto che si stiano compiendo dell alto
manovre che rientrano in un piano generale di
ristrutturazione dell istituzione universitaria in
cui il sapere sarà sempre più mercificato ed elitario (
come dimostrano i tests che limitano l accesso a
molte facoltà, l aumento delle tasse universitarie
cui peraltro non corrisponde un adeguato miglioramento
dei servizi resi allo studente) e ciò che spaventa è
che tutto questo stia accadendo proprio ora che dal mondo
del lavoro arrivano sempre maggiori richieste di
personale altamente qualificato.
Avete formulato proposte alternative?
Il ritiro immediato ed in toto dell ordinamento.
Non pensate dunque si possa giungere ad un
compromesso ?
No. E impossibile.
Cosa avete fatto finora e cosa intendete fare nel
caso non doveste ottenere alcun risultato?
La protesta è partita tre settimane fa da un
assemblea del collettivo antagonista universitario.
Finora sono stati organizzati tre presidi ( al 28
Ottobre96 ndr), dei quali il primo è stato
effettuato il 21 di Ottobre di fronte all aula in
cui era in corso un esame del Prof. Baima Bollone,
responsabile della votazione di 10/30 con
registrazione sul libretto di un ignaro studente. Si è
ottenuto lo spostamento degli esami in un altra
aula ed il successivo ingresso dei manifestanti nella
stessa.
Poichè esiste un Senato Accademico Studentesco, ma
rappresenta soltanto il 10% degli studenti ( perché
gli altri non sono andati a votare, ndr), si è
passati alla raccolta delle firme in cui non si confida
moltissimo, ma che è comunque un modo per comunicare il
disagio della massa studentesca nei confronti delle
autorità accademiche. Finora si sono raccolte circa 9000
firme.
Ai primi di Novembre si terrà un incontro con il neo
rettore Prof. Bartolino e se non si dovesse ottenere
nulla di concreto la protesta continuerà ad oltranza.
In bocca la lupo...!
Crepi il lupo !
[Silvia Toscano]
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