TEATRO IN VISTA!

di Karimi Furlani

Ci manca un nuovo mondo tutto da scoprire? Allora salpiamo verso il teatro. Cosa vedo all’ orizzonte oggi?... e le risposte possono essere molte!

Si può decidere di vedere le solite cose: lo studio, il lavoro di oggi e domani, le esperienze di ordinaria quotidianità o la discoteca tutti i Sabati (puntualizzo che a me piace andarci, ma non ne amo la dipendenza come unico mezzo di divertimento).

Di queste “solite cose” c’è chi si accontenta serenamente e felicemente, non ne nego l’eventualità e ne ho rispetto, ma c’è anche chi si accontenta perchè ritiene la noia inevitabile, prima o poi, e per questo stesso motivo da subire rassegnati . C

osì facendo il nostro orizzonte si restringe automaticamente e non vediamo le opportunità che ci sono nel paesaggio vergine alle nostre spalle. Ci sprofondiamo nei lamenti: cosa si fa stasera ?, non ho voglia di spendere soldi per niente , faccio le solite cose e non riesco a comunicare, ad esprimermi. Non riesco a valorizzarmi ! Il fatto è che non servono scelte eroiche per risolvere il problema, basta guardassi intorno, ma guardare veramente, però, per fare la “grande scoperta” ! A volte basta “poco” ... può bastare un corso di introduzione al teatro di Mauro Piombo ( e... scusa se è poco ! ).

Io stessa ho deciso di fare questo corso perchè:
-avrei così trovato il modo di impiegare, intelligentemente, tre sere della settimana,
- avrei speso i miei soldi (e neanche tanti) per un’ esperienza diversa,
-avrei conosciuto gente nuova con la quale poter comunicare liberamente quello che c’è dentro di me senza ipocrisie di sorta,
-avrei potuto scoprire un mondo che, visto che non ho scelto di fare l’attrice di professione, era destinato a rimanermi sconosciuto con tutta la sua ricchezza di qualità anche curative per la personalità,
-avrei potuto scoprire in me un’ espressività sconosciuta, fare quello che non avrei pensato di poter fare.
Insomma avrei potuto valorizzarmi e sentirmi più felice perchè infondo quello che cerchiamo è questo. Quindi perchè precludersi questa possibilità?
Il corso è un’ introduzione al teatro, per questo non richiede ritmi eccessivi e ti lascia tutto il tempo per le cose che fai abitualmente o che ritieni più importanti (sono circa 4 ore per tre sere alla settimana). Il corso è anche molto divertente (soprattutto se trovi gente simpatica come l’ ho trovata io !) , ma il divertimento e il tempo relativamente breve nulla tolgono alla serietà dell’ organizzazione e dell’insegnante. Mauro, infatti, fa sempre in modo che la spontanea ilarità di certi esercizi non venga a sovrastare la consapevolezza di quello che si sta facendo e del perché lo si sta facendo. Questo l’ ho trovato molto importante per capire meglio me stessa e le mie reazioni agli esercizi che, a volte, possono sembrare facili e che invece richiedono molto impegno anche quando riguardano la spontaneità.

E così ti ritrovi ad esprimere rabbia, gioia , dolore, a fare i conti con la tua voce e le sue potenzialità. Impari a muovere il tuo corpo nello spazio, uno spazio diverso, inaspettato come può essere un ambiente di sostanza fluida densa (ma che potremmo immaginare come un possibile spazio reale dove dobbiamo imparare, costretti dalle circostanze, una nuova espressione corporea). Puoi esprimere con il tuo corpo “l’ esplosione” della nascita, la tristezza della morte, i sentimenti. Ci sono poi brevi “sketch” di recitazione improvvisata ma con alcune regole di buona riuscita. Qui vengono fuori le personalità fresche e spontanee dei compagni e il più delle volte sono talmente esileranti da dare del filo da torcere ai più noti comici.

Vi lascio immaginare cosa veniva fuori quando si trattava di raccontare una storia in diversi stili, dal drammatico al western, dall’ horror al comico. Non mi sono mai divertita tanto ad imparare qualcosa con così piena consapevolezza di me stessa e degli altri . All’ inizio la maggior parte delle persone si trova in imbarazzo, questo è normale, ma superato l’impatto è tutto più in armonia e in sintonia con gli altri. La sfida sta proprio lì, nel porsi a proprio agio di fronte al nuovo pubblico.

Vincere questa sfida può essere una bella soddisfazione, soprattutto considerando che essa è anche una delle più grandi sfide a cui ci sottopone la nostra vita: praticamente ogni giorno ci possiamo trovare “esposti” ad un nuovo “pubblico” e dal comportamento che teniamo di fronte a questo dipendono molti dei nostri successi e molti dei nostri insuccessi.