di Franco Carcillo

Servizio Telematico Pubblico e Associazioni: una collaborazione di successo.


Nell’ambito delle attività del Servizio Telematico Pubblico, la possibilità data a 250 associazioni torinesi di diventare fornitori di informazioni via Internet, ha riscosso e continua a riscuotere grande successo.
Prima città in Italia a coinvolgere le associazioni a produrre autonomamente e a pubblicare in rete propri servizi, Torino ha saputo far coagulare il bisogno di comunicare di piccole associazioni che mai avrebbero potuto disporre, a proprie spese, di spazi, di consulenza e di formazione per essere ‘in rete’.
Le Associazioni hanno effettuato nel periodo gennaio-ottobre 42.270 connessioni, per un totale di 12.701 ore; con questi accessi hanno aggiornato i loro servizi, scambiato messaggi con la posta elettronica, visitato i siti Internet che stimolavano la loro curiosità.

Anche i torinesi hanno comunque mostrato un certo interesse alla comunicazione telematica: l’opportunità offerta a tutti di viaggiare - gratis - sulla rete di sera per 30 minuti, o di giorno sui servizi comunali, ha visto circa 50.000 connessioni per oltre 15.000 ore di collegamento. In media 164 chiamate per 50 ore al giorno. Nel 1997 la vera sfida sarà di allargare sempre più il numero di fruitori dei servizi telematici. Questo sia offrendo informazioni sempre più aggiornate e vicine alle esigenze degli utenti, sia facendo maturare i servizi da statiche pagine a veri sistemi informativi dinamici, connessi a banche dati, con pagine create al momento, automaticamente, in base alle richieste.

La sfida non è da poco: anche tecnologicamente. Sia sul fronte della programmazione dei servizi (solo da poco si stanno affermando ambienti di sviluppo idonei allo scopo) sia su quello degli apparati, verso prodotti sempre più facili da usare. Uno dei primi problemi infatti è abbattere il muro delle diffidenza tecnologica che, molto spesso a ragione, spinge gli utenti inesperti ad abbandonare qualsiasi tentativo di comunicazione telematica, per l’incompatibilità o la difficoltà a predisporre correttamente gli apparati.
Solo con i prodotti metti-la-spina-e-vai ci potrà essere la concreta possibilità di coinvolgere strati sempre più ampi di cittadini, e non solo quelli tecnologicamente più attenti alle innovazioni.

Per intanto sul Servizio Telematico Pubblico possiamo oggi solo intravedere quello che sarà il futuro della comunicazione tecnologica: come tutti i periodi pionieristici non manca l’entusiasmo, ma spesso occorre fare i conti anche con strutture burocratiche abituate ai tempi lunghi e non a quelli immediati ed interattivi della telematica. Ma ogni cosa, si sa, vuole il suo tempo. [FC]

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