di Andrea
Toso
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Cavalli Scossi o Sciocchi ?
Se uno corre alla fine
arriva. E su questo non ci piove. Vengono però alla
mente due possibili quesiti. E cioè: dove correre e
perché correre ? Al primo dare una risposta è arduo, ma
non impossibile. Innanzitutto si potrebbe rispondere -
ovunque - e - in nessun luogo-, ma si verrebbe accusati
di essere ovvi, così noi preferiremmo rispondere:-
corriamo dove ci porta l 'energia della Creatività-, ma
anche questa risposta, non è che sia poi completamente
convincente. Potremmo passare al secondo quesito:
"Perché correre ?". Azzarderemmo dire che non
centra nulla con la fretta. Forse ha qualcosa a che fare
con la Creatività a cui poco sopra si è accennato.
Svelando in parte l'arcano mistero si potrebbe dire di
sì. Uno corre per creatività. O per raggiungerla.
Diciamo che uno corre grazie alla Creatività, e che
quest' ultima non è patrimonio di pochi ma di tutti. La
Creatività è di tutti. Il suo utilizzo no. Esiste un
grande spreco di essa, e questo è un immane delitto. Ma
ancora più grave è che non si capisca che creare è
correre. Correre verso il non-ovvio, il poco-palese, il
non-assolutamente-non-banale.
Correre è creativo se porta alla libera libertà di
pensiero e di azione. Correre è incontrarsi in un
Villaggio è dialogare, confrontando le proprie opinioni,
scontrandosi lealmente all' insegna della creazione di un
qualcosa che sappia unirci. Quando uno crea il Villaggio,
lo vuole vedere poi vivere, evolversi, vuole vedere la
gente che lo visita, e che ne tesse gli elogi come le
critiche. Chi corre con la creatività vuole correre
anche senza guida, senza fantino. Come quei cavalli nel
Palio di Siena, che perduto il fantino possono, e spesso
lo fanno, vincere. I Senesi li chiamano "Cavalli
scossi" e a vederli correre liberi sembra di vedere
l' irruenza della vita, la lotta per sopravvivere, la
sofferenza e la gioia, la disfatta e la vittoria.
Sciocchi siano quei cavalli che corrono solo per
primeggiare, ma sciocchi siano anche coloro che corrono
solo per giungere vivi al traguardo.
Non è questo il Villaggio. Esso non è vittoria ne
disfatta. Il Villaggio è Globale , è un percorso, un
punto di ritrovo immateriale, ma concreto, una tappa se
volete. Ma qui abita il mondo. La Protesta e la Passione,
l' Arte e lo Scherzo. Qui non si corre tanto per correre.
Si corre perché qualcosa dentro di noi ci obbliga a
farlo. Potrebbe essere la "voglia di fare", il
"desiderio di distinguersi", ma noi preferiamo
chiamarla...semplice e insana follia.
Benvenuto Cavallo Scosso nel Villaggio
che si suol chiamar Globale.
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