MONUMENTI di MONCALIERI

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La Chiesa Collegiata LA CHIESA COLLEGIATA

La Chiesa Collegiata di Santa Maria della Scala, sorge sulla sommità della piazza Vittorio Emanuele II, seminascosta dal palazzo Grana, con una gradinata di accesso di tipo gotico, ricostruita nell'800. La facciata è ancora maestosa e intera ed il torrione mozzo che fa da campanile è in buono stato di conservazione.
I progettisti sono sconosciuti, tuttavia per la linearità dell'interno e la ricchezza, è certamente una bella opera del periodo lombardo-gotico. È una delle chiese più antiche del Piemonte e gli scrittori di "cose piemontesi", affermano che l'inizio della sua costruzione risalga al 1330, ma i documenti ne parlano già' da settant'anni prima e continuano, per circa un secolo, denunciando le difficoltà economiche per il compimento dell'opera. Probabilmente fu edificata su una cappella già esistente tra il 1262 e il 1363, in due fasi, una di inizio a carattere romanico e l'altra a riecheggio gotico. Lungo il corso dei secoli fu trasformata e modificata.
In occasione del quarto centenario della morte del Beato Bernardo di Baden, il prevosto Gianni Pagnone iniziò nel 1844 una radicale trasformazione della chiesa. Attraversò grandi difficoltà finanziarie e burocratiche, dando l'incarico di dirigere i lavori all'architetto torinese Michelangelo Bossi.
I lavori divennero più cari del previsto e per raggiungere le quarantamila lire, i sindaci dovettero contrarre mutui e imporre nuove tasse su focolari e professionisti. Sul lato sinistro dell'abside erano addossati sette altari di patronato; quando il prevosto chiese ai nobili proprietari di sistemare le cappelle, gli venne risposto che rinunciavano ai propri diritti e gli altari furono abbattuti. Ancora un restauro è del 1880, diretto dall'ingegnere Vincenzo Bechi. In data 5 dicembre 1888 è firmato il progetto del nuovo organo da Giuseppe Galimberti.
L'ultimo restauro iniziò il 16 dicembre 1963, quando il parroco, don Giuseppe Sineo, fece iniziare i lavori che porteranno la chiesa al primitivo aspetto. Vi lavorarono i due architetti Felice e Ugo Bellei, e con l'assistenza assidua del professore Umberto Chierici, soprintendente ai Monumenti del Piemonte. Contribuirono, finanziando, i cittadini tedeschi di Baden Baden, l'amministrazione comunale e il dottor Edoardo Calleri Scala.
Il suo interno si presenta in quattro navate, l'abside barocca è molto lavorata nei pizzi del magnifico coro intagliato nel legno di noce, opera dei chieresi Francesco e Domenico Riva, la grande cappella del Santissimo è del 1854, ricavata abbattendo il transetto. Caratteristica è l'ultima cappella a sinistra, sede nel '500 della compagnia el SS. Sacramento e del gruppo del S. Sepolcro, ora trasferito a sinistra entrando: è un gruppo in terracotta dipinta, rappresentante la deposizione di Gesù nel sepolcro. È un'opera di arte fiamminga del '400 unica nel suo genere in Italia.
L'altare di destra è l'ex altare maggiore, qui trasferito durante l'ultimo restauro, che conserva l'urna delle reliquie del Beato Bernardo di Baden, patrono di Moncalieri. Nel 1958 fu eretto il nuovo altare, in onore del Beato e fu eseguito l'ultimo restauro.
In questa Chiesa ha sede il Capitolo della Collegiata di S. Maria della Scala e di Testona, che per oltre quattrocento anni, provvide alla vita religiosa di Moncalieri.

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