DAMMI IL FLAUTO E CANTA
Dammi il flauto e canta; il canto è il
segreto della vita.
Il lamento del flauto resta anche quando la vita scompare.
Hai preso, come me, la foresta per casa e non i palazzi?
Hai seguito i ruscelli e scalato le rocce?
Hai fatto il bagno nell'essenza di rose e ti sei asciugato nella
luce?
Hai bevuto l'alba come se fosse vino in coppe d'aria?
Dammi il flauto e canta; il canto è la più bella delle
preghiere.
Il lamento del flauto resta anche quando la vita scompare.
Nel pomeriggio ti sei seduto, come me, fra i tralci d'uva e i
grappoli pendenti come lampioni d'oro?
La notte ti sei fatto un letto di erba e ti sei avvolto nello
spazio, noncurante del domani e dimentico del passato?
Dammi il flauto e canta; il canto è l'onestà dei cuori.
Il lamento del flauto resta anche quando le colpe scompaiono.
Dammi il flauto e canta; dimentica malattia e medicine.
La gente è come una linea scritta con l'acqua.
LA LIBERTÀ DEL
SUONO
L'espressione "musica araba"
raccoglie le manifestazioni musicali di una vasta area, dalla
Penisola Arabica ai paesi del Nordafrica.
Si possono ritrovare alcune caratteristiche comuni anche all'interno
di una notevole varietà di generi e di stili musicali. Infatti
la musica araba utilizza dei "comma" piccolissime e
quasi impercettibili differenze fra due suoni così vicini da
avere quasi la stessa altezza) eseguibili con la voce, con lo ud
(liuto arabo), il qanun (cetra), il kaman
(violino) e il nay (flauto). Proprio per questo
essa è inconfondibile.
I tentativi di tradurre la musica araba con i canoni di quella
occidentale non possono essere che approssimativi. Infatti, a
partire dalla fine del 1600 si è affermato in Europa un sistema
di intonazione detto "temperato" che stabilisce una
distanza sempre uguale fra un suono e quello successivo (il
"semitono"). Il semitono rappresenta in modo
approssimativo il comma, che si trova al centro della distanza
tra due suoni vicini per altezza. Nella musica araba questa
distanza "artificiale" non esiste: sia la voce che gli
strumenti hanno la possibilità di esprimersi attraverso un'ampia
varietà di suoni naturali.