QUANDO SI VUOLE ACCONTENTARE TUTTI
Il figlio di Giuha era sempre preoccupato del giudizio della gente e
non voleva far nulla che non incontrasse l'approvazione degli altri, così suo padre
decise di insegnargli che accontentare tutti è impossibile. Dopo un po', incontrarono un gruppo di anziani che li guardarono con disapprovazione, pensando che non era questo il modo di educare i figli e dissero a Giuha: - Ma come, alla tua età vai a piedi e lasci che il tuo giovane figlio cavalchi l'asino? È così che si insegna il rispetto delle persone anziane? Giuha guardò suo figlio e disse: - Hai sentito? Forse è meglio che cavalchiamo l'asino assieme-, e si avviarono nuovamente. Passarono vicino ad un gruppo di amici di Giuha, che non riuscirono ad esimersi dall'esclamare: - Non vi vergognate? Come fate a cavalcare in due quella povera bestia, se insieme pesate più di lei? Così Giuha disse a suo figlio: - Scendiamo dall'asino e andiamo a piedi tutti e due, così non si arrabbieranno più con noi né le donne, né gli anziani, né i miei amici. La scenetta, a quel punto, era esilarante: due uomini che seguono a
piedi, quasi con reverenza, un asino che trotterella daventi, veloce e libero di ogni
carico. Allora Giuha prese un grosso ramo di albero e vi legò l'asino, poi mise un'estremità del ramo sulle sue spalle e l'altra sulle spalle del figlio e così trasportarono l'asino. La gente li vide e si radunò a loro ridendo, finchè non arrivò la
polizia, che prese Giuha e suo figlio e li portò al manicomio.
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Tratta dal testo "La camicia di Giuha" di Kamal Attia Atta, edizioni EMI 1997.