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(LE MILLE E UNA NOTTE)

È una raccolta di fiabe tramandate per via orale e narrate in modo diverso a seconda dei luoghi, trascritte intorno all'anno 1000.

In quell'epoca in Libano venivano raccolti, rielaborati e tradotti testi di tante culture diverse presso una scuola di preti ortodossi. I preti ortodossi traducevano dal greco al siriano, poi a Baghdad venivano fatte le traduzioni dal siriano all'arabo.

"Le mille e una notte" nasce in questo ambiente ricco di scrittori e traduttori. Ogni fiaba è legata a tutte le altre da un filo conduttore:

Un re un giorno andò a caccia e tornando al castello trovò che sua moglie aveva fatto in sua assenza una gran festa dandosi alla pazza gioia. Sentendosi tradito, preso dalla gelosia, decise di sposare una donna diversa ogni giorno per poi tagliarle la testa prima del canto del gallo. Un giorno la giovane Sherazade, bellissima e intelligentissima figlia del Gran Visir, si offrì in sposa al re per salvare le tante donne che sarebbero state uccise. Il re la sposò subito, ma quando venne la sera Sherazade incominciò a raccontargli una novella, avendo cura di lasciarla in sospeso in un punto molto emozionante...

Al canto del gallo il re la supplicò di finire la novella, ma lei si rifiutò di continuare fino alla sera successiva, e così via...

Alcune di queste novelle sono molto famose: "Aladino", "Simbad il Marinaio", "Alì Babà e i 40 ladroni". Quella che segue è meno nota:

Il giardino delle colombe

Un giorno un poeta di Bassora passò vicino ad un palazzo bellissimo con un giardino incantevole. A un certo punto il giardino si riempì di bianche colombe che, come per incanto, si tuffarono nella fontana e si trasformarono in donne meravigliose. Il poeta rimase estasiato e ogni giorno ripassava di lì ed era lo stesso incantesimo… alla fine si innamorò di una di loro, bellissima. Un giorno il poeta decise di conoscerla e le rubò i vestiti mentre faceva il bagno nella vasca. Fu così che la conobbe, lei si innamorò di lui e si sposarono.