I Quaderni di Cultura Fotografica sono nati per venire incontro alle esigenze di  chi vuole approfondire gli studi di storia e cultura della fotografia, mettendo a disposizione testi di difficile reperibilità o mai tradotti nella nostra lingua.
Ogni quaderno affronta un tema o un periodo storico ed è corredato da una bibliografia aggiornata.

Sono pronti per essere dati alle stampe i primi due volumi dei Quaderni di Cultura Fotografica.

Il primo ha come titolo Gli anni Cinquanta: l'America e gli Americani.
L'analisi del periodo verte su cinque momenti fondamentali: la mostra The Family of Man realizzata da Edward Steichen, la fondazione della rivista Aperture e le posizioni teoriche di Minor White, la pubblicazione di The Decisive Moment di Henri Cartier-Bresson, New York di William Klein e The Americans di Robert Frank. I primi due vengono analizzati da un punto di vista storico e critico, con il supporto della traduzione di due testi originali americani. Di The Decisive Moment viene proposta, tradotta, l'introduzione di Henri Cartier-Bresson, in cui vengono  formulate le regole teoriche che stanno alla base della fotografia di reportage. Per Klein viene presentata la traduzione di un testo americano che mette in giusto risalto tutta lo forza dirompente del suo lavoro, senza, comunque nasconderne i limiti storici. Ampio spazio viene poi dedicato a Robert Frank, figura veramente centrale nell'evoluzione dell'uso del mezzo, fondamentale per i successivi sviluppi. Vengono messi a disposizione, tradotti, tre lunghi articoli che analizzano a fondo, da diverse angolazioni, tutti gli aspetti del suo lavoro.
Redazione e traduzioni a cura di Bruno Boveri.

Il secondo analizza lo stesso periodo storico in Italia, prendendo in esame tutti i momenti fondamentali legati alla crescita e alla diffusione della fotografia nel nostro paese. Verranno messi a disposizione, collocati nella giusta prospettiva critica e storica, documenti ormai irreperibili, desunti da archivi privati (articoli di giornali e riviste specializzate, manifesti programmatici, testi critici, introduzioni a cataloghi e mostre, eventi e iniziative).
La redazione è a cura di Giovanni Chiaramonte.
 
 

La Collana proseguirà con altri due Quaderni  che si inseriranno nello stesso filone, sempre nell'ottica di fornire materiali inediti in Italia o difficilmente reperibili, per andare incontro ad una richiesta di informazione culturale sempre più crescente in questo campo.
I temi trattati saranno gli anni Sessanta in America e in Italia.
Per l'America le figure predominanti sono quelle di John Szarwoski, direttore, allora e fino a pochissimi anni fa, del Dipartimento di Fotografia del Museum of Modern Art di New York, e fotografi come Garry Winogrand, Diane Arbus e Lee Friedlander (tutti e tre uniti in una importante mostra, New Documents, curata da Szarkowski), mentre il tema è quello del "social landscape". Altro importante argomento da analizzare è la fotografia di reportage legata ad eventi come la guerra nel Vietnam e la rivolta dei campus universitari.
Per l'Italia l'impostazione sarà analoga a quella del precedente Quaderno, con un'analisi storico critica di materiali di varia provenienza (archivi di giornali e riviste e privati), con un occhio particolare per la sperimentazione artistica e i suoi legami con il mezzo fotografico (un nome fra tutti, Ugo Mulas).