...Bonvie rifiuta in maniera radicale il rapporto a livello di contenuto
tra immagine fotografica e Weltanschauung visualizzata. Questo lavoro
è un confrontarsi con il rapporto tra la conoscenza, l'immaginazione
e la tangibilità della distruzione atomica: in questi lavori non
sono neppure più soltanto gli interventi dell'artista che si oppongono
alla decodificazione concreta da parte dell'osservatore, ma è anche
l'accusa tematica che si nega alla rappresentazione nella stessa misura
in cui si sottrae alla nostra esperienza diretta. Con questo lavoro fotografico
Rudolf Bonvie dà seguito ai suoi interrogativi sociali degli Anni
Settanta; tuttavia non definisce più la propria posizione di autore
dalla distanza dell'osservatore critico nei confronti dei media,
ma mette in gioco il proprio essere affascinato come ostacolo alla spiegazione.
I suoi lavori hanno acquistato maggior sensualità in quanto accettano
il rischio della suggestione. Ponendosi personalmente questa sfida, un
cammino in bilico tra vari interventi estetici, l'artista provoca un tipo
di osservazione che non può escludere né il fascino né
il pathos...
Ute Eskildsen