Consulta torinese per la Laicità delle Istituzioni
A.
Costituiscono
conquiste irrinunciabili della civiltà umana, nelle sue più alte espressioni:
la cultura della tolleranza, la cultura del rispetto
dell’autonomia, della libertà e della responsabilità individuali, la cultura
della razionalità e della distinzione fra pubblico e privato.
B.
La dimensione e
l’istituzione pubbliche implicano il riconoscimento di uno spazio comune che garantisca libertà e diritti per ciascuno e per tutti, entro
il quale gli individui ed i gruppi sociali trovino possibilità di libere
relazioni, senza interferenze reciproche lesive.
La dimensione privata riguarda l’ambito di espressione degli individui e delle loro libere
associazioni, comprese quelle religiose.
C. Le
diverse comunità di individui, liberamente costituite
e garantite, entro i limiti costituzionali, possono rivestire ruolo pubblico,
ma non devono assumere funzioni prevaricatrici sul patto di civile convivenza,
garantito dalla legge, secondo il quale i diritti dell’individuo devono trovare
adeguata tutela e protezione anche nell’ambito e nei confronti delle stesse
comunità di appartenenza, siano esse familiari, etniche, linguistiche,
religiose, ideologiche, o di qualsiasi
altro tipo.
D.
La progressiva
secolarizzazione culturale ed il processo di separazione fra religione e
morale, fra religione e politica, fra trono ed altare, fra Stato e Chiese, fra
reato e peccato, fra leggi umane e leggi divine, a partire
dall’Umanesimo, dal Rinascimento, dalla Riforma Protestante,
dall’Illuminismo, hanno dato vita ai moderni concetti di laicità, di libertà di
coscienza e di religione, di democrazia, di liberalismo, di libertarismo, di socialismo, di costituzionalismo, di
garantismo nella distinta o congiunta declinazione dei principi di eguaglianza
e libertà.
E.
La laicità non è
un sistema di valori rigido, né una ideologia, in
opposizione ad altri sistemi di valori o ideologie, bensì libero confronto fra
idee e valori; essa è al tempo stesso un valore ed un metodo capace di
delimitare uno spazio pubblico, neutro e comune a tutti i cittadini di ogni
credo religioso o morale, che accoglie in sé, su un piano di uguaglianza, il
libero estrinsecarsi di qualsiasi professione di fede e di qualsivoglia
concezione del mondo, assicurando la libera, civile e pacifica convivenza a
tutti i cittadini, siano essi credenti,
atei, agnostici, razionalisti, scettici, indifferenti od altro.
L’atteggiamento laico implica che i soggetti pubblici
rinuncino concordemente ad applicare alla sfera collettiva, pubblica e politica
i propri principi e verità religiosi ed i propri valori etici assoluti e non
negoziabili, potenzialmente confliggenti con verità
religiose e valori etici assoluti altrui, quando dovessero limitare le altrui
libertà di espressione o di azione, ed a volerli
imporre a tutti i cittadini in forza di legge.
La laicità, antitesi del dogmatismo e sempre rispettosa
dei diritti umani, afferma la libera ricerca delle molteplici verità relative,
attraverso l’esame critico e la discussione.
F.
Lo Stato laico costituisce
l’opposto dello Stato confessionale (o dello Stato etico), cioè
dello Stato che assume come propria una determinata religione (o ideologia) e
ne privilegia i fedeli rispetto ai seguaci di altre religioni (o ideologie).
Lo Stato laico si fonda su una concezione non sacrale
del potere politico, come attività autonoma rispetto alle confessioni
religiose; le quali tuttavia, collocate fra loro su uno stesso piano di uguale libertà,
possono esercitare la loro attività.
Lo Stato laico non professa pertanto una
ideologia antireligiosa, irreligiosa o atea: semplicemente esso non ne
professa alcuna.
In quanto garantisce a tutte le confessioni ed a tutti
i cittadini libertà di religione e di culto, senza istituire nei loro confronti
né un sistema di privilegi, né un sistema di controlli, lo Stato laico non
tutela soltanto l’autonomia del potere civile dal potere religioso, ma
egualmente l’autonomia delle organizzazioni religiose rispetto al potere temporale,
che non può imporre ai cittadini alcuna professione di ortodossia confessionale
(la “religione di Stato”).
La laicità dello Stato tutela anche tutte le
confessioni religiose, che trovano nello Stato laico, e solo in esso, le garanzie certe per l’esercizio della libertà
religiosa; essa risulta pertanto incompatibile con l’esistenza del Concordato
fra lo Stato Italiano e
A.I.C.S. – Associazione Italiana
Cultura e Sport Consulta
Laica di Bioetica – Sezione di Torino
Associazione “Comitato oltre il
Razzismo” EXIT
Italia – Ass. italiana per il diritto ad una morte dignitosa
Associazione Ippocrate
– La cultura della salute FNISM
– Federazione nazionale insegnanti
Associazione Nazionale Libero Pensiero
“Giordano Bruno” Fondazione
Istituto Piemontese “Antonio Gramsci”
Associazione Radicale Adelaide Aglietta Fondazione
“Sandro Penna”
CEMEA Piemonte – Centri esercitazione
metodi dell’educazione Gruppo
di Studi Ebraici
Centro Evangelico di Cultura “Arturo Pascal” Il
Confronto
Circolo di cultura Gay,Lesbica,Bissessuale,Transgender “Maurice” Istituto di Studi Storici “Gaetano Salvemini”
Circolo Liberalsocialista
“Carlo Rosselli” Movimento
d’Azione Giustizia e Libertà
Comitato Torinese per la Laicità della
Scuola Riformatori
per l’Europa