COMUNICATO

DELLA

COMMISSIONE STRAORDINARIA

SUGLI

INCENDI IN MONGOLIA


I primi incendi si sono verificati il 23 febbraio 1996 nella provincia di Dormod, e a partire dal 10 aprile si sono estesi diffondendosi nel paese a causa della siccità e del brusco aumento della temperatura. Attualmente 90 sum (distretti) di 12 aimak (regioni), sulle 21 totali della Mongolia, sono devastate da circa 130 focolai di incendi di cui 34 non sono ancora stati circoscritti. Nelle regioni interessate dall'incendio risiedono 371.400 abitanti ( 16,6% del totale) con oltre 5,7 milioni di capi di bestiame ( 19,9% del patrimonio zootecnico). L'area coinvolta negli incendi comprende 30.000 km quadrati di foreste (17,1% del patrimonio boschivo) e oltre 50.000 km quadrati di steppa (4,2% dell'area adibita a pascolo). La lotta contro il fuoco ha mobilitato un totale di 4000 uomini e oltre 200 mezzi che hanno consumato 1611 tonnellate di carburante. Secondo le stime preliminari risulta che negli Aimak di Dormod, Khentii, Selenge, Khovsgol e Uvs sono 56 le famiglie che hanno avuto tutto distrutto dagli incendi, e si contano 5 morti e 16 feriti gravi. I senzatetto sono oltre 300. Sono bruciate anche 30 stalle, oltre 2500 capi di bestiame, 70 tonnellate di foraggio e 10 centri per il prelievo dell'acqua dai pozzi. I danni arrecati all'ecosistema sono rilevanti, si conta un danno di 936 miliardi di togrug ( 1,8 miliardi di dollari circa 2800 miliardi di lire) per la distruzione delle foreste e 12 miliardi di togrug ( 24 milioni di dollari circa 40 miliardi) per le aree adibite a pascolo. Sono in corso grandi sforzi di mobilitazione della popolazione per contrastare gli incendi e per evacuare le famiglie e gli animali dalle località colpite dagli incendi. Sulla base delle previsioni meteorologiche il mese di maggio si annuncia altrettanto secco con scarse precipitazioni. Si rende pertanto necessario raddoppiare gli sforzi di prevenzione e di controllo nelle aree innteressate dagli incendi. E' necessario un aiuto urgente da parte dei paesi amici e delle istituzioni internazionali.
Occorre:
Per la lotta contro gli incendi
  1. 3000 estintori
  2. 4000 idranti
  3. 10 pompe ad acqua
  4. 500 paracaduti
  5. 500 paracaduti di soccorso
  6. 500 automatismi per paracaduti
  7. 500 radio UHF
  8. 100 radio in bassa frequenza
  9. 860 tonnellate di carburante (benzina)
  10. 600 tonnellate di carburante per aerei (Kero)
  11. 400 tonnellate di benzina avio
  12. 710 tonnellate di gasolio

Per le persone mobilitate e per i primi aiuti alle persone colpite
Ulaanbaatar 26 aprile 1996


INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

SUGLI INCENDI IN MONGOLIA

Secondo le stime del 4 maggio 1996, questa primavera in Mongolia si sono verificati 275 incendi che hanno provocato 16 morti e oltre 60 feriti. Le famiglie senzatetto sono 154, gli incendi hanno distrutto anche 358 stalle, 1667 pali telegrafici, 32.900 km quadrati di foreste e 50.000 km quadrati di pascoli. Nell'area colpita dagli incendi vivono più di 370.000 persone e vi sono quasi 6 milioni di capi di bestiame. A tutt'oggi hanno accordato degli aiuti finanziari le Nazioni Unite, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, la Corea, la Cina, il Giappone e la Germania. La Repubblica di Mongolia ha utilizzato questi aiuti per l'acquisto di materiale di pronto intervento per la lotta contro gli incendi.

Ulaanbaatar 8 maggio 1996


PRIMI AIUTI

L'Associazione Italia - Mongolia, in collaborazione con il Consolato di Mongolia in Italia, preso atto della grave situazione venutasi a creare in seguito del perdurare della siccità e degli incendi che hanno provocato perdite di vite umane e stanno distruggendo un inestimabile patrimonio naturale, promuove una raccolta di fondi per portare un primo aiuto alle popolazioni della Mongolia colpite dagli incendi. L'obiettivo è di raccogliere l'equivalente di 60.000 dollari americani per l'acquisto di yurte mongole per le famiglie senzatetto. Per inviare un contributo è possibile utilizzare il conto corrente postale numero

26656108

intestato all'Associazione Italia - Mongolia. ( specificare" Aiuti Mongolia")


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