I RAPPORTI ECONOMICI TRA TRIESTE E LA MONGOLIA.

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A cura della Camera di Commercio Industria e Artigianato e Agricoltura - Trieste.



Dai primi contatti in forma organica risalenti al 1982, all'ultima iniziativa che data il mese di dicembre del 1994 con l'apertura ufficiale di un Ufficio di rappresentanza della Camera di Commercio di Ulaan Baatar, si sono succeduti fatti ed iniziative di tale considerevole importanza, non solo per i rapporti tra Trieste e la Mongolia, ma tra quest'ultimo Paese e l'Italia - attraverso il mondo imprenditoriale triestino - che essi hanno consolidato il capoluogo giuliano e le sue strutture commerciali quale punto di riferimento essenziale per gli ulteriori sviluppi nei rapporti economici e socioculturali tra i due Paesi". E' stata questa la più recente dichiarazione del vice-primo Ministro e membro del Parlamento (Gran Hural) C.Purevdoy in occasione della seconda missione economica camerale triestina ad Ulaan Baatar nel 1994.

Numerose le tappe significative. Nel 1984, si avviano collegamenti più stretti con la nascita dell'Associazione Italia-Mongolia a Trieste. Nello stesso anno giunge nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia il primo balletto mongolo; nel 1985 si registra la prima presenza ufficiale alla Fiera di Trieste e la visita dell'ambasciatore con sede a Parigi. Si arriva al 1990 con una tournée del Tartini organizzata dal prof.Blasco, segue nel 1991 l'arrivo a Trieste del vice-primo Ministro e nel 1992, dopo la visita del Ministro dello Sviluppo, si registra l'apertura del Consolato di Mongolia a Trieste - affidato al dott. Aldo Colleoni - struttura con giurisdizione su tutta l'Italia. Sempre nel 1992, il Coro Alabarda della Banca di Roma si reca in Mongolia e nell'ottobre dello stesso anno si svolge una presenza esplorativa camerale guidata dall'on. Giorgio Tombesi (primo presidente di una Camera di Commercio italiana in Mongolia) con la firma di un protocollo di collaborazione tra le due C.C.I.A.A.

Nel 1993, il nostro Ministro degli Affari esteri riceve il collega mongolo. In quella occasione il Governo italiano incoraggia l'Ente camerale triestino a dare ulteriore impulso allo sviluppo dei rapporti economici con la ventilata realizzazione di una società mista e la costituzione nel porto giuliano di una deposito di prodotti soprattutto lanieri per la distribuzione in tutta l'Europa. Viene data pure piena assicurazione ai progetti di cooperazione ed anche agli aiuti in generale che si realizzeranno, nel 1994, con il Ministro Andreatta.

Una svolta decisiva avviene nel gennaio 1993, con la visita a Trieste di una nutrita delegazione mongola e la firma alla Camera di Commercio della costituzione della società mista e la contemporanea presentazione e divulgazione, curata dalla Camera di Commercio triestina, del volume sulla legislazione economica di quel Paese. Nell'aprile 1994, viene predisposta una seconda edizione aggiornata; entrambi i volumi sono redatti in inglese ed in italiano. Si susseguono fino al novembre dello stesso anno visite e contatti tra delegazioni, si registra la presenza di studenti e borsisti, l'accreditamento dell'ambasciatore con una sua vista ufficiale alle autorità politico-amministrative a Trieste. In questo quadro va sottolineata la presenza a Trieste del v.Presidente della Corte Costituzionale G.Njamdoo e del Segretario Generale del Parlamento N.Rinchindorj.

Nel maggio 1994 si svolge la missione della Camera di Commercio in Mongolia alla quale partecipano una ventina di operatori tra triestini e nazionali. In quell'occasione si riconfermano i contenuti del protocollo d'intesa fra le due Camere di Commercio. E' stata questa l'occasione per la realizzazione di una mostra pluri-merceologica alla quale hanno aderito una trentina di ditte triestine. Alcuni mesi più tardi giunge a Trieste una delegazione di quindici operatori guidata dal Presidente della Camera di Commercio di Ulaan Baatar, struttura che annovera come soci 280 imprese private. Il Presidente della stessa, R. Badral, costituisce l'Ufficio di Rappresentanza a Trieste. Va rilevato altresì che questa iniziativa prevede l'uso esclusivo del Porto di Trieste quale terminale per le merci operate via mare e destinate ai Paesi europei. Si svolgono incontri e colloqui con imprenditori provenienti dalle varie città italiane e si aprono nuovi canali commerciali.

Il gruppo mongolo ha predisposto il programma di attività per il 1995. In particolare il settore dei trasporti e della logistica sarà curato dalla Samer & Co. Shipping Srl sia a livello operativo, quanto per la realizzazione di alcuni corsi di specializzazione. Il settore agro-alimentare, pelli, lavorazione dell'oro e dei gioielli, trasformazione della zootecnia, sono alcuni dei comparti che hanno trovato delle forme di cooperazione In particolare vi sono dei contatti con la Genagricola, ramo delle Assicurazioni Generali, impresa tra le più avanzate del mondo per l'applicazione di tecnologie nell'agricoltura.

I rapporti tra Trieste e la Mongolia continuano a svilupparsi anche sul piano della formazione del management. Nel 1994, non meno di una trentina di mongoli, tra studenti o giovani, si trovavano a Trieste e nel resto del Paese per imparare mestieri e tecniche a seguito di borse di studio governative e della Camera di Commercio triestina.


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