"IL CAMMELLO, IL CERVO E IL CAVALLO"

traduzione dal tedesco di Andrea Scalerandri



Tanti anni fa, il cammello portava le corna con dodici punte, esattamente come quelle attuali di un cervo. Aveva anche una bellissima coda. A quel tempo, il cervo invece era calvo e anche un altro animale, il cavallo, aveva una coda modesta, fine e corta, per nulla impressionante.

Il cammello, come è naturale, era molto fiero di se e non perdeva occasione di far sfoggio delle sue belle corna e della sua coda meravigliosa.

Un giorno andò al lago per dissetarsi e mentre ammirava la bellezza della propria immagine riflessa nell'acqua, vide il cervo avvicinarsi. Il nuovo arrivato, dopo essersi inchinato davanti al cammello disse con voce triste e addolorata: "QUESTA SERA SONO INVITATO DAGLI ANIMALI DEL BOSCO AD UNA FESTA IMPORTANTE. COME POSSO ANDARCI COSI' CALVO COME SONO ? SE TU CAMMELLO MI POTRESTI IMPRESTARE LE TUE BELLE CORNA PER UN'ORA SOLTANTO ! OH, COME SAREI FELICE ! E' UN VERO PECCATO CHE TU NON MI VOGLIA PRESTARE LE TUE CORNA. IO DESIDEREI TANTO PORTARLE ALMENO PER UNA VOLTA SOLA ED ESSERE COSI' AMMIRATO QUANTO LO SEI TU. DOMANI, QUANDO CI RITROVEREMO A BERE QUI, TE LE TORNEREI INDIETRO".

Il cammello guardò la fronte calva del cervo ed ebbe misericordia di lui. Così si tolse le sue corna e le mise sulla fronte del cervo. Così il cervo divenne immediatamente allegro e saltando sparì nella foresta. Mentre se ne andava contento nel folto del bosco incontrò il cavallo e gli raccontò in che modo il buon cammello gli avesse donato le corna. Il cavallo pensò un attimo e si convinse che un pò di decoro gli sarebbe stato bene anche a lui. Si mise in cammino deciso a trovare il cammello dal cuore buono con l'intenzione di chiedergli la sua coda meravigliosa.

Il cammello si fidava del cavallo e così decise di prestare al nuovo postulante la sua bellissima coda in cambio di una corta e modesta codina. Da allora sono passati tanti giorni. Il povero cammello dal cuore buono non ha mai ricevuto di ritorno nè le sue corna e neppure la sua coda. Il cervo e il cavallo, nonostante le richieste quotidiane, lo predevano in giro dicendogli: "Riavrai le tue corna e la tua coda soltanto quando le corna del caprone cresceranno fino al cielo e la coda del cammello crescerà fino alla terra".

Da quei giorni, il cammello quando si inchina per dissetarsi e vede la sua fronte calva, si spaventa e perde subito l'appetito. E' per questo motivo che il cammello è sempre così triste. La gente dice però che nonostante tutto c'è una certa giustizia: il cervo, come pena del suo malfatto, deve cambiare ogni anno le proprie corna.


Bibliografia:

Haase Schenz, "Mongolei", Monaco 1994.


La traduttrice: ANDREA SCALERANDRI è nata a Munster (Germania) e si è trasferita a vivere in Italia dopo la maturità liceale. E' laureata in economia e commercio alla Ludwig Maximilians Universitat di Monaco.


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