Le maracas

In alcune piante dicotiledoni, in particolare nelle cucurbitacee, sono naturalmente presenti dei semi che – una volta portato il frutto all’essiccazione - producono, quando scossi, un suono battendo contro la buccia.

Questi strumenti di origine naturale sono chiamati Maracas o Poros e sono molto popolari in Brasile, nella zona tropicale della Bolivia ed in tutto il continente centro e sudamericano, utilizzati da tempo immemorabile, anteriormente alla conquista spagnola.

Esistono in varie forme e modelli, i più recenti anche di materiale plastico riempiti di sabbia. Alcuni tipi tradizionali si denominano: Caracacha (ricavate da una piccola zucca disseccata), Ukurero (da lattine di stagno montate su supporti in legno), Chiquitane (interamente costruite in legno), Kyalhitsaj (ancora da una zucca grande disseccata, utilizzate in riti religiosi), Pacaa (provenienti da un’altra zucca disseccata, di taglia media). Altre ancora sono ricavate da gusci d’uovo, orci di cuoio, contenitori di terracotta, giunchi intrecciati, riempiti di sassolini, semi o palline di argilla

Alcune sono ritenute sacre ed utilizzate in riti magico-religiosi e sono pertanto di competenza esclusiva di sciamani-stregoni che, oltre a non utilizzarle per altre scopi, provvedono anche alla loro costruzione, conservazione e collocazione, segreta e riservata agli iniziati.