Il Charango

È uno degli strumenti più popolari della zona andina, particolarmente in Bolivia e Perù, da cui si è diffuso in tutto il continente sudamericano e a nord fino al Messico. La sua forma più diffusa è quella piccola (34 cm), a cinque corde doppie (cori), con la cassa di risonanza tradizionalmente ricavata da una corazza di Quirquincho (una varietà di armadillo), oppure – quando possibile - da un legno appositamente incavato.

Deriva dalla Vihuela de Mano, importata dagli spagnoli in centro e sudamerica nel periodo rinascimentale, strumento antesignano della moderna chitarra. Nella musica tradizionale andina il Charango viene oggi suonato da solisti o in gruppi di esecutori con strumenti di differenti dimensioni.

Per quanto riguarda la costruzione, ne esistono quattro forme fondamentali: con la cassa, il manico e la paletta ricavati da un solo pezzo di legno intagliato (Charango laukiado), con la cassa in quirquincho (Charango de quirquincho) o in armadillo o tartaruga (Charango de carapazon), con la cassa laminata, cioè piegata in acqua e in seguito intagliata con un ferro rovente (Charango laminado), con cassa di altro tipo (dalla zucca al cuoio, dalla latta fino all’osso pettorale di condor).
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