Agogo

Si tratta di un idiofono che in tutte le culture, compresa la nostra, è associato a cerimonie o eventi magico - rituali: basti pensare all’antico utilizzo delle Campane nelle chiese per allontanare le pestilenze e le malattie, così come l’ancora oggi diffusa usanza di suonare le Campane per scongiurare il flagello della grandine. In India il suono della Campana, simbolizza il suono primordiale, il suono della creazione e della vita: del resto la Campana, ancora nella nostra società, segna le partenze, gli arrivi e gli inizi. Per i popoli di religione islamica il suono della Campana indica il riflettersi della forza divina nell’esistenza umana, mentre per i buddisti il suono delle Campane simboleggia le voci divine. Il loro essere riproduzione dell’armonia universale, la capacità di riordinare gli elementi secondo criteri riconosciuti, aiuta a proteggere da influenze negative, generatrici di disordini/malattie. In tutti i casi il suono della Campana sembra essere mezzo privilegiato per invocare o scongiurare le entità che domi-nano il mondo superiore, quello delle divinità e richiamarne l’attenzione verso quello infe-riore degli uomini. Quando si parla di Campane non si deve pensare allo strumento risultato di una fusione di rame e stagno, ma piuttosto ad una tecnica, del resto nota anche nella cultura popolare europea, che sfrutta la piegatura di una lamina di ferro o la saldatura di due elementi a conchiglia. Largamente diffusa è la Campana doppia, formata cioè da due campane unite tra loro da una staffa a ferro di cavallo ricoperta di giunco, sprovviste di battacchio e conosciuta come Agogò, vocabolo yoruba che significa appunto campana. L’Agogò pur essendo costituito da due o tre campane con diversa intonazione, è considerato un unico strumento, «n’goma na suma» ovvero tamburo di ferro, di uso rituale, percosso con un battente esterno di legno sovente legato all’impugnatura da una corda o catenella.
Le Campane sono anche considerate segnali di allarme, di festa, di richiamo o anche, emblematicamente, segno del tempo. Dai campanili per secoli è stato proprio il loro suono a scandire i temni e i ritmi della vita