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IL BILANCIO FAMILIARE per un mondo migliore
BILANCI DI GIUSTIZIA


Nel settembre 1993, in occasione dell'incontro all'arena di Verona sulla conversione dell'economia "Quando l'economia uccide ... bisogna cambiare", il movimento dei Beati i Costruttori di Pace ha lanciato l'operazione "Bilanci di Giustizia", proponendo alle famiglie di revisionare il proprio bilancio in base ai criteri di pace, giustizia e ambiente.
L'obiettivo è incidere sui meccanismi produttivi e commerciali dominanti che creano ingiustizia, e quindi modificare il nostro attuale modello economico, intervenendo sul livello e sulla qualità dei consumi tramite famiglie disposte a rivedere le proprie spese.
L'esperimento funziona in questo modo: la famiglia che aderisce si impegna a ridurre i consumi attraverso una gestione più attenta delle risorse e a trasferire flussi di denaro dai circuiti tradizionali verso canali alternativi come il commercio equo e solidale, i prodotti delle cooperative o quelli ecologici. Lo strumento del bilancio familiare mensile, controllando le voci su cui la famiglia ha deciso di intervenire, documenta i risultati raggiunti.
Nel bilancio vengono inoltre riportate, come investimenti alternativi, le spese per la realizzazione di un nuovo stile di vita attraverso la partecipazione a progetti di solidarietà, sviluppo e adozioni a distanza, i finanziamenti al settore no-profit (MAG, cooperative), gli investimenti domestici per il risparmio energetico e l'autoproduzione, l'acquisto di libri e riviste e la partecipazione ad associazioni e movimenti.
I bilanci, compilati secondo uno schema comune, vengono inviati al coordinamento che si occupa di promuovere e presentare l'operazione a livello nazionale, per testimoniare la rilevanza che possono assumere questi comportamenti. La campagna si propone infatti di raggiungere un livello quantitativo tale per cui l'iniziativa non rientri semplicemente nella categoria della testimonianza o della buona volontà; si intende quindi dimostrare come sia possibile convertire l'economia partendo dalle nostre piccole spese.
A livello locale, i referenti dell'operazione sono disponibili ad incontrare le famiglie per spiegare l'iniziativa e fornire un supporto nella compilazione dei bilanci. L'operazione si occupa inoltre di collegare tra loro le famiglie che hanno deciso di modificare il proprio stile di vita, in modo che non si sentano isolate ma parte di un processo di trasformazione più ampio. Oltre all'organizzazione di incontri, una lettera informa sull'andamento della campagna e riporta esperienze e risultati, ausili per la revisione delle spese, segnalazioni, libri ed altre notizie.
Le famiglie che partecipano all'operazione si ritrovano periodicamente in gruppo per confrontare le loro esperienze e aiutarsi a risolvere le difficoltà incontrate nella revisione delle proprie abitudini di consumo. Le esperienze maturate dalle famiglie costituiscono la vera ricchezza dell'operazione, e si stanno studiando metodi per raccoglierle e farne tesoro. Attualmente l'iniziativa è in fase di diffusione, circa 175 famiglie stanno già sperimentando la proposta mentre se ne cercano altre disposte ad aderire.
Nel corso del 1994, le famiglie dei Bilanci di Giustizia hanno posto in revisione una cifra complessiva di 520 milioni di lire. Di questi, circa un terzo corrisponde a consumi usuali che sono stati analizzati ma non trasferiti su canali alternativi; un altro terzo si riferisce invece al flusso di denaro spostato con l'acquisizione di nuove abitudini di consumo, mentre l'ultimo terzo è stato utilizzato per investimenti alternativi. Le famiglie "in bilancio" hanno dimostrato di riuscire a trasferire in media 340'000 lire al mese verso consumi alternativi.

Per informazioni
Il coordinamento dell'operazione viene svolto da MagVenezia, via dell'Ongaro 2, 30175 Marghera (VE), tel. 041/5381479. A MagVenezia si può richiedere il fascicolo di presentazione che riporta delle schede di orientamento per la revisione dei consumi, l'elenco dei punti vendita del commercio equo e solidale ed i recapiti dei referenti locali.