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SENZA RIFIUTI per un mondo migliore
SENZA RIFIUTI


Ogni italiano "produce" in media 1,2 Kg di rifiuti al giorno, che per l'Italia significa 26 milioni di tonnellate di rifiuti urbani ogni anno; la metà di questi proviene da imballaggi. Considerando che tutti questi materiali, prima di diventare rifiuti, sono stati creati a partire da materie prime, trasformati con consumo di energia, trasportati con relativo inquinamento, è davvero un bello spreco!
I rifiuti, si sa, sono un problema. Nessuno li vuole e le discariche si stanno riempendo. Ma chi ci obbliga a produrre tutte queste montagne di rifiuti?
Possiamo fare molto per abolire la creazione di rifiuti. Ecco qualche esempio di comportamento pratico da adottare: preferire le confezioni che hanno poco imballaggio e il cui imballo è facilmente riciclabile, evitare cibi con imballaggi di polistirolo, comperare frutta e verdura al dettaglio, preferire i sacchetti di carta a quelli di plastica o ancora meglio andare a fare la spesa portandoci dietro una sporta di tela.
Evitare i prodotti usa e getta ma al contrario scegliere prodotti creati per durare a lungo è un altro modo per ridurre i rifiuti, come anche riparare gli oggetti il più possibile prima di sostituirli. Invece delle pile tradizionali, possiamo usare le pile ricaricabili o collegarci alla rete elettrica con un trasformatore. Il costo iniziale per l'acquisto del caricabatterie e delle batterie o del trasformatore viene compensato dal minor costo di utilizzo.
In alcuni magazzini si sta sperimentando la vendita del detersivo sfuso tramite una macchina distributrice che ricarica i flaconi vuoti; in questo modo il consumatore paga solo il costo del detersivo e non quello del contenitore, ed il flacone può essere riutilizzato moltissime volte prima di diventare un rifiuto.
Le bottiglie ed i barattoli in vetro a rendere sono un'ottima soluzione per bevande e cibi: si riportano nello stesso negozio dove si va a fare la spesa, ritornano in fabbrica con le stesso camion che trasporta i contenitori pieni, ed il lavaggio e la sterilizzazione per il loro riutilizzo comportano un consumo energetico molto piccolo.
Gli scarti di cucina e gli altri residui organici rappresentano un terzo dei nostri rifiuti, il loro riutilizzo è possibile attraverso il compostaggio: un processo di decomposizione con cui si ottiene un ricco fertilizzante. Chi ha un giardino può fare il compost mediante uno speciale contenitore o all'interno di un piccolo recinto; per chi abita in condominio, alcuni comuni stanno sperimentando la raccolta dei rifiuti organici ottenendo poi il concime in impianti appositi.
Nel febbraio '96 è stata lanciata la campagna "Produrre e acquistare meno rifiuti" con lo scopo di promuovere la riduzione progressiva dei rifiuti attraverso la sensibilizzazione dei consumatori, delle imprese produttrici di beni e di quelle del settore della grande distribuzione.

Per informazioni
- Campagna nazionale "Produrre e acquistare meno rifiuti", presso Eco-Istituto del Veneto, viale Venezia 7, 30171 Mestre-Venezia, tel. 041/935666.
- Ri.N.G. (Rifiuti? No Grazie), presso Casa per la Pace, via Torre d'Augusto 40, C.P. 160, 38100 Trento, tel. 0461/911119.

Libri
Sultzberger, "Guida al compostaggio", Giunti.