BOGAR

 

Bollettino dei Gruppi d'Acquisto Regionali

 

N. 2, Aprile 1997

 

a cura del CoCoRiCÒ

 

IN QUESTO NUMERO

COS'È LA RETE DEI GRUPPI D'ACQUISTO

A CHE PUNTO SIAMO

PRESENTAZIONE GRUPPI

Presentazione del GAC di Reggio Emilia

Presentazione del gruppo RI-TO di Rivalta e Torino

Presentazione del gruppo "Consolida Gentile" di Collemincio (Valfabbrica-PG)

NOTIZIE DAI GRUPPI

Come funziona il GAC di Reggio Emilia

Come funziona il GAS di Fidenza

CRITERI PER I PRODOTTI AGRICOLI

INFORMAZIONI SUI PRODUTTORI

ASCI - Associazione di Solidarietà per la Campagna Italiana (agricoltura)

Il Crogiolo (agricoltura, Toscana)

Pratolungo (ortaggi, Piemonte)

Tipico Pinerolose (agricoltura, Piemonte)

ULTIMISSIME DAL MONDO DEL CONSUMO CRITICO

Campagna "Scarpe Giuste"

Nasce "I care"

Boycott!

Made in Dignity


 

Scarica questo bollettino e passalo a chi è interessato, per aderire alla rete e ricevere il bollettino basta inviare il modulo che trovi nella pagina seguente.

 

GRUPPI CHE ADERISCONO ALLA RETE

 

 

Consolida Gentile Michele Nanna Collemincio 06029 Valfabbrica (PG)

RI-TO Aldina e Sandro Filia via dei Mille 27 10040 Rivalta (TO)

EquaMente Roberto Gulizia via Vasco 6 10124 Torino

BdG Daniela e Andrea Saroldi - corso Turati 25/5 10128 Torino

RI-TO Cristina e Enzo Borio via Pordenone 14 10137 Torino

BdG Ninni Fussone via Bottego 14 20132 Milano

BdG Bergamo Daniele Engaddi - piazza Giovanni XXIII - 24034 Cisano Bergamasco (BG)

Gruppo di Varzi Romagnoli-Bellomo Loc. Praglasso 1 27057 Varzi (PV)

Gruppo Famiglie Carlo e Luisa Bortuzzo viale Vittoria 58 38068 Rovereto (TN)

GAC MAG6 via Vittorangeli 7/d 42100 Reggio Emilia

GAS Mauro Serventi via Nagy 12 43036 Fidenza (PR)

BdG Luigi Fontana via Businaro 31 45100 Rovigo

Mani Tese Francesca Casini via Aretina 230/b 50132 Firenze

 

Nota: BdG sta per Bilanci di Giustizia

 

Oltre ai recapiti precedenti, questo numero di BOGAR è stato inviato alle seguenti organizzazioni: Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Bilanci di Giustizia, Tecnologie Appropriate, ISCOS Piemonte, Ass. Sud-Sud.

 

Il bollettino viene inoltre inviato alle singole persone che lo richiedono


COS'È' LA RETE DEI GRUPPI D'ACQUISTO

 

 

Alcuni gruppi, con modalità diverse, stanno sperimentando la forma dei gruppi di acquisto o in generale di un contatto e conoscenza diretti tra consumatori e produttori.

Riteniamo che queste esperienze siano fondamentali e vadano valorizzate per poter rispondere in modo positivo ai consumatori critici che si chiedono cosa mangiare e cosa indossare. Il commercio equo e solidale è certamente una risposta valida ed importante, ma riguarda solo i prodotti dei paesi del Sud del mondo.

Nella ricerca dei produttori e dei prodotti, i gruppi d'acquisto si trovano ad applicare a casi specifici criteri generali. I criteri generali che vengono solitamente utilizzati possano essere riassunti in quattro punti:

- piccoli (per non concentrare il potere economico nelle mani di grosse aziende);

- locali (per poterne osservare il comportamento e non far viaggiare le merci da un capo all'altro del mondo);

- rispettosi dell'uomo (rispetto delle condizioni di lavoro);

- rispettosi dell'ambiente (assenza di inquinamento e consumo limitato di risorse).

Ma cosa significa applicare questi criteri alla scelta del formaggio, delle scarpe, del detersivo? Questa conoscenza di tipo pratico - come scelgo un dato prodotto, cosa chiedo ad un produttore - è secondo noi di grosso valore, e può essere raccolta e diffusa con vantaggio di tutti.

Pur nella diversità dei modi di operare dei diversi gruppi, i criteri per la scelta di un particolare prodotto possono essere gli stessi, e questo può portare ad una maggiore validità delle ricerche dei produttori locali.

La rete di gruppi d'acquisto si pone principalmente lo scopo di facilitare l'elaborazione dei criteri di scelta tramite lo scambio delle esperienze tra i diversi gruppi. E poi, se un gruppo ha trovato un prodotto che un altro non ha nella sua zona, ovviamente ci scambiamo gli indirizzi.

Le informazioni circolano tra i diversi gruppi attraverso questo bollettino che esce ogni tre mesi.

Se vuoi aderire...

 

 


. . . . . . . .

A CHE PUNTO SIAMO

 

 

Ogni tre o quattro giorni ci arriva una richiesta di questo tipo (prendiamo come esempio la lettera di un gruppo di Rovereto-TN):

 

ÆCari amici del CoCoRiCÒ,

siamo un gruppo di 7 famiglie che dal 1990 si incontrano (di solito due volte al mese) per affrontare meglio e insieme le nostre difficoltà, discutere, gioire, stare insieme, rimboccarsi le maniche ...

Fra i vari argomenti, abbiamo più volte trattato anche i temi della solidarietà, dell'ecologia, dell'attenzione allo spreco, degli acquisti "comunitari".

Per alcuni prodotti facciamo riferimento alle "botteghe" del CTM, ma vorremmo che il nostro tentativo-impegno di essere consumatori "critici e solidali" si estendesse anche agli altri acquisti.

Siamo quindi molto interessati alla vostra proposta di informazione e di collegamento tra gruppi d'acquisto. Vorremmo perciò essere informati su:

- gruppi d'acquisto già presenti nella nostra zona

- produttori locali a cui far riferimento.

Chiediamo inoltre consigli per poter "decollare" insieme ad altri come gruppi di acquisto. Siamo naturalmente interessati a ricevere la "lettera di collegamento" proposta sul N. 1 di "I CARE".Ø

 

Contemporaneamente, iniziamo a ricevere segnalazioni di produttori che ritengono che i loro prodotti possano essere interessanti per i gruppi d'acquisto. Tutto ciò secondo noi significa due cose:

- l'idea dei gruppi d'acquisto è buona ed interessa a molti;

- siamo solo all'inizio, e c'è un sacco di lavoro da fare.

Il GAS di Fidenza propone ad esempio di scambiarsi informazioni su modalità organizzative, struttura e configurazione in relazione alla legge, idee sugli eventuali e possibili sviluppi dei gruppi d'acquisto. Dice che sarebbe anche interessante formare una specie di banca dati sui prodotti e sui produttori più in linea con le aspettative dei gruppi e che si potrebbe organizzare una specie di bacheca "Offro-Cerco".

Da parte nostra, mettiamo a disposizione questo bollettino per scambiare le informazioni che arrivano dai gruppi. Il bollettino è organizzato in tre parti principali:

- notizie dai gruppi, idee e soluzioni su come far funzionare un gruppo d'acquisto;

- criteri, criteri guida per la scelta dei prodotti e dei produttori;

- produttori, richieste e segnalazioni di produttori.

Intendiamo raccogliere sul bollettino sia le informazioni che le richieste che riceviamo in modo abbastanza aperto. Infatti non esiste un'idea già definita e condivisa su cosa sia e come funzioni un gruppo d'acquisto, e si tratta di farla crescere insieme. In particolare, la questione che sembra più difficile è quella dei criteri, su cui invitiamo tutti a dire la propria opinione, utilizzando queste pagine per il dibattito.

Nel prossimo futuro vogliamo provare a raccogliere le informazioni sui produttori in un fascicolo che, pur essendo molto incompleto, potrà servire come esempio e crescere nel tempo con le nuove segnalazioni. Se volete aiutarci inviateci richieste, idee, criteri e segnalazioni di produttori.

PRESENTAZIONE GRUPPI

 

 

Gruppo d'Acquisto Collettivo di Reggio Emilia

Il nostro Gruppo d'Acquisto Collettivo (GAC) nasce nel dicembre del 1994, anche grazie alle informazioni ricevute dal GAS di Fidenza, conosciuto nell'ambito dei Bilanci di Giustizia, con l'obiettivo di permettere a quante più persone possibile di acquistare direttamente dai produttori alimenti biologici o/e di qualità.

Il GAC è un gruppo autonomo i cui partecipanti sono soci della Associazione MAG6, la quale ci permette l'utilizzo del telefono, del fax, della fotocopiatrice e della stampante, e degli spazi necessari al "magazzino". La Associazione MAG6 si fa carico della regolarizzazione della contabilità. Essere soci di MAG6 significa pagare 20'000 ú annuali e avere la possibilità di godere di diverse opportunità, ad esempio l'acquisto di libri a prezzi scontati, la possibilità di frequentare i corsi di Teatro dell'Oppresso, o di aderire al Sistema Economico Locale (qualcosa di simile alla banca del tempo ...) e tante altre belle cose!

 

 

Gruppo RI-TO (Rivalta-Torino)

Siamo un gruppo di una quindicina di famiglie, di Torino e Rivalta; il nucleo "centrale" è un gruppo di revisione di vita già esistente, a cui si sono aggregati altri amici. I prodotti li ordiniamo attraverso l'associazione "EquaMente" di Torino, ma stiamo valutando la possibilità di acquistare insieme anche altri prodotti.

Ci riuniamo più o meno ogni due mesi: cerchiamo di chiarire gli obiettivi del gruppo, di fare un lavoro sui criteri di scelta dei prodotti e dei produttori, di approfondire alcuni temi insieme. Siamo all'inizio, ma è chiaro per noi che questo lavoro fatto insieme è importante. Non si tratta solo di risparmiare! Perciò aderiamo alla rete dei gruppi d'acquisto.

 

 

Gruppo di consumatori "Consolida Gentile" di Collemincio (Valfabbrica-PG)

Noi siamo partiti dal fatto che in zona è molto difficile procurarsi bio se non andando lontano con poca scelta e prezzi da negozio cioè alti per noi: siamo una azienda agricola (biodinamica) piccola e viviamo facendo erboristeria e vendiamo nelle fierucole. Così con altre aziende, famiglie ecc. abbiamo messo 100'000 lire a testa ed io ho chiesto un numero di codice fiscale per gruppo di consumatori, così tutto è più facile: prima compravamo con la nostra P.IVA ed era un poco troppo per noi che stiamo dentro i limiti dei 10 milioni; poi crediamo giusto che il gruppo abbia una sua fisionomia anche per crescere socialmente.

Noi ci forniamo dalla GEA che abbiamo scelto per la completezza dell'offerta, per la qualità e i prezzi. Noi acquistiamo soprattutto il conservabile e frutta, molti di noi hanno l'orto. Quando abbiamo da ordinare quantità cerchiamo di rivolgerci ai produttori, ma fino ad ora per mele ed arance vediamo che o il prezzo aumenta molto per la disorganizzazione del produttore o è troppo piccolo e distante e quindi le spese di trasporto alte. Con la GEA tra fresco e secco riusciamo a superare il milione e così non ci sono spese fin qui. Aumentiamo il prezzo da 0% al 20-30%, mediamente del 10%, per le spese e un po' di rimborso per il lavoro e il magazzino. Poi tutti sono felici e questo ci piace.

 

 

Sul prossimo numero presentazione del Gruppo GAS di Firenze, qui non ci stava più!


NOTIZIE DAI GRUPPI

 

 

Come funziona il GAC di Reggio Emilia

Ogni stagione vengono raccolti i listini dei prodotti, quando, è possibile, direttamente dai produttori locali, altrimenti da piccoli produttori, cooperative o consorzi di cooperative non locali, in ultima analisi ricorriamo ai distributori. A questo punto viene compilato un listino raggruppando in maniera organica i vari prodotti con i prezzi comprensivi dell'IVA (il ricarico del 15 o del 20% a seconda dell'importo dell'ordine viene conteggiato solo alla fine ed è necessario per coprire i costi fissi di gestione - telefono, fax, spedizioni, carta, ecc... - e a pagare in parte le persone che lavorano per la sua realizzazione).

I listini vengono distribuiti a mano o per invio postale quando non è possibile diversamente. Generalmente i soci hanno a disposizione circa un mese per restituire l'ordine debitamente compilato unitamente al denaro necessario. L'ordine deve avere un importo di almeno 100'000 ú, questo per dare un senso al consumo di prodotti biologici. Nel corso di questi due anni hanno partecipato agli acquisti collettivi circa 60 nuclei familiari, con una media di 30 adesioni ogni stagione.

In previsione pensiamo all'arricchimento del listino e speriamo di passare da 4 a 6 listini all'anno, pensiamo anche ad uno show-room per i prodotti inseriti nel listino ...

 

Dal listino del GAC di Reggio Emilia

Il GAC ci ha inviato una copia del suo listino "Inverno 96", da cui impariamo altre cose interessanti:

- chi aderisce al GAC deve associarsi anche alla MAG6 "per evitare noiose procedure fiscali";

- sono stati selezionati 12 produttori, tutti biologici, insieme ad alcuni prodotti del commercio equo e solidale;

- i produttori risiedono per lo più nella provincia di Reggio Emilia, tranne che per un produttore di parte dei legumi e cereali (Arezzo), mosto d'uva (Modena), olio (Bari), succo di mela (Trento);

- il listino comprende 250 prodotti raggruppati sotto le voci: legumi, riso, cereali in fiocchi, cereali in chicchi, farine, pasta bianca, pasta integrale, olio extra vergine di oliva, vino grappe e liquori, marmellate e succhi, frutta fresca, miele e prodotti dell'alveare, prodotti da forno biodinamici, vari (passata di pomodoro, orzo, caffè, the, cioccolato, caramelle, ...), detersivi, prodotti per l'igiene della persona, saponi naturali;

- il listino riporta anche comunicazioni dai produttori.

 

 

Come funziona il GAS (Gruppo d'Acquisto Solidale) di Fidenza

e-mail mservent@mail.mpm.it

Non abbiamo spaccio, non abbiamo magazzino, non facciamo alcun ricarico sui prezzi, perciò ciascuno è coinvolto nell'organizzazione degli acquisti, in solidarietà con gli altri.

I prodotti di cui attualmente disponiamo sono: cereali, sfarinati e legumi, pasta, prodotti da forno confezionati, latte e yogurt, olio extravergine d'oliva, mele, pere, arance, verdura fresca, acqua, vino, detersivi, ...

Solitamente i nostri fornitori, come tutti i produttori di biologico, sono piccoli produttori. E' perciò facile stabilire contatti diretti e rapporti di reciproca conoscenza, rapporti che si arricchiscono delle esperienze e della vita che sta dietro ogni prodotto che usiamo; vengono organizzati incontri con gli stessi e visite alle loro aziende.

Periodicamente stampiamo un giornalino dove riportiamo notizie sull'alimentazione, sui prodotti che consumiamo, ricette dei nostri soci e qualsiasi altra notizia che riteniamo interessi al gruppo.

Il gruppo conta sull'adesione di una cinquantina di famiglie organizzate in sotto-gruppi, ciascuno con un proprio capogruppo. Il gruppo ha eletto una segreteria di persone che svolgono vari incarichi: segreteria, contabilità, contatti coi fornitori, coordinamento generale, ecc...

I piccoli costi della gestione (telefonate, fotocopie, ecc.) vengono coperti con una quota di iscrizione una tantum e con un piccolo ricarico (arrotondamento) sul listino dei fornitori.

Per ogni fornitore esiste un referente all'interno del gruppo. Egli tiene i contatti con la massima libertà e, al momento dell'ordine, procede così:

1) prepara i fogli con l'elenco dei prodotti e con i relativi prezzi, e li distribuisce ai capigruppo;

2) i capigruppo distribuiscono i fogli agli appartenenti al proprio sotto-gruppo;

3) i soci riconsegnano l'ordine al responsabile dell'ordine stesso e pagano quanto ordinato;

4) il responsabile dell'ordine deposita in banca quanto raccolto e procede all'ordine;

5) all'arrivo del prodotto il responsabile avvisa i capigruppo (che avvisano i soci) per il ritiro della merce;

6) al termine della distribuzione il responsabile dell'ordine informa la contabile dell'entità del pagamento da effettuare e consegna le bolle e le fatture per l'archiviazione.

Il Gruppo ha per ora una sede provvisoria presso il CEDOC, le riunioni organizzative si svolgono a casa dei soci, per le assemblee si chiede ospitalità.

 

Fasi seguite per la costituzione del Gruppo di Acquisto Solidale

1) Redigere un Atto Costitutivo di Associazione (è disponibile un modello), è in dubbio la necessitò di farlo vistare da un notaio;

2) Redigere uno Statuto dell'Associazione (importante che sia senza fini di lucro, è disponibile un modello), è in dubbio la necessitò di farlo vistare da un notaio;

3) Redigere un Regolamento del Gruppo (è disponibile un modello, ma deve essere modificato per rispettare le peculiarità del gruppo) che non deve essere vistato da nessuno.

Depositare Atto Costitutivo e Statuto presso l'Ufficio del Registro. Chiedere subito il rilascio di due o tre copie conformi (250'000 ú circa), che serviranno:

- una da tenere agli atti nella sede sociale;

- una per ottenere il Codice Fiscale;

- la terza per aprire eventualmente un C.C.P. intestato all'Associazione (se non si vuole usare una banca).

Con una copia andare quindi a chiedere l'assegnazione di un numero di Codice Fiscale. Informiamo che il nostro è 91013510341, dalle prime cifre si capisce il tipo di attività.

A questo punto, dopo l'approvazione in Assemblea, il gruppo è ufficialmente costituito e può iniziare ad operare nell'ambito delle attività definite nello Statuto e con le modalità previste dal Regolamento.

Sarà anche possibile, quindi, fare acquisti ricevendo fatture intestate al gruppo. A questo riguardo stiamo operando al fine di poter ottenere la Partita IVA opzionata che non obbliga alla tenuta di alcun libro contabile.

Utilizziamo la legge N. 398 del 16-12-91 e la legge N. 417 del 30-12-91 art. 9 bis in cui possono rientrare i gruppi d'acquisto. Essa infatti fissa un tetto annuo di 100 milioni e riconosce la possibilità di acquisti collettivi tra soci.

E' importante tenere il verbale delle riunioni dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo per dimostrare, in ogni evenienza, che il fine sociale è stato rispettato.


CRITERI PER I PRODOTTI AGRICOLI

 

 

I pesticidi sono una delle principali cause di inquinamento di terra e acqua, oltre che degli alimenti. L'agricoltura convenzionale, di tipo intensivo e monoculturale, si basa sull'uso di mezzi chimici (concimi, antiparassitari, diserbanti) sia in fase di produzione che per la conservazione.

Secondo l'Istituto di Wuppertal, una delle azioni da intraprendere per raggiungere un futuro sostenibile è la riconversione, graduale ma estesa, delle terre rinunciando completamente alla concimazione con azoto sintetico e all'uso di pesticidi.

Per fortuna l'Unione Europea si è accorta del problema dell'inquinamento dei suoli e delle falde, e intende favorire forme di agricoltura a basso impatto ambientale.

 

Agricoltura biologica

La prima forma riconosciuta è l'agricoltura biologica, che si basa sulle seguenti regole:

- evitare il ricorso a mezzi chimici di sintesi, sostituiti da metodi di lotta biologica;

- utilizzare varietà di piante resistenti ai parassiti;

- difendere l'equilibrio del terreno, senza sfruttarlo eccessivamente;

- fertilizzare il terreno solo con materie organiche e minerali di origine naturale;

- lavorare il terreno secondo tecniche non distruttive;

- praticare la rotazione delle colture.

In questo modo l'azienda agricola diventa un'organizzazione complessa, dove convivono diverse coltivazioni, siepi, bosco, insetti e altri animali.

L'Unione Europea ha stabilito quali sono le regole da rispettare per l'agricoltura biologica (Regolamento CEE 2092/91), lasciando poi agli stati membri la loro applicazione; secondo tali regole vengono istituiti dei marchi che certificano l'applicazione del metodo di coltivazione biologica sui prodotti agricoli. I produttori che intendono utilizzare il marchio devono farne richiesta alle Regioni e scegliere l'organismo di certificazione che verifica il rispetto delle regole.

In seguito alle nuove disposizioni italiane (G.U. del 24/1/97), gli organismi riconosciuti per la certificazione biologica sono otto: AIAB, Associazione Suolo e Salute, BioAgriCoop, CCPB, Codex (ex Demeter), Ecocert Italia, Istituto Mediterraneo di Certificazione (ex AMAB), Quality Assurance System International Services; a questi si affiancano altri organismi regionali. Quando troviamo sui prodotti uno di questi marchi, sappiamo che la coltivazione è stata condotta secondo le regole della agricoltura biologica.

 

Lotta integrata

Oltre alla agricoltura biologica, un altro modo per ridurre l'uso di pesticidi è il metodo della lotta integrata, anch'esso riconosciuto e regolamentato dall'Unione Europea (Regolamento CEE 2078). La lotta integrata si basa su di un utilizzo limitato di prodotti chimici, affiancati dai metodi naturali di difesa dai parassiti. L'attuazione locale del regolamento europeo ed i controlli sui produttori che intendono seguire questo tipo di coltivazione sono affidati alle Regioni. Purtroppo non esistono marchi che certifichino il prodotto in modo chiaro per il consumatore, si può però richiedere l'elenco dei produttori che seguono il metodo di lotta integrata all'Assessorato all'Agricoltura della Regione.

Per il consumatore biologico "puro", la lotta integrata può apparire come una soluzione di compromesso. Bisogna però dire che la sua maggiore facilità di applicazione rispetto al biologico ne può consentire una estensione molto più rapida.

 

Piccoli produttori

Alcuni produttori molto piccoli, con aziende a dimensione famigliare, pur seguendo il metodo della agricoltura biologica trovano troppo onerosa la certificazione (il costo minimo si aggira sulle 500'000 lire annue) e preferiscono non richiederla (si veda la presentazione dell'A.S.C.I. su questo numero di BOGAR).

Questi produttori vanno certamente favoriti, devono però essere conosciuti direttamente per evitare che dichiarino biologico ciò che non lo è. A questo proposito una attività consigliata per i gruppi d'acquisto è la gita domenicale presso il produttore, con la possibilità di osservare come avviene la lavorazione, discutere di metodi e criteri con il produttore e sperare in qualche assaggio. Se il piccolo produttore produce anche per l'autoconsumo, questa è già una buona garanzia della bontà dei suoi prodotti.

 

Criteri

Provando a riassumere, ci sembra di poter stabilire alcuni possibili criteri per guidare la scelta nei prodotti dell'agricoltura:

- il produttore ha il marchio biologico (per il consumatore ecologico "puro"),

- il produttore è iscritto nei registri della Regione della lotta integrata (per il consumatore ecologico "soft"),

- il produttore è molto piccolo (azienda famigliare) e segue le regole della agricoltura biologica anche senza averne richiesto il marchio (per i produttori che conosciamo direttamente).

Una ulteriore attenzione che possiamo porre è quella di preferire varietà locali per difendere la nostra regione dall'impoverimento della sua biodiversità.

 

 

Per informazioni

Gli organismi riconosciuti per la certificazione biologica sono i seguenti:

- Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (AIAB), strada Maggiore 29, 40125 Bologna, tel. 051/272986.

- Associazione Suolo e Salute, loc. Sterpeti 30, 61030 Montefelcino (PS), tel. 0721/725365.

- BioAgriCoop, via Fucini 10, 40033 Casalecchio di Reno (BO), tel. 051/6130512.

- Codex, via Fornello 4, 43030 Basilicanova (PR), tel. 0521/682000.

- Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici (CCPB), viale Masini 4/2, 40126 Bologna, tel. 051/254688.

- Ecocert Italia, via Balduino 25, 95128 Catania, tel. 095/442746.

- Istituto Mediterraneo di Certificazione, via Fratelli Bandiera 28, 60019 Senigallia (AN), tel. 071/7928725.

- Quality Assurance System International Services, strada Olmo Valle 2/H5, 06074 Perugia, tel. 075/5171630.

 

Libri

- "Tutto Bio '97 - Guida completa al biologico"; viene pubblicata tutti gli anni dalla Distilleria di Forlì, tel. 0543/32532.


INFORMAZIONI SUI PRODUTTORI

 

 

Qui riportiamo le segnalazioni di produttori che riceviamo, sta ai gruppi contattare quelli che sono interessanti per loro e approfondire le ricerche.

Mandateci le vostre segnalazioni e richieste.

 

 

A.S.C.I. - Associazione di Solidarietà per la Campagna Italiana e le produzioni di costume (agricoltura)

L'A.S.C.I. è una Associazione sindacale, di volontariato e ambientalista per la rinascita del mondo rurale italiano. I suoi scopi sono:

- sindacale: in rappresentanza e difesa di quei contadini che non vogliono avere caratteristiche di impresa, ma solo di mestiere, con basso capitale investito in tecnologia, con alta manualità e con buona dose di autoconsumo;

- ambientalista: per un'agricoltura naturale senza chimica e manipolazioni genetiche di laboratorio, per ricostruire poderi, fossi, strade rurali, tabernacoli, chiese di campagna, piantare alberi, fermare la crescita dell'urbanesimo;

- volontariato: perché attraverso l'insegnamento dei mestieri e la ricostruzione della vita rurale, preservando tradizioni e cultura, essa può dare di nuovo lavoro, dignità e valori a molte persone a cui tutt'oggi manca. Attraverso questo lavoro può e deve nascere quella solidarietà fra città e campagna necessaria per una migliore qualità della vita di tutti. Non ultimo, con questa forma di volontariato e di lavoro, c'è una forte solidarietà pratica con i popoli indigeni e i contadini dei paesi poveri in quanto un'alta occupazione per l'autoconsumo locale del cibo diventerebbe fonte di "ricchezza" per tutti e non di fame, al di fuori dalle logiche del libero mercato;

- promozione dei prodotti di costume: cioè quei prodotti agricoli e non che non cambiano con le mode e vanno dalla varietà di piante coltivate agli oggetti di uso domestico, a tipi di vestiario e usanze che possono essere considerate costitutive della dignità e dei valori del nostro popolo.

All'Associazione aderiscono soci produttori e soci sostenitori. I soci produttori sono dotati di queste caratteristiche:

- conduzione familiare con evidente presenza di autoconsumo;

- residenza sul fondo agricolo lavorato;

- limitato ricorso alla motorizzazione ed elevato contenuto di manualità, riuso e riciclaggio;

- uso di tecniche tradizionali (si intende con ciò tutti i metodi della storia prima della rivoluzione industriale);

- valorizzazione dell'economia basata sull'autoconsumo e della vendita diretta sul fondo, a domicilio del consumatore o a dettaglianti, mercati locali ad esclusione di distributori, ipermercati e supermercati;

- unità poderale basata sulla policoltura e consociazione di specie;

- utilizzazione di varietà di piante e razze animali locali e tipiche;

- esclusione dei prodotti di sintesi e manipolati geneticamente.

I soci sostenitori sono tutti quei soci che, pur non essendo agricoltori, condividono gli scopi dell'Associazione.

L'Associazione organizza ogni anno la "Fierucola del Pane" nella piazza S.S. Annunziata a Firenze il primo fine settimana di settembre.

Per informazioni: A.S.C.I., via Paterno 2, 50014 Fiesole (FI), tel. 055/697747.

(informazioni fornite dai soci piemontesi)

Il Crogiolo (agricoltura, Toscana)

E' da poco sorta, tra alcune aziende agricole "biologiche-biodinamiche" della Toscana fiorentina e senese, l'Associazione Produttori denominata "Il Crogiolo". Si tratta di aziende agricole, tutte a conduzione familiare, che utilizzano metodi di lavorazione e di trasformazione rigorosamente biologici, certificati da Organismi di controllo autorizzati dal Ministero.

L'Associazione offre prodotti genuini ottenuti in modo artigianale, e ricerca una collaborazione attiva con i consumatori che desiderano conoscere chi produce e come vengono ottenuti i prodotti instaurando, se lo desiderano, anche un rapporto diretto di conoscenza.

L'intento dell'Associazione è quello di proporsi come fornitrice a gruppi di persone. Le persone o i gruppi interessati sono invitati a mettersi in contatto con l'Associazione e a richiedere il listino.

Per informazioni: Attilio Scudeller, via Tresanti 10, Montespertoli (FI), tel. 0571/657304.

(informazioni fornite dal produttore stesso)

 

 

Pratolungo (ortaggi, Piemonte)

Pratolungo è un'azienda agricola a condizione famigliare nata dal desiderio di svolgere un'attività a contatto diretto con la natura.

Pratolungo si trova a Morozzo (CN) e produce ortaggi con la certificazione "Agricoltura biologica - Regime di controllo CEE".

L'agricoltura biologica si propone di eliminare del tutto l'uso di fertilizzanti di sintesi e di pesticidi. Quando è necessario concimare si utilizzano letame, compost e altri derivati naturali, come naturali sono le sostanze utilizzate per la difesa delle piante. Gli ortaggi così ottenuti mantengono il loro originario sapore e le loro qualità organolettiche.

L'eventuale distribuzione dei nostri prodotti può avvenire direttamente presso la nostra azienda, oppure, in caso di acquisti collettivi di una certa consistenza, è possibile prevedere la consegna presso una vostra eventuale sede.

Per informazioni: Azienda - via Castelletto Stura, Loc. Pratolungo, Morozzo (CN); Abitazione - corso Nizza 51, Cuneo, tel. 0171/603862.

(informazioni fornite dal produttore stesso)

 

 

Tipico Pinerolese - Associazione tra Produttori Agricoli del Pinerolese e Valli (agricoltura, Piemonte)

Associazione tra produttori agricoli del Pinerolese e sue valli, nata con lo scopo di collaborare in forma associativa alla soluzione dei problemi inerenti alla produzione, trasformazione e commercializzazione di beni e prodotti agricoli Pinerolesi. Persegue soluzioni con tutti i relativi aspetti tecnici ed economici, professionali ed organizzativi, diffondendo un costume di solidarietà permanente e spirito associativo tra i produttori stessi, per sviluppare e valorizzare le risorse naturali del territorio pinerolese.

L'Associazione raduna sette aziende a conduzione famigliare che praticano la lotta integrata, coltivano varietà locali, e realizzano prodotti D.O.C. tipici pinerolesi. I prodotti delle aziende sono: vino, frutta, formaggi, carne bovina.

Per informazioni: Azienda Agricola Fratelli Berger, via XX Settembre 23, Frossasco (TO), tel. 0121/353688 (chiedere di Enzo).

(informazioni fornite dal produttore stesso)

 


ULTIMISSIME DAL MONDO

DEL CONSUMO CRITICO

 

 

Campagna "Scarpe Giuste"

Incredibile! La Nike ha accettato di incontrare la campagna "Scarpe Giuste" in una serata pubblica a Torino lo scorso aprile. In una sala parrocchiale colma di pubblico, si sono incontrati in dibattito Pier Donato Vercellone, Direttore della Comunicazione di Nike Italia, e Francesco Gesualdi; le due visioni sull'operato dell'azienda nel mondo sono profondamente diverse. La campagna di sensibilizzazione continua per chiedere alla Nike di accettare un organismo ed un metodo di controllo che siano contrattati.

 

 

Nasce "I care", la rivista del Consumatore Critico

Tutti la aspettavano, ed ora anche l'Italia possiede una rivista (trimestrale) per il Consumatore Critico. Il primo numero, uscito a marzo, si occupa della campagna di sensibilizzazione "Scarpe Giuste", della Walt Disney, di computer e delle alternative praticabili. Il prossimo numero si occuperà di giocattoli, insieme al lancio della campagna Chicco e alla presentazione della Associazione Consumatori Etici.

Per informazioni: Centro Nuovo Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (PI), tel. 050/826354, fax 050/827165, e-mail: coord@cnms.it; abbonamento per un anno (4 numeri) ú 20'000 sul C.C.P. 14082564 intestato a Centro Nuovo Modello di Sviluppo.

 

 

Boycott!

Dopo una lunga assenza, ha ripreso le pubblicazioni il fascicolo "Boycott!", che informa sulle campagne di boicottaggio e di opinione riportando il testo di lettere da inviare per la difesa dei diritti umani.

Per informazioni: Mani Tese, via Cavenaghi 4, 20149 Milano, tel. 02/48008617.

 

 

Made in Dignity

In collaborazione con la "Clean Clothes Campaign", le Botteghe del Mondo di tutta Europa tra maggio '97 e maggio '98 organizzano la campagna "Made in Dignity", per sensibilizzare l'opinione pubblica e chiedere il miglioramento delle condizioni di lavoro nel mercato mondiale, in particolare riguardo ai tessili, prodotti in cuoio ed in pelle e giocattoli. Alle aziende del settore si chiede di adottare un codice di comportamento che rispetti i diritti fondamentali dei lavoratori. La campagna si articola secondo manifestazioni di diverso tipo.

Per informazioni puoi rivolgerti alla tua Bottega del Mondo o alla Associazione Italiana Botteghe del Mondo, piazzetta Forzatè 1, 35137 Padova, tel. 049/8754668.