Notizie dall'Associazione n. 5 /
2000 - Torino / Milano - SETTEMBRE / OTTOBRE 2000
di Ugo Sperandio - Presidente CdA
In attesa di disporre di dati certi e di considerazioni meditate per una corretta valutazione della stagione, vorrei approfittare della nutrita serie di appuntamenti di fine estate (Assemblea Istruttori, Cambu, preassemblea a Genova e assemblea a Milano) per proporre un tema alquanto attuale e sentito, che "bolle" in pentola da parecchio tempo e ormai giunto a cottura: il futuro della base nautica di Torre Guaceto.
Ad uso dei più giovani di associazione vorrei ricordare i punti salienti della storia recente di TG. Nel 1998, in una situazione di difficoltà gestionale ed economica del- l'Associazione, un gruppo, candidatosi alla gestione del CNL individuò nella doppia base la criticità gestionale: costi, organizzazione, e propose l'abbandono di Torre come sede della scuola (perimetro compromesso dal Parco, difficoltà di ospitare tutto l'iter didattico, sicurezza, ecc), concentrando tutta la didattica in Sardegna. La nostra presenza in Puglia fu quindi limitata ad attività non didattiche e comunque gestite da qualcuno, che per mancanza di risorse anche umane, non poteva essere individuato all'interno del nascituro CdA. La proposta passò per pochi voti, non senza mal di pancia, e un gruppo si compattò sul progetto "W Torre Guaceto W". Così, l'attività a TG è proseguita con stage di invito alla vela e corsi di Windsurf (questi sì, riconosciuti come corsi), il volontariato ha pagato e ora, conti alla mano e a base rilanciata, ci ritroviamo a riflettere.
Ciò che innanzitutto colpisce è che la potenzialità di disporre di due basi, la ricchezza intrinseca della diversità degli ambienti, non ha dato i frutti sperati.
Gli interscambi tra TG e PP sono stati minimi. Ci si aspettava che chi ha fatto prova-la-vela andasse a fare corsi più impegnativi o che chi terminato il percorso didattico volesse vedere e provare altre situazioni, ma questo non è avvenuto.
Vero è, invece, che si è sviluppato una specie di campanilismo spesso miope. Come altro punto di riflessione pongo il fatto che gli stage di invito alla vela sono alla fin-fine divenuti dei mini corsi.
Ma così facendo si sono creati confusione, equivoci, tensioni, ecc.: insomma, tutto fuorché sinergie. Benché tutto questo ci riporta ai mal di pancia di due anni fa, é riflettere è doveroso e impellente: cioè se proseguire nel mettere in opera quanto nel '98 ci siamo detti (Torre Guaceto come punto associativo, Porto Pozzo contenitore per la scuola) o è assolutamente evidente che a TG ci sia la necessità primaria di ospitare corsi di vela perché rimanga centro di aggregazione e auto-promozione.
Vorrei - allora - ipotizzare due scenari possibili, con la speranza che dal confronto tra i soci esca qualche idea migliore e grande determinazione.
Il primo: riportare alcuni corsi a Torre
Decidere per questa soluzione significa che il nostro obiettivo primario è - comunque sia - crescere. Lievitare di numero, di investimenti, di soldi, di istruttori, di idee e quant'altro ... Significa crescere, e di molto, nella promozione, nel marketing (pessima parola), nei profili professionali, nel volontariato.
Ma significa, soprattutto, ritornare sparati ai problemi di due anni fa che nel frattempo non sono cambiati. L'Associazione è numericamente piccola per permettersi due vere basi: pochi allievi, pochi istruttori, poche risorse. E riapriamo i discorsi di "qualità", sicurezza, didattica, serietà, ecc.
La seconda opzione, lo scenario alternativo è che Torre prosegua sulla strada già intrapresa dell'autonomia, forte della potenzialità di cui dispone.
Per non fare autogol si potrebbe pensare a un'emancipazione soft, ad esempio creare subito un'associazione che gestisca per quest'anno TG per conto del CNL, accumulando esperienza, risorse e portando avanti un piano di investimenti ragionato e compatibile. Nel 2002 si potrebbe poi passare a una gestione autonoma, sia nei corsi, sia nell'amministrazione per completare nell'anno successivo, il processo di autonomia formale ed amministrativa, magari mantenendo le due associazioni "cugine" legate da interscambi e sotto un cappello che garantisca alcuni servizi strategici comune.
Fantapolitica futuribile? Forse. Certo che qualcosa bisogna fare: perlomeno togliersi dal mezzo del guado.
Il tema è sentito un po' da tutti e allora parliamone a
Genova.
Lettera aperta del Presidente del C.I. per i prossimi consiglieri
Alla conclusione della stagione e del mio mandato alla presidenza del Consiglio Istruttori non posso che proporvi, prima della relazione ufficiale in assemblea, alcune personali considerazioni di carattere generale sull’andamento della nostra Scuola di Vela.
Negli ultimi anni la nostra Associazione si è indirizzata verso una meta che abbiamo genericamente definito nelle nostre assemblee come la "Scuola di Vela di qualità". Cosa esattamente intendessimo dire con queste parole non ci è forse mai stato ben chiaro. Avevamo solo in mente cosa non volevamo più ovvero cosa fosse la non-qualità: approssimazione, improvvisazione, barche sgangherate ed inadeguate, percorsi formativi eterogenei, abilitazioni inventate, ecc.
Ora che non senza sforzo ci siamo decisamente orientati a mitigare prima per eliminare poi questi fattori ritenuti negativi, verso l’oggettivazione delle scelte e del metodo, in sintesi verso una scuola migliore, qualche romantica voce potrebbe levarsi rimpiangendo i "bei tempi passati" nei quali, con enorme passione, tutti facevano tutto e in qualche modo le cose funzionavano lo stesso. Insomma la teoria conservatrice e miope del "si stava meglio quando si stava peggio" che sempre si oppone ad ogni innovazione ad ogni cambiamento, quale esso sia.
Ora credo che quella che è stata la necessaria approssimazione dei "leggendari" tempi delle nostre origini, debba, una volta per tutte, lasciare il posto al rigore ad alla professionalità richiesti da una Scuola di Vela di qualità ed alto livello alla quale, più o meno esplicitamente, aspiriamo da sempre. Con i dovuti ambiti di autonomia e con l’indiscutibile sforzo per vincere la naturale avversione alle regole e alle procedure, i nostri Istruttori debbono quindi poter operare entro griglie didattiche chiaramente codificate, con un metodo comune e organico che riesca a riversare su tutta la Scuola l’esperienza del singolo in tema di sicurezza, didattica, flotta.
Allora, senza certo scordare la grande passione un po' arruffona che ci ha consentito di arrivare fino a qui, guardiamo con ottimismo ai segni positivi che ci giungono da Porto Pozzo alla fine di questa stagione: uno staff di permanenti finalmente completo e qualificato su cui fare affidamento, una flotta soggetta ad un programma pluriennale di rinnovamento, un perimetro più che adeguato a ogni tipologia di corso, una situazione logistica decisamente favorevole.
Con questi ragguardevoli presupposti rimpiangere l’ampio margine di discrezionalità concesso dall’improvvisazione di un tempo, vorrebbe dire perdere di vista l’obiettivo comune che ci siamo dati, la condivisione del quale è requisito irrinunciabile per la qualità; vorrebbe dire abbandonare una lunga navigazione a poche miglia dall’arrivo; vorrebbe dire, insomma, lasciarci sfuggire una grande occasione! Ribadisco perciò la mia forte convinzione sulla bontà della rotta scelta e sul beneficio generale che l’intero Centro Nautico di Levante ne può ricavare. Infatti mentre una Scuola mediocre ed approssimativa, pur riuscendo comunque a gratificare chi se ne occupa, costituirà sempre un limite insuperabile, una Scuola seria, rigorosa ed impeccabile potrà invece garantire a tutta l'Associazione la possibilità di realizzare, con relativa disinvoltura, ogni progetto che saremo in grado di inventarci; ci consentirà insomma di "volare alto", se proprio vogliamo scomodare qualche riferimento ai vecchi tempi.
E' ora di fare i conti con le risorse umane necessarie
di Ines Cafiero
Quanto spende, di tasca sua, ciascun levantino in telefonatepromozionali? E in altro? Quantotempovienemessoadisposizionedatutti noi per il CNL? Tanto. Inoltre, alle fonti di volontariato ufficiale (istruttori e cambu, soci degli organi amministrativi e tecnici, organizzatorid’attività nautiche e non) si affiancano talvolta parenti e conoscenti (altri "martiri", come dice un amico) coinvolti in piccoli e grandi compiti, consulenze professionali, ecc.
Se mettessimo su carta, oltre i dati consueti, tutti questi beni e queste risorse, quale sarebbe il reale bilancio (economico e patrimoniale) del CNL?
A fronte di quello che già a occhio appare un evidente salto quantitativo, sorge spontanea una domanda: potrebbe il CNL vivere senza volontariato? Se fosse un'impresa commerciale probabilmente sì, ma in quanto CNL no. Non possiamoenonvogliamo. E' un'associazione nata come punto di incontro, per mettere in comune la passione per il mare, per la vela. Ci sostiene (nel sensochecitiene sul mercato) l'entusiasmo dei soci: le attività sono quasi tutte spintedal "passa parola",punto forte e punto debole dei Levante. E questa incredibile forza si esprime volontariamente, gratis, senza richiedere compensi in soldi.
Eppure, non è facile gestire queste disponibilità. Bisogna fare i conti con chi si aspetta che il volontario lo sia tout- court; ma ciascuno metteadisposizione solo ciò-che-può/ ciò-che-vuole: tempo, manodopera, spazio, e anche un solo pezzetto è prezioso. Oppure il gioco è inverso: qualcuno si dà disponibile, poi nonsisente impegnato poiché fa gratuitamente, e si ritira e/o non si fa vedere .
Fare volontariamente ha, però, connesso anche un altro significato: fare in basealproprio volere. Così il volontario si sente autorizzato a fare di testa sua, secondo il suo arbitrio e le sue intenzioni. Ma questo è possibile in un'associazione agli esordi, con numeri piccolissimi e con un unico obiettivo, non in un'associazione che trasmette competenze, che insegna uno sport, che vende corsi Qui, oggi, sono necessarie professionalità, qualità e chiarezza di offerta. Pena: uscita di scena.
Ma, senza nullatogliere all'impronta personale, laqualità richiede standardizzazioni, metodologie e modelli applicabili da tutti: non si può improvvisare, non si recita a soggetto. E' necessario codificare e pianificare, ciò vuol dire che vanno stabiliteeseguite regole comuni, che bisogna condividere progetti (anche se non ci piacciono fino in fondo) e accettare che ciascuno faccia la sua parte per ruolo e competenze. Né possiamo confondere gli obiettivi con le modalità: il nostro fine è la vela (filosofia e tecnica); passione, entusiasmo, aggregazione fanno parte delle modalità con le quali essa viene trasmessa e appresa. Inoltre, se vogliamo raggiungere e mantenere un livello "alto", dobbiamo riempire la stagione.
Allora, c'è da chiedersi: abbiamo le risorse umane necessarie a sostenerequesta situazione? All'interno: no. Al momento attuale, abbiamo bisogno di almeno due permanenti annui: la segretaria e il custode a TG. E si mormora che già dall'anno prossimo Torre abbia bisogno di un Capobase permanente (stagionale e retribuito). La scuola hagiàunsuostaff, che si è dimostrato un'ottima squadra.
Dunque, meglio sarebbe ribaltare il problema: può il CNL vivere senza professionisti? A quanto pare, no. Sia per un motivo numerico, sia perché professionalità vuol dire continuità, arricchimento, specificità. Il rischio è che siano loro, i professionisti, a non volere noi: li facciamo lavorare per mesi di seguito e ogni loro momento di riposo è considerato come dolce far niente (il confronto col volontario"che fa gratis" è sempre in agguato), spesso gli facciamo tenere corsi da soli e poi, diciamocelo, nelle associazioni tutti si sentono datori di lavoro (molto esigenti) prontiadare giudizi di valore Per contro, non è facile mettere insieme un buon team, trovare flessibilità e professionalità unite ad affidabilità e coerenza, ovunque. Ancora di più lo è in un ambito dove chi vi approda sembra farlo proprio perché possiede le caratteristiche opposte. Perintenderci: Luca, Laura, Stefano, Luciano liabbiamo, sono preziosi, cerchiamodi tenerceli: e sicuramente cresceremo tutti. Buon Vento
Più di un gruppo al Garda per la "Cento":
Francesco e tutta Pharfallina,
Fustone con la sua barca (Tremendo) e
la sua tribù:
Lina e il mitico Michele
loro hanno concluso la
regata, e si sono comportati alla grande.
C'erano poi Piero Leone con equipaggio tutto CNL (Protagonist),
Massimiliano Fresta (Surprise), Diego Agliardi (Surprise); e altri
ancora:
Savoia col suo corso, i kat e, tra partecipanti e non, impossibile elencarli tutti
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"Avrei preferito una richiesta del tipo "tirami su un muretto" ... mi verrebbe meglio ... tuttavia ...
La storia incomincia il venerdì sera quando arrivo al porto vecchio di Bogliaco, non c'è un buco per ormeggiare, biscio un po' col gruista e dopo ore di trattative mi concede il posto proprio sotto la gru. Prezzo da pagare: il mattino seguente, sabato giorno di regata partenza h8.30, dovevo lasciare libero il posto alle 5.30. Ho alzato gli occhi al cielo, Dio li ha abbassati verso terra e di comune accordo abbiamo accettato.
Arzilli, il mattino alle 5.30 siamo al porto, Francesco (io), Mauro (Poppy), Marco Tosi, Rocco, Moira; tutti CNL. La barca è un Dolphin 81, ereditata con un nome che non ci piace e che vorremmo cambiare presto: Pharfallina. Il nostro percorso è quello del gruppo 2 (bollino giallo): Bogliaco, Sirmione, Desenzano, Bogliaco, Malcesine, AcquaFresca, Bogliaco. Il peler (vento da Nord) è discreto e ci spinge di spi per un paio d'ore, ma a metà del primo lato (Bogliaco-Sirmione) ci abbandona. Incomincia la lotta alla ricerca dei refoli. A Sirmione si arriva in ottima posizione di classe: quarti su 18. Il lato Sirmione-Desenzano è una tragedia; mentre noi arranchiamo in mezzo al lago, quelli dietro si spingono molto a sud di Sirmione dove nel frattempo è salita una brezza (ora, vento da sud). In pratica perdiamo più di 1ora. Molto buono il primo mezzo lato da Desenzano-Bogliaco, recuperiamo abbastanza, ma il vento ci riabbandona. Arriviamo a Bogliaco in 12a posizione alle 19.28. Bogliaco-Malcesine, altra tragedia, più di 4 ore, siamo in 10a posizione e sono le 23.37. Una cosa che non ho ancora detto: il tempo limite è fissato per l'1.30 di domenica mattina o se preferite di sabato notte. Siamo ormai certi che non arriveremo a Bogliaco, ma siamo tutti convinti di arrenderci solo allo scadere del tempo massimo. Come per incanto, a Malcesine, si alza un vento tanto desiderato quanto insperato, attorno ai 15/20 nodi. Issiamo subito lo spi e al lasco, a una media di 10 nodi, (la punta massima 11.5) puntiamo sulla boa di Acquafresca (ore 00.09) quindi su Bogliaco. Avremo fatto 10 strambate, appena la velocità scendeva attorno agli 8 nodi cambiavamo le mure per rimanere al centrolago dove il vento era più forte. All'1.12 tagliamo il tanto desiderato traguardo di Bogliaco. Alla fine siamo in 9a posizione. Ultimo dato tecnico: partite 340 imbarcazioni, arrivate circa 140.
Eravamo molto stanchi ma contentissimi, però la cosa che ci
ha riempito di tanta-tanta gioia è stata quella di trovare,
nonostante l'ora tardissima, più della metà dei nostri
allievi (miei e di Poppy) del corso B0 di quest'anno che in coro ci
hanno applaudito. Avendo noi ancora gli arti occupati, li abbiamo
contraccambiati con un applauso del cuore. Sono stati grandi, ma io e
Poppy questo la sapevamo già.
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ottobre
14/15 : Genova - 40° Salone Nautico
assemblea istruttori - assemblea cambu
cena sociale e preassemblea annuale soci
21/22 : Liguria - week-end "libero" in barca
novembre
1/5 : Costa Azzurra - Crociera dei Santi
12 : Bardolino - Campionato Invernale
19 : Milano - Assemblea Ordinaria Annuale soci
26 : Bardolino - Campionato Invernale
dicembre
30 dicembre / 7 gennaio : Croazia - Crociera di Capodanno
gennaio
21 : Bardolino - Campionato Invernale
febbraio
4 : Bardolino - Campionato Invernale
10/11 : Responsabili Gruppi Locali : week-end in barca
18 : Bardolino - Campionato Invernale
marzo
10/11 : Cambu: week-end in barca
aprile
12 / 17 : Crociera di Pasqua
apertura Torre Guaceto
maggio
20/21 : Porto Venere - Raduno velico annuale CNL
opportunità di ottobre: da cogliere al volo!
Week-end in Liguria - 21/22.10 - solo £. 190.000
Informazioni/iscrizioni in segreteria: 011.4330576
Crociera dei Santi in Costa
Azzurra
1/5 novembre - Costo £.
400.000
Partenza da Port Frejus -
Arcipelago di Hyeres - Calanques
due corsi su cabinato - 3
week-end
partecipazione Campionato Invernale
LaSpezia
patente nautica
Torino: inizio corso:
ottobre - sede :
011.4330576
in altre città : SUPERSCONTO soci
CNL
Milano: Blue Sailing
02.3314469
Bologna e Ravenna : Paolo
Soldati 0544.422325
Milano / Bologna / Ravenna: sconto CNL solo ai soci in regola con la
quota associativa
XIII Campionato Invernale del Garda:
hanno già dato la loro disponibilità Savoia
(J24),
Francesco Crippa (Dolphin)
e la family boat di Faustone (Gandolfi).
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Come ormai tradizione (questa è la settima edizione consecutiva che vede iscritte barche del CNL!!) anche quest’anno si prevede una massiccia adesione di barche dei Levante. Con una crescita costante di una barca in più all’anno, siamo passati dalle 2 di sette anni fa alle 7 dello scorso anno. Speriamo quest’anno di arrivare a 8.
La manifestazione è organizzata dal Centro Nautico di Bardolino e dalla Lega Navale di Garda. Le barche, quasi tutte noleggiate, sono gestite da un istruttore CNL e l’equipaggio è composto da soci in regola con la tessera associativa e in possesso della tessera FIV.
Il sabato precedente ogni regata si svolge una sessioone di allenamento (che per chi noleggia coincide con il trasferimento) ed il sabato sera tutti gli equipaggi cenano insieme producendo la consueta baldoria. Per la notte siamo ospitati in un albergo economico di Bardolino. Anche quest’anno, oltre ai premi ufficiali, in palio la Coppa offerta dal presidente del CNL al miglior equipaggio classificato della nostra associazione (o in caso di parità di posizione in classifica a quello iscritto nella classe più numerosa).
Informazioni : Stefano Savoia 0347.4345141.
... attendo notizie dai consolidati e nuovi capibarca e soci
interessati
crociera, monotipi, libera
date: 12/26 novembre - 21 gennaio - 4/18 febbraio
Crociera di Capodanno in Croazia
1 Settimana - 30 dic 2000 / 7 gen 2001
Barche Elan 431 - equipaggi da 8 pp
Partenza da Spalato e poi veleggiamo verso Sud
£. 450.000 + quota associativa
per coloro che si iscriveranno
entro la riunione di Genova: 15 ottobre
£. 550.000 + quota associativa per coloro che pagheranno
successivamente a tale data.
Per arrivare a Spalato: in auto
via Trieste
(chiedere a Savoia)
o traghetto da Ancona: Ven h.21.00 -
£.111.000 pers Cabina da 4 senza WC - SCONTO 20% gruppi 20 pp -
Ritorno da Spalato domenica h.21.00 - stessa quota
Con l'entrata in vigore del DM 347/99, art.4, comma 3, tutte le entrate e le uscite delle associazini sportive dilettantistiche per £. 100.000 e superiori, devono transitare, pena la decadenza dei benefici fiscali, da uno o più conti correnti bancari o postali.
Quindi, chi venisse a Genova o in sede, sapendo di dover versare per un importo pari o superiore alle 100.000 lire, si porti il libretto degli assegni. I contanti sono accettati solo per importi inferiori alle 100.000 lire. Negli altri casi, fare un bonifico bancario, un C/C postale (che costa decisamente meno) o vaglia. Gli assegni devono essere non trasferibili.
ANTICIPAZIONI sul PROGRAMMA ESTATE 2001
Corso Catamarano Itinerante,
con tanto di campeggio nautico.
Le adesioni vanno date a Genova, ora.
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KATACAMPING ? Sìììììì
Quest'anno a Porto Pozzo se n'è fatto un gran parlare e anche di più, con una timida sortita a Spargi.
I tempi sembrano essere maturi per lanciare nella stagione 2001 alcuni corsi sperimentali, recuperando tra l'altro l'esperienza maturata sulla costa pugliese.
Problemi? Certamente sì, ma non insolubili: le barche ci sono, il perimetro (splendido!) anche, la voglia pure.
Cosa serve? Alcuni istruttori entusiasti e un gruppo che studi i materiali, l'attrezzatura, la logistica.
Chi ci sta a partire a Genova?
Come sempre: chi c'è fa
Campionato Invernale Desenzano
Qualcuno dei nostri replica a Desenzano il Campio-nato Invernale, di
sicuro Francesco Crippa.
Le date: 19 novembre - 10 dicembre - 14/28 gennaio
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vendo quota mitico "Dolphin81 One
Design"
Lit.8.300.000 - pari a circa 1/6
ha partecipato alla Centomiglia
Rocco tel. 0349-3265532 ore
serali
NB.: La barca parteciperà ai campionati invernali di Bardolino e Desenzano
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notizie e articoli entro/non oltre il 28 ottobre p.v.
CNL fax 011.4478780 / levante@iol.it
all’attenzione di Ines Cafiero. Grazie.