AA.VV.
Beauty in Darkness
(Nuclear Blast, 1996)


Ho sempre diffidato istintivamente delle compilations: tanti gruppi rappresentati, ma anche idee vaghe e abbozzate in una sola canzone. Per non parlare del malcostume degli albums tributo. Questa volta, invece, l'etichetta "pesante" Nuclear Blast ha portato a termine in modo dignitoso un'impresa a dir poco titanica. Mettere insieme, confrontare metal-bands attuali cercando di far emergere i punti in comune (oltre alle diversità).
Va da sé che le coloriture gotico-dark / melodiche siano predominanti. Dopo il dicreto inizio elettro-acustico degli IN FLAMES, seguono i THERION, per lo più noti al grande pubblico per la presenza di un soprano nella formazione. Un po' irritanti - bisogna dirlo - a causa dei loro barocchismi orchestrali e dei più che ovvi rimandi ai Celtic Frost, che negli anni `80 hanno già detto tutto in questo campo. Ci sono, inoltre, almeno quattro gruppi che meriterebbero l'acquisto, o comunque un'approfondimento delle altre loro sfaccettature più dure. Mi hanno entusiasmato subito gli AMORPHIS di My Kantele, eccellente folk-song nordica giusto un pizzico retrò, la sacralità imperturbabile dei PYOGENESIS (abili i due cantanti a passare dal parlato al "brutal"), il metallo sporco e ruvido, quasi "crusty" dei teutonici END OF GREEN, infine l'impenetrabilità (ma niente di pomposo!) della logorante Burden dei MINDROT. Diciassette gruppi, diciassette pezzi in totale. Per il resto hanno il sopravvento gli epigoni dei primi Paradise Lost, quelli più gotici. Ma questo è soltanto basso commercio e... certi gruppi nemmeno meritano di essere nominati. Ho trovato strano il dark-trash dei LACRYMOSA mentre continuano a puzzare di muffa i TIAMAT di Whatever that hurts (quel po' di talento che avevano, lo hanno consumato nell'inseguire i Pink Floyd). Sospendo invece il giudizio sui velocissimi e vampireschi black metallers CRADLE OF FILTH: vanno apprezzati per quanto apparentemente sulla lunga distanza. Inutili i cinquanta secondi dei DISSECTION: musica classica che nulla o poco ci dice del gruppo.
Concludo: il modo più spiccio e economico per avere un quadro chiaro di ciò che effettivamente rimane del metal!

Vincenzo Capitone