l'etichetta dei suoni senza tempo

Un nome ambizioso per una label da poco attiva, che si occupa di un genere musicale decisamente démodé quand'anche non ritenuto morto e sepolto da anni. Una sfida, dunque, che rasenta il masochismo commerciale nel momento in cui la "scelta editoriale" si orienta verso la riproposizione di opere quasi del tutto sconosciute e per di più prive di qualsiasi parvenza di commerciabilità. Fin dalle loro prime uscite i dioscuri della A.P.M. (Ulf Danielsson e Michael Thorne) dimostrano di avere le idee alquanto chiare. I dischi di KULTIVATOR e MYRBEIN, oscure formazioni svedesi di 15 anni or sono, diventano presto oggetti di culto per gli amanti del genere; ma è il debutto degli ENSEMBLE NIMBUS che fa la fortuna dell'etichetta: sfruttando l'onda lunga dei vari Anglagard, Landberk & co. i progsters italici decretano il successo di questa nuova formazione, guidata dall'ottimo chitarrista Hakan Almkvist su arcane e spigolose melodie che strizzano l'occhio all'avanguardia. Il (relativo) successo degli ENSEMBLE NIMBUS spinge Danielsson e Thorne a produrre altri gruppi nuovi. E così, accanto alle ristampe di classici quali ATLAS, ZARAGON e AKASHA, sul catalogo compaiono i DEATH ORGAN (non spaventatevi: si parla di metal "tastieristico"), SIMON STEENSLAND (percussionista, autore di un disco assai ostico al semplice ascolto) e soprattutto i finlandesi HÖYRY-KONE, dalle voci - e dall'idioma... - impossibili, epigoni ultramoderni (anzi, evolutori) di quella scuola sperimental-elitaria che ebbe come elementi di spicco all'inizio degli anni `80 Art Bears, King Crimson & compagnia genialoide. Ma è un'indicazione riduttiva, poiché le influenze ed i richiami con nomi illustri del passato sono tali e tanti da formare un "melting-pot" sonoro più che inquietante. Ascoltare per credere: i pezzi si succedono senza un'apparente continuità o filo logico, creando una situazione di disagio nell'ascoltatore abituato a monolitici concept album (peraltro tipici della scuola progressiva). L'ultimo arrivato in casa A.P.M. è invece un disco. . . mai uscito, edito solo su cassetta nel 1979. 4 Visions non fece altro che anticipare l'uscita dei due album "veri" degli ESKATON, Ardeur e Fiction, anch'essi di prossima pubblicazione su A.P.M. La musica del gruppo è da inserire in quel filone tipicamente francese denominato Zeuhl music che ebbe come capostipiti i Magma: molti agganci con la classica moderna, cori alla Carl Orff (Carmina Burana) e testi improntati su esoterismi e visioni apocalittiche.
Ho tenuto per ultimo il disco che preferisco, e cioè quello di JASUN MARTZ. Uscito in origine nel 1982 su etichetta Eurock (la stessa della cassetta degli Eskaton sopra citata), rappresenta l'opera omnia di questo ipersconosciuto Von Karajan del rock progressivo, che usa il suo mellotron (pardon, bacchetta) per dirigere un'eterogenea "orchestra" di 40 elementi! Oltre 60 minuti di poesia musicale, ideale sfondo sonoro per i più eterei viaggi della mente, fragile vascello in balia di una tempesta percussiva firmata Ruth Underwood / Paul Whitehead (ma sì, il vecchio copertinista dei Van Der Graaf Generator!). Il tutto sotto la supervisione di Eddie Jobson, poli- strumentista di estrazione classica che vanta un'infinità di collaborazioni, qui ottimo aiuto del "maestro" statunitense soprattutto per quanto concerne gli arrangiamenti. Un'opera che mi sento di consigliare a tutti coloro che amano il suono delle tastiere analogiche. Se non trovate questi dischi, li potete richiedere direttamente all'etichetta, al seguente indirizzo:
A.P.M. - P.O. BOX 184, S-78122 Borlaenge (Sweden)

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CATALOGO

APM 9201 KULTIVATOR Barndomens Stigar
APM 9302 MYRBEIN Myrornas Krig
APM 9403 ENSEMBLE NIMBUS Key Figures
APM 9404 JASUN MARTZ The Pillory
APM 9405 ZARAGON No Return
APM 9506 DEATH ORGAN 9 to 5
APM 9507 AKASHA Akasha
APM 9508 ATLAS Blå Vardag
APM 9509 SIMON STEENSLAND The Zombie Hunter
APM 9510 HÖYRY-KONE Hyönteisiä Voi Rakastaa
APM 9511 ESKATON 4 Visions

Di prossima pubblicazione:
APM 9612 CATWEAZLE Ars Moriendi