Tornato prepotentemente alla ribalta, grazie al secondo posto conquistato al recente FESTIVAL di SANREMO dai geniali Elio e Le Storie Tese, il rock demenziale sembra essersi ripreso dopo lo stallo degli anni passati. Infatti dopo l'esplosione (avvenuta intorno ai primi anni `90) di una scena italiana piuttosto variegata (ricordo Le trombe di Falloppio, Maialook, i veterani Skiantos ed Elio e Le Storie Tese, i locali Farinei Dla Brigna e Tre Lilu ed altre realtà più o meno sommerse), si è assistito ad un progressivo disinteressamento, da parte del pubblico, verso queste, in tutta sincerità, ripetitive proposte. Proprio agli inizi del decennio in corso (per la precisione dal Febbraio `91) muovono i primi passi anche i PLAYBOILERS, simpatica formazione dedita ad un "rock-cabarettistico" formata da Beppe Borgna (voce, armonica e boiler), Roberto Bonasso (tastiere), Flavio Cerruti (chitarre), Marco Cerruti (basso) e Pierpaolo Cravero (batteria). Come altri già prima di loro, anche i Playboilers amano inserire nei loro spettacoli delle gags e delle battute che fanno da "legante" tra una canzone e l'altra (tutte dai testi ironici e divertenti: Ammazza che corna , Mamma voglio vedere un film porno, I mafiosi sono come noi, Perchè le bionde hanno gli altri peli neri, ecc.); ciò che li caratterizza veramente è però l'uso di un "boiler" sia come scenografia che come inedito ed inusuale strumento musicale (sia esso in versione acustica od elettrica) ed il ricorso ai più disparati generi musicali: dal rock al liscio, al reggae fino al blues ed al jazz!!! Dopo aver pubblicato un primo demo-tape dal titolo PIETRO MUCCA ed aver partecipato a varie manifestazioni musicali (dallo "Zucchino d'oro" alla "Winner Parade `94") i Playboilers hanno da poco pubblicato un nuovo demo-tape (DEMO `95 che contiene la programmatica Il boilerista) ed hanno ripreso ad esibirsi dal vivo con continuità. Infatti le performance di questi scatenati musicisti hanno da sempre un ottimo riscontro di pubblico, che spesso segue gli appuntamenti live con fedele puntualità, capacità questa che ha permesso di estendere i loro "confini" fino ai locali della lontana Lombardia. Non resta quindi che andarli a vedere, perchè come dicono loro, la dimensione live è quella che prediligono. Un sincero in bocca al lupo.

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