AA.VV
Molecole
(Kaliphonia,1995)


Dopo il primo episodio targato 1993, ecco la seconda edizione del premio "Fafnir", sorta di concorso per musicisti e gruppi emergenti di area progressiva realizzato dal comitato regionale dell'AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) con la collaborazione dell'etichetta specializzata Kaliphonia. Tra gli artisti partecipanti possiamo trovare su questo dischetto alcuni nomi già noti nell'ambiente: i MALIBRAN di Catania, autori di due album e già molto apprezzati, che ci propongono un loro pezzo nuovo registrato dal vivo; i ticinesi CLEPSYDRA, anch'essi con due prove alle spalle, dai connotati romantici, fortemente influenzati dalla scuola francese (Ange, Mona Lisa); ma soprattutto gli ZAUBER, gruppo storico del progressive torinese, attivo da più di vent'anni. Di loro vale la pena menzionare Il Sogno, lp del 1978, molto ricercato dai collezionisti, oltre ai più recenti Est, Phoenix (entrambi per Kaliphonia) e l'ultimo Aliens (Mellow Rs.). Il gruppo negli ultimi mesi si è esibito alcune volte ad Alba e dintorni, proponendoci anche alcune covers dei mostri sacri del prog (V.D.G.G., Focus) e pure sul CD in questione confermano questa loro attitudine con un'ottima riproposizione del classico Rondò di Emersoniana memoria. Per il resto, si tratta di gruppi debuttanti o in cerca di contratto che approfittano dell'occasione per mettersi in luce. Tra questi non si può non citare il polistrumentista DAVIDE ROSSOTTO, che grazie all'aiuto dei Clarion e di altri collaboratori realizza uno strumentale molto valido, d'impronta classico-barocca, ed i MYROS, un duo costituito dal tastierista degli stessi Zauber e dalla cantante Liliana Bodini, più docile ma rispettosa allieva dell'indimenticabile Dagmar Krause (Henry Cow). Interessanti i perugini LA BOTTEGA DELLE NOTE, che con Il Fantasma di Pulcinella (forse l'episodio più riuscito dell'intero CD) ci propongono un piacevole connubio tra "suono" inglese ed arie mediterranee vicino allo spirito della P.F.M. dei primordi; bravi davvero. Speriamo che questa interessante iniziativa abbia un seguito, poiché rappresenta una delle poche vetrine per quei gruppi che ci propongono un genere ormai quasi caduto nel dimenticatoio.

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