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GENERI




Hardcore


È il figlio più discolo del punk, ma contemporaneamente ne rappresenta l'attitudine più energetica e credibile. Sono i primi anni '80 e in Inghilterra si fanno largo i Discharge e i GBH, modelli di furia estremista ancor oggi non facilmente superabili. Ma è in America che meglio si svilupperà l'hardcore. La lezione di Jello Biafra e dei suoi Dead Kennedys non va perduta. Obiettivo: scardinare l'ipocrisia della società provocando la reazione scomposta della censura statale e delle associazioni puritane. Si reclama libertà di espressione e i portabandiera di questa protesta si chiamano Black Flag, Minor Threat (di Jan McKaye, fondatore della storica etichetta Dischord) e Bad Brains. Nelle metropoli statunitensi l'HC va contaminandosi e specificando le proprie caratteristiche territoriali. È inoltre in perfetto stato di conservazione, e ciò lo si deve al fatto che il genere è l'espressione genuina di una reale lotta ideologica. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui Agnostic Front, Gorilla Biscuits o Sick of it All sono ancora un punto di riferimento per le nuove leve. L'erede di tutto questo suono "a mille all'ora" è il cosiddetto "Straight-edge" dall'impatto assai tagliente, ma sempre in prima linea contro l'intolleranza religiosa e razziale (dal Krishna-core degli Shelter all'impegno pro Armenia degli Integrity). In una parola incorruttibili.




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