Come arrivare al C.v.a.
Ecco quale percorso seguire per arrivare a un corpo di volontari a protezione dell'ambiente

Innanzitutto occorre una riflessione collettiva, fra tutti gli studiosi e i politici e gli amministratori che si sono occupati del problema, a proposito di quanto proposto in queste pagine. Inoltre occorre procedere a una istruttoria che quantifichi i costi e le dimensioni possibili del C.v.a. e che ne definisca nei dettagli (fino a un vero e proprio mansionario) compiti e strutture organizzative. Attualmente la protezione civile regionale piemontese (un servizio che si avvicina solo in parte ai compiti qui proposti) conta 7 addetti e 2 obiettori di coscienza. La nostra proposta é di attuare in Piemonte un esperimento pilota per arrivare gradualmente ad avere 200 addetti retribuiti e 3-4000 volontari (attualmente sono circa 2000, divisi in 400 sedi, mentre la capacità della leva attuale di circa 25-28.000 individui maschi). Infine é necessario pensare fin da ora alle forme giuridiche che dovrà assumere il C.v.a. Inizialmente un servizio civile ambientale di qualche centinaio di persone può avvalersi delle leggi vigenti (in fondo già esiste, anche se conta solo 9 persone), ma in futuro si dovrà procedere a interventi legislativi specifici.
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