Giro in collina con la bicicletta
per tante tappe golose
Pedalata Gastronomica
Arrivata alla quinta edizione.
La prima nel 1996
Ha preso il via domenica 27 maggio la 5° edizione
della pedalata gastronomica. I ciclisti-gastronomi si sono ritrovati alle
nove del mattino sul piazzale dell’Iperstore, dove un nutrito gruppo della
Pro Loco provvedeva ad accogliere le iscrizioni dei partecipanti, istruendoli
man mano sul percorso in programma.
Alle nove e trenta la partenza, con una staffetta
dotata di megafono a fungere da battistrada, che accompagna i partecipanti
ai punti di ristoro, mostrando loro le bellezze dell’antica Moncalieri,
attraverso Via San Martino, dove si consuma la prima colazione, con tè,
cappuccino, brioches fragranti. Poi, si imbocca Via Principessa Clotilde,
e si sale per la collina, attraverso strade assolate o viali ombreggiati,
per la borgata di S. Bartolomeo, e si sale fino a Revigliasco. Qualche
partecipante osserva che, dopo San Bartolomeo, un cartello segna la fine
di Moncalieri e commenta: "Abbiamo addirittura sconfinato in altro comune".
La nostra collina offre dei panorami molto affascinanti, ancora tutti da
scoprire. Da Revigliasco, si percorre piacevolmente una strada al confine
con Trofarello, ombreggiata da un'alta siepe che la affianca, ristorati
da un’ottima insalata di riso. Si raggiunge così la seconda tappa,
dove troviamo i valenti cuochi della borgata Moriondo, che con perizia
stanno preparando la grigliata; il profumo della carne arrosto accoglie
i ciclisti, che si avvicinano con l'acquolina in bocca. E poi ancora via,
ora per le strade della nostra pianura attraverso campi ben coltivati a
frumento o a granoturco o ad ortaggi, pedalando a diretto contatto con
la natura. Altri spuntini e prelibatezze attendono i ciclisti-gastronomi
nelle tappe successive: formaggio a Palera, dolce a Testona, gelato a Borgo
Aie, caffè a borgo Vittoria.
Alle diciassette i 134 partecipanti, un po' stanchi,
ma sfamati e contenti, concludono questa pedalata gastronomica. Resta soltanto
da augurarsi che questa manifestazione veda, in futuro, un numero maggiore
di partecipanti, come lasciava sperare la prima edizione, del 1996. Un
arrivederci (più numerosi!) all'anno prossimo.
Guido Gilardi
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