Celentano: esiste la libertà di pensiero, non
di uccidere
Considerazioni dopo le esternazioni di un personaggio
La libertà è un valore fondamentale
o almeno dovrebbe esserlo- è deve essere assolutamente difeso. Come
ebbe a dire un importante personaggio della rivoluzione francese:
"Non condivido una sola parola di ciò che dici, ma sono
disposto a morire affinché tu possa pronunciarle.
Questa breve premessa è importante per
chiarire quanto ritengo importante la possibilità di poter esprimere
le proprie idee in modo chiaro e completo, da parte di qualcuno.
Mi riferisco alle note affermazioni di
Celentano durante la sua trasmissione dal titolo autocensurato,
peraltro assolutamente condivisibile in considerazione degli
avvenimenti, in relazione alla donazione degli organi.
Infatti, se la sua posizione è di scetticismo
sulla legge e non sulla bontà della donazione in sè,
come ha chiarito nel corso dell'ultima puntata, sarebbe stato necessario
spiegarlo molto più chiaramente subito e non
a posteriori ed in modo tale da conservare
l'esplicità e l'immediatezza tipica del suo modo di esprimersi,
salvaguardando però i concetti. Dalla
sua prima "uscita" emergeva, senza interpretazioni, che
lui era contrario alle donazioni, perché condotte forzate,
sino ad alludere alla possibilità di poter "sacrificare"
un donatore, solo perché gravemente malato ma
non morto.
Personalmente, questa posizione mi sembra ottusa
e probabilmente ingenerata da una ignoranza incredibile: se conoscesse
veramente a fondo non solo la legge, ma i suoi risvolti attuativi pratici,
voglio credere che ritornerebbe sui suoi passi.
in ogni caso, non è
soltanto questo il punto, ma anzi quello principale è
un altro; bisogna rendersi conto che se I 'opinione la esprime un emerito
sconosciuto parlando al bar con gli amici, l'influenza sulle
decisioni degli altri sarà limitata. Le stesse cose pronunciate
da un personaggio famoso, nel corso
d'una trasmissione televisiva con milioni d'ascoltatori, ha un impatto
infinitamente diverso.
E terribile pensare come molti degli incerti
sull'opportunità di donare gli organi, possano essere stati spinti
a negare la propria sola persona.
Purtroppo, soprattutto nella
società attuale, dove l'immagine conta moltissimo
ed è quindi spesso più importante chi esprime un pensiero,
piuttosto del pensiero in sé, bisognerebbe avere il buon senso di
fare molta più attenzione.
Inviterei questo emerito caz... (tanto per fare
il verso al titolo della sua trasmissione) a fare un giro negli ospedali,
magari in un ospedale oftalmico, a vedere coloro che rischiano di perdere
la vista perché un morto ha voluto negare la donazione della retina,
o in un reparto di cardiologia, dove per una mancata donazione un malato
guaribile è invece destinato a MORIRE.
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