CUB SCUOLA

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IL MINISTRO BERLINGUER COLPISCE ANCORA

 

DALLA COSTITUZIONE ITALIANA:

Art. 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".

Il Ministro della Pubblica Istruzione, on. Berlinguer, pare non conoscere questo articolo della Costituzione, vista l’ordinanza 128 del 14 maggio 1999 sugli scrutini finali nella scuola secondaria superiore che indica, come possibile credito scolastico, l’aver seguito con interesse l’insegnamento della religione cattolica (o le fantomatiche attività alternative). Tale indicazione – peraltro trasmessa alle scuole alla fine dell’anno scolastico, mentre le 4 scelte possibili da parte degli alunni che non si avvalgono dell’I.R.C. (attività alternative, studio individuale assistito, studio individuale, uscita dall’istituto) vengono effettuate ad inizio d’anno - è gravemente discriminatoria nei confronti degli studenti non avvalenti e lesiva del principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini, indipendentemente dalla religione professata. Si tratta, con ogni evidenza - oltre che di una palese difformità di trattamento nei confronti degli studenti che lede il principio della non retroattività della norma - di un aperta, inaccettabile, forma di pressione nei confronti delle future scelte degli studenti (invitati in modo surrettizio - e per via amministrativa - a scegliere la sola opzione dell’attività alternativa, se non vogliono essere penalizzati nell’attribuzione del punteggio scolastico (e quindi nella loro collocazione sul mercato del lavoro), con il loro "non far niente", mentre i loro compagni "si avvalgono" di un diritto. Come è stato più volte chiarito nelle sedi competenti (e come detta, in primo luogo, il buon senso) all’esercizio di un diritto da parte di qualcuno, non può corrispondere un obbligo da parte di altri.

Invitiamo tutti i colleghi e i capi di istituto a difendere la libertà di pensiero e di fede degli individui e il principio della laicità della scuola pubblica non accordando, in sede di scrutinio finale, alcun credito scolastico agli studenti che si sono avvalsi dell’I.R.C. e a vigilare affinché nelle scuole della Repubblica vengano tutelati i diritti degli studenti. In caso di imposizione in fase di scrutinio, invitiamo i colleghi a fare verbalizzare la propria contrarietà a fronte di un palese atto illegittimo e discriminatorio.

La CUB SCUOLA sosterrà i ricorsi di studenti e famiglie in tutte le sedi.

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