Contro la GUERRA

 

Crediamo che, di fronte ai venti di guerra che oggi agitano la scena mondiale, il movimento dei lavoratori debba affermare con forza che: a New York come in Palestina i signori della guerra, statunitensi o “nemici degli USA”, poco conta, hanno massacrato cittadini e lavoratori innocenti.

Con quest’atto, come con tutti quelli analoghi, dimostrano, ancora una volta, cosa sia, in concreto, la pratica della guerra il cui unico effetto per i lavoratori, i disoccupati, i ceti popolari sono la riduzione delle libertà politiche, civili, sindacali e l’imposizione di una ”unità nazionale” e, in questo caso, di quella del “mondo occidentale” che porta vantaggio solo ai padroni del mondo.

Quest’atto è parte di una spirale d’orrori che dura da troppi anni.

Abbiamo sentito in questi giorni i deliranti proclami del partito della guerra. E' una vera provocazione l'annuncio dell’intenzione convocare in Italia un altro G8 per "avvio di misure concrete". Sappiamo bene in cosa consistano queste “misure concrete”: invio di truppe, occupazione militare, bombardamenti, lotta fra stati per spartirsi il controllo delle materie prime e dei mercati.

Non esistono guerre giuste né, tantomeno, rappresaglie di guerra giuste!
La pace non si difende con bellicosi summit mondiali e neppure con inutili scudi stellari.

è necessaria l’unità e la solidarietà internazionale dei lavoratori:

·         perché la concorrenza fra lavoratori del nord e del sud del mondo, concorrenza che si traduce per i primi in riduzione dei salari e dei diritti e per i secondi nella più spietata oppressione, si trasformi in unità e solidarietà;

·         perché le immense masse di donne e di uomini del sud del mondo possano conquistare libertà, autonomia, condizioni di vista umane.

 

Venerdì 21 settembre alle 21 in Piazza Arbarello

Manifestazione

per opporsi alle politiche di guerra


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