FEDERAZIONE PROVINCIALE DI TORINO

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COMUNICATO STAMPA

 

7 dicembre 2000: SCIOPERO NAZIONALE DELLA SCUOLA

A TORINO: PRESIDIO E MANIFESTAZIONE DA PIAZZA CASTELLO ALLE ORE 10, CON APPUNTAMENTO DAVANTI ALLA LAPIDE A GOFFREDO VARAGLIA, BRUCIATO NEL 1558 PER LE SUE IDEE (PER RICORDARLO A CHI VUOLE TORNARE ALLA CENSURA SUI LIBRI)

   La CUB Scuola, di fronte alla decisione dei sindacati istituzionali di indire uno sciopero per la data del 7 dicembre, rileva che:

·         La scelta di CGIL-CISL-UIL e SNALS di chiamare alla mobilitazione la categoria, nella stessa data scelta da settimane dalLA CUB SCUOLA E DA altri sindacati di base, dimostra che la tensione unitaria della categoria, lo scontento ed il disappunto per la chiusura dell’Amministrazione, la volontà di far seguire i fatti alle parole (retribuzioni europee, garanzia dei diritti dei colleghi precari, opposizione al riordino dei cicli nelle forme oggi prospettate) hanno costretto gli stessi apparati dei sindacati di stato a cercare di cavalcare lo scontento della categoria.

·         Questa scelta va valutata come una vittoria in primo luogo dei lavoratori della scuola in generale e, in particolare, del sindacalismo di base.

·         La CUB Scuola invita i lavoratori a scioperare compatti ed a partecipare alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma ed alle manifestazioni provinciali che sono state organizzate per la stessa giornata.

Lo sciopero, per non essere un regalo ai sindacati concertativi e   all’amministrazione, deve caratterizzarsi su precise parole d’ordine:

·         il ritiro dell’attuale, sciagurata, riforma dei cicli e l’apertura di un confronto con la categoria, l’opinione pubblica, il sindacalismo di base volto a garantire la qualità del servizio della scuola pubblica e la difesa dell’organico;

·         il conseguimento di retribuzioni europee con precisi impegni da parte del Governo sin da ora (restituzione ai lavoratori dei 1260 miliardi sottratti per finanziare il concorso indecente, nuove risorse nella Legge Finanziaria per la scuola pubblica e per le retribuzioni, aumenti reali in paga base);

·        l’immediata corresponsione delle retribuzioni ai colleghi precari e il riconoscimento del loro diritto all’immissione in ruolo;

·         la restituzione delle libertà sindacali a tutti i soggetti: di assemblea, di sciopero, di referendum sugli accordi.                                                                                                                                        

Gino Giove, Coordinatore Provinciale

Torino, 4 dicembre 2000

 

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