La situazione delle SSIS in Piemonte nel triennio accademico 1999-2002

 

 

In un incontro tenutosi nel mese di aprile 2002 tra la CUB-scuola e il direttore della SSIS Piemonte, Dr. Arzarello, il sindacato ha evidenziato la questione dell’esiguo numero di posti che l’università del Piemonte riserva ai corsi di specializzazione per gli insegnanti della scuola secondaria ai fini del conseguimento dell’abilitazione.

Esaminando i Decreti Ministeriali riguardanti gli accessi ai corsi SSIS organizzati dalle diverse università nazionali, appare evidente che:

 

1.     per l’a.a. 1999-2000 il Ministero (DM 27 luglio 1999) aveva destinato alla SSIS Piemonte 425 posti per l’attivazione dei corsi, numero aumentabile fino al 20%, “al fine di determinare una più equilibrata offerta formativa sul territorio”. La SSIS Piemonte ha bandito i corsi soltanto per 1/3 del numero minimo di posti previsti.

 

2.     Per gli a.a. 2000-2001 e 2001-2002 il Ministero (rispettivamente DM 27 giugno 2000 e DM 2 luglio 2001) stabiliva che “il numero dei posti disponibili a livello nazionale per l'ammissione alle Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario è determinato sulla base del contingente fissato dalle singole sedi universitarie”. La SSIS Piemonte, libera quindi, in base ai DM sopra citati, di determinare il numero accessi alla scuola, ha comunicato al ministero un numero irrisorio di posti, se rapportati a quelli comunicati dalle università delle altre regioni (si vedano i files corsi 2000-2001 e corsi2001-2002).

 

 

La Legge 264/99 regolamenta il numero chiuso ai corsi tenuti dalle università. In essa si parla di accessi che tengano conto:

Þ     di “fabbisogni professionali” (Art. 3-a); la SSIS, cioè, deve basarsi sulla previsione, da parte della Direzione Regionale, di disponibilità di posti vacanti nella scuola;

Þ     della “esigenza di equilibrata attivazione dell'offerta formativa sul territorio” (Art. 3-b).

 

 

Compariamo a quello del Piemonte due dati eclatanti relativi al 2000:

Piemonte  140 posti;                 Trentino  480 posti;               Campania  1400 posti

A questi dati già eloquenti bisogna aggiungere che solo il Piemonte ha delle graduatorie esaurite; in Campania queste sono sovraccariche, eppure ad essere penalizzato è proprio il Piemonte!

In base a quanto stabilito per legge, ai dati divulgati dal MIUR e a quelli della tabella sotto riportata, come è possibile che si verifichino le condizioni descritte nelle tabelle allegate ai DM 2000 e 2001?

 

Presenza di precari nelle graduatorie

(dal sito www.tuttoscuola.com)

 

Area geografica

Iscritti

Nord-Ovest

14,1%

Nord-Est

10,8%

Centro

14,8%

Sud

38,3%

Isole

19,7%

Estero

2,3%

TOTALE

100,0%

 

In conseguenza di quanto sopra descritto, nel corso degli ultimi due anni, si è andata profilando una situazione paradossale, che ha avuto evidenti ripercussioni con la recente riapertura delle graduatorie permanenti. A fare domanda di inserimento nelle GP del Piemonte sono stati anche molti abilitati SSIS di altre regioni, soprattutto del sud Italia e delle isole, dove le graduatorie sono già sature e non si hanno prospettive di lavoro.

 

 

L’amara riflessione che ne deriva è che, purtroppo, questo nuovo sistema abilitante non offre un’equa distribuzione dell’offerta formativa. Anzi, quest’ultima risulta decisamente casuale, imprecisa, arbitraria, non proporzionale e quindi ingiusta e sfavorevole per alcune regioni rispetto ad altre. Il Piemonte risulta sicuramente in testa alla classifica dei penalizzati.

Senza nulla voler togliere al grosso sacrificio di quei colleghi, ciò rappresenta comunque una grave ingiustizia per coloro che al nord non hanno potuto abilitarsi per le medesime classi di concorso poiché qui non sono mai state attivate.

 

 

Occorre fare un’ultima precisazione sui corsi tenuti in questo triennio presso la SSIS Piemonte. Il numero di posti totale comprende 8-10 classi di concorso ogni anno, che sono sempre le stesse. Come ammesso dallo stesso Dr. Arzarello, alcune classi non sono mai state attivate semplicemente perché, per alcune di esse, nonostante i bandi di affidamento fossero stati emanati, non sono pervenute domande da parte di docenti che avrebbero potuto tenere i corsi.

Tali modalità di gestione sono sufficienti a far sorgere quanto meno dei dubbi sulla serietà che il Dr. Arzarello vanta a favore della SSIS da lui diretta, rispetto a tutte le altre.