Cari
colleghi,
nell’augurarvi
buone feste, vi spediamo un breve promemoria:
1.
la
CUB Scuola ha aderito al corteo che partirà alle ore 15 di SABATO 6 APRILE da Piazza
CRISPI e terminerà con un Concerto alle 18 in Piazza CASTELLO. Si tratta di
un’importante mobilitazione in difesa dei diritti sociali organizzata da diverse realtà
culturali, politiche e sindacali alla quale è necessario garantire la massima presenza
possibile.
2.
sabato
13 aprile siamo fra i promotori di un’iniziativa sulla privatizzazione dei saperi che
si terrà, nel pomeriggio, alla Cascina Marchesa nell’ambito del convegno Torino
Alegre. Appena avremo ulteriori informazioni ve le faremo pervenire. Potete comunque
porvi in relazione con Carla Pagliero carlaapa@tin.it.
3.
lunedì
15 aprile siamo coinvolti nel CONVEGNO
DI STUDIO
“Ci
sarà ancora la pubblica istruzione? Il sistema scolastico tra unitarietà,
articolazione e frammentazione” che
si terrà presso Circolo della Stampa, C.so Stati Uniti, 27 e sul quale vi abbiamo inviato
una scheda.
4.
martedì 16 aprile, in occasione dello sciopero generale verrà
organizzato il trasporto per i colleghi che intendono partecipare alla manifestazione
che si terrà a Milano in mattinata. Al momento prevediamo di prendere dei pulman che
saranno a carico del sindacato. Siete pregati di far circolare l’informazione e di
farci sapere chi intende venire a Milano.
5.
ricordiamo, per quel che riguarda le assemblee che la CUB Scuola non ha
funzionari e che sarebbe bene concordare in anticipo le assemblee. Potete telefonare in sede allo 011282929 o al 3284104580.
A
presto
Mara
Teresa Gianolio
Con
l’occasione vi segnaliamo una trasmissione che sembrerebbe interessante
Report
RAI 3
Puntata
del 31 marzo 2002 Ore 23:00
di Giovanna
Corsetti, Sandro Tomà
Società
È meglio la scuola
americana o quella italiana?
La nostra scuola si avvia
alla riforma. Quali riforme non è facile da capire.
C'è un modello di
riferimento?
Non lo sappiamo. Report
Domenica sera mette a confronto il sistema scolastico americano con quello italiano.
Studenti, professori e genitori, dall'Italia agli Stati Uniti. Il racconto di due
diversi sistemi d'istruzione, attraverso le voci e le esperienze dei protagonisti della
scuola.
Le scelte della scuola
americana e quelle della scuola italiana: un confronto tra programmi, stipendi e metodi
di insegnamento per capire come si fa lezione e cosa si studia nelle scuole americane e
nei nostri licei e istituti professionali.
In Italia nelle scuole pubbliche mancano, quasi ovunque, strutture adeguate, impianti
sportivi, attrezzature e persino aule, negli Stati Uniti l'istruzione pubblica ha
palestre, laboratori e ogni tipo di materiali scolastici, eppure le categorie sociali più
agiate scelgono, per i loro figli, scuole private. Qual è alla fine il grado di
preparazione?
È giusto preparare al mondo
del lavoro ignorando un po' di cultura generale?
E in Italia cosa bisogna
cambiare e cosa invece dovremmo conservare?
È
vero che in molte scuole private italiane la promozione si compra?
I docenti del
Liceo " Volta", riunitisi in assemblea sindacale il giorno 26 marzo 2002 per
discutere dell'organico d'Istituto per il futuro anno scolastico, decidono all'unanimità
di non accettare cattedre superiori alle 18 ore e chiedono ai colleghi che per vari motivi
non hanno potuto partecipare, di sottoscrivere questa mozione.
Spunti e riflessioni.
Sulla
Riforma Moratti-Bertagna.
Risponde
alla necessità di ridurre i costi della produzione di forza lavoro (apprendistato
gratuito).
Giustificazione
addotta: sarà possibile continuare la formazione durante tutta la vita lavorativa (come
auspicato nel testo della legge delega): dunque c’è il rischio che il patrimonio delle
competenze da fornire nel percorso scolastico si riduca a quelle ottenibili nell’apprendistato ed immediatamente
usufruibili e spendibili (portfolio); in caso, successivamente all’immissione sul
mercato del lavoro, insorgesse la necessità di produrre ulteriori competenze non fornite
nel percorso scolastico, saranno l’azienda ed il mercato a fornirle (conseguenza: i
lavoratori saranno ancora più ricattabili e
dipendenti dall’azienda che deciderà a chi, quando, come ed a quale prezzo fornirle).
L’orientamento
precoce, inoltre, porterebbe a ridurre le opportunità di sviluppo nella scuola delle
capacità ipotetico-deduttive, producendo strati di popolazione ancora più facilmente
emarginabili dalla vita e dal progresso
culturale complessivo.
Già
Reagan lamentava, in un suo discorso, i costi troppo elevati di produzione di forza lavoro
qualificata in U.S.A. e considerava conveniente “importare” F.L. qualificata (
riferendosi, soprattutto, all’immigrazione dall’est Europa e dall’Asia), trasferendo
i costi di produzione di F.L. qualificata su paesi terzi ( nel frattempo promuoveva
legislazione restrittiva per l’immigrazione di forza lavoro dequalificata).
Si mira a
trasformare la produzione di forza lavoro, almeno in parte, in fonte di profitto e,
quindi, in processo capace di autofinanziamento.
850 + 300
ore annue. Si passa da un anno scolastico calcolato in un numero minimo di giorni di
lezione ad un anno scolastico calcolato in un numero di ore di lezione. La singola
istituzione sarebbe obbligata a fornire il numero di ore annuale previsto per ogni singola disciplina
(già presente nella riforma Berlinguer-De Mauro, se non erro) dunque a recuperare
eventuali ore perse (per malattia? per sciopero? per visite didattiche e viaggi di
istruzione? per attività extracurriculari?
Se così,
aumenterebbe la ricattabilità dei singoli docenti? L’ipotesi non è tanto strampalata:
nel suo breve incarico all’Erasmo da Rotterdam, era stata ventilata la necessità di un recupero di ore perse in quei
casi dalla preside Campetti nell’autunno del 2000).
Sul
contratto.
Parte
normativa.
Sarebbe
interessante conoscere il contratto dei Dirigenti Scolastici ed identificare possibilità
di abusi di potere da parte loro (anche in considerazione dei compiti a loro assegnati
dalle leggi per l’Autonomia). Studiare, poi, come inserire nel contratto del personale
norme di salvaguardia da eventuali abusi e clausole di limitazione dei poteri dei D.S..
Una
discriminante nei confronti di Confederali e Snals sarebbe l’ottenere la conferma della
libertà di indire assemblee di istituto per le singole R.S.U. a livello di contratto.
Parte
economica.
Potrebbe
essere ancora possibile ottenere che gli aumenti concordati ad inizio febbraio 2002
vengano distribuiti equamente a tutti i dipendenti per un uniforme recupero
dell’inflazione e chiedere, quindi, la riapertura della trattativa sugli stanziamenti
per gli aumenti contrattuali?
Sarebbe
utile studiare le implicazioni degli accordi U.E. di Barcellona in merito agli aumenti
salariali da accordare solo in ragione di aumenti di produttività. Potrebbe essere un
punto di scontro contrattuale. Sarebbe ipotizzabile un futuro tentativo di abolire anche
gli ormai impoveriti scatti di anzianità per scaglioni settennali? La loro difesa,
insieme al rifiuto di qualsiasi aumento dell’orario di lavoro, sarebbe da porre come
ulteriore elemento discriminante.
Saluti.
Paolo Ferrario RSU CUB Scuola Erasmo da Rotterdam Nichelino (TO)
LICEO VOLTA:
LE CLASSI “TAGLIATE” SONO STATE RESTITUITE
(TUTTE MENO UNA)
Circa un mese fa riceviamo una proposta di organico dove troviamo quattro classi in meno: una prima , una seconda, una quarta e una quinta. Alcuni giorni prima avendo avuto sentore dei tagli, come RSU avevamo richiesto un incontro urgente con Jennaco: non abbiamo mai ricevuto risposta.
Si riunisce il Consiglio d‘ Istituto e redige un documento in cui si ribadisce
quanto avevamo già detto come RSU e lo manda in provveditorato: nessuna risposta. Il
preside invia una lettera dove si ribadisce che il nostro liceo era in espansione e
continuavano ad arrivare iscrizioni, inoltre non c’erano locali idonei a contenere tante
classi da 30 alunni. Ovviamente il tutto è sempre stato accompagnato dal discorso di
rifiuto ai tagli sull’organico come manovra per distruggere la scuola pubblica e così
via. Il 19 marzo durante la manifestazione una nostra delegazione si fa ricevere dalla
Bertiglia e consegna di nuovo le nostre mozioni. Il 26 marzo ci riuniamo in assemblea
sindacale e votiamo una mozione secondo cui ci rifiuteremo di accettare cattedre superiori
alle 18 ore e inoltre decidiamo di andare il giorno dopo in provveditorato per discutere
la questione del taglio all’organico visto che non ottenevamo alcuna risposta. Si forma
la dellegazione: due RSU, la componente studentesca del Consiglio d’Istitutoe alcuni
genitori contattati. Il 27 marzo riceviamo dal provveditorato un’altra proposta di
organico dove ci restituiscono solo la classe quinta nella quale risulta evidente che
circa 5 o 6 colleghi perderanno il posto: ci organizziamo subito, chiediamo ad altri
studenti maggiorenni e a due colleghi di unirsi alla delegazione, telefoniamo ai giornali
e andiamo in provveditorato saliamo “di brutto” all’ufficio di Jennaco e informiamo
che se non ci avessero ricevuti (ufficio organici provveditore etc) avremmo immediatamente
telefonato a scuola perchè venisse immediatamente organizzata una conferenza stampa. Dopo
10 minuti arrivano due funzionari ed un’impiegata dell’ufficio organici: litighiamo
per più di un’ora puntando sul fatto che le nostre iscrizioni erano reali e che le
nostre aule non potevano contenere 30 studenti. Abbiamo poi consegnato all’ufficio
organici una copia della planimetria della scuola ed un documento dove indicavamo quanti
studenti poteva contenere ogni aula (secondo la legge sulla sicurezza ogni studente ha
diritto a 2 metri quadri per cui si prende la metratura della classe e si divide per 2, il
tutto in metri quadri). In base a questa documentazione c’è stato poi un sopralluogo
della Provincia per verificare i nostri dati dopodichè ci hanno restituito la prima e la
seconda mentre la quinta era stata già restituita a tutte le scuole.
Marina Masoero, RSU CUB Scuola LS Volta Torino