Riprendere l’iniziativa
La riuscita dello sciopero e della
manifestazione del 15 febbraio contro la politica scolastica del governo e l’accordo del
5 febbraio, firmato da CGIL-CISL-UIL, dimostra
che i lavoratori della scuola hanno pienamente compreso che dobbiamo sviluppare una forte iniziativa per il contratto e contro
l’attuale attacco alla scuola pubblica.
È oggi essenziale opporsi al taglio dell’organico che
comporta, per i colleghi di ruolo, il degrado delle condizioni di lavoro e, per i precari,
la negazione del diritto all’immissione in ruolo.
Dobbiamo opporci:
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Al
taglio dell’organico già avviato che comporterà, nel giro di tre anni, quasi 40.000
posti di lavoro in meno e già a settembre il taglio di 8.500 posti di lavoro a livello nazionale e di quasi 600 in Piemonte
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All’allungamento
oltre le 18 ore dell’orario presentato dal governo come l’unico modo per recuperare la
riduzione del salario e, sovente, imposto, nei fatti, dai Dirigenti Scolastici
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All’espulsione
dalla scuola di quote crescenti di personale ATA mentre aumentano i carichi di lavoro e la
complessità dei compiti che ricadono sul personale nella scuola dell’autonomia
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Ad un
riordino dei cicli scolastici che determinerà l’esternalizzazione di diverse materie
(educazione fisica, artistica, musicale ecc.) ridotte ad optional
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Al
passaggio alle regioni della formazione professionale con la conseguente riduzione di gran
parte della scuola secondaria a semplice addestramento al
lavoro gestito essenzialmente dalle imprese
Per
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Forti
investimenti nella scuola pubblica
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La
riduzione del numero degli alunni per classe
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La
garanzia dell’organico
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L’immissione
in ruolo dei colleghi precari che ne hanno da sin troppo tempo maturato i requisiti ed la
parità di trattamento fra tutti i colleghi
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