Cari colleghi,

 

vi inviamo una comunicazione urgente. La nostra pressione, infatti, ha ottenuto un primo, importante, risultato. Con il D.M. del 20 febbraio 2002, il MIUR stabilisce che le S.S.I.S., anche in convenzione con le Direzioni Scolastiche Regionali, possono organizzare, a partire dall'a.s. 2002/03, corsi di formazione per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap riservate a docenti abilitati, le attività comprendono almeno 800 ore da espletare in due semestri.

Il numero dei posti riservati per l’accesso ai corsi è definito annualmente dal MIUR sulla base delle esigenze espresse dalle Direzioni Scolastiche Regionali e sulla base dell’offerta potenziale comunicata dalle Università.

Nell’accesso avranno priorità i docenti già utilizzati sul sostegno per un periodo di almeno un anno scolastico.

Gli Atenei potranno ricorrere a convenzioni con Enti per singole attività formative per un massimo del 20% del lavoro previsto.

Tuttavia  il testo non pare dare soluzione al problema del conseguimento del titolo di specializzazione per la scuola elementare, prevede un periodo formativo di almeno 800 ore (esattamente il doppio di quanto previsto per gli abilitati tramite le SSIS, senza riconoscere alcun credito né al servizio già prestato in tale attività da molti docenti né all'abilitazione posseduta), preclude l'accesso ai docenti con servizio sul sostegno non abilitati, non prevede tempi certi per l'avvio dei corsi (il numero di posti sarà infatti definito dal MIUR sulla base sia delle esigenze espresse dalle Direzioni Regionali, sia dell'offerta potenziale comunicata dalle Università).

Soprattutto, dovremo seguire, a livello regionale, l'applicazione del Decreto Ministeriale e sviluppare la nostra presenza.

Visto che è già prevista un'assemblea che abbiamo deciso di chiamare "Stati Generali del Precariato" per lunedì 25 marzo alle 17,30 presso l'ITIS Avogadro di Corso San Maurizio (Torino), assemblea che dovrà esaminare l'assieme delle questioni che rigaurdano i precari, pensiamo che la situazione dei precari di sostegno potrà avere ampio spazio in quell'occasione.

 

A presto

Cosimo Scarinzi

 

 

 

 

D.M. 20 febbraio 2002
Allegato

 

CRITERI GENERALI RELATIVI AD UN MODULO DI ALMENO 800 ORE PER LA ABILITAZIONE ALLE ATTIVITA’ DIDATTICHE DI SOSTEGNO

1.     Finalità

La SSIS attiva un modulo della durata di almeno 800 ore da espletare in due semestri, salva la possibilità di distribuzione delle attività su un periodo più lungo per allievi non a tempo pieno, finalizzato al rilascio delle abilitazioni per l’insegnamento nelle classi con alunni in situazione di handicap.

Tenuto conto delle disposizioni normative sulla formazione e sul profilo professionale, gli obiettivi del modulo sono finalizzati al conseguimento di competenze relative alla

¨     consapevolezza della diversità dei bisogni educativi;

¨     conoscenza dell’alunno in situazione di handicap;

¨     creazione di ambienti di apprendimento e comunità di relazioni;

¨     conoscenza di strategie didattiche integrate;

¨     conoscenza di metodologia, metodi e materiali specifici;

¨     capacità di accompagnare il progetto scolastico e di vita;

¨     capacità relazionale con colleghi, operatori, personale e famiglia.

Le attività comprendono Laboratori e, per almeno 200 ore, Tirocinio.

2.     Criteri di ammissione al modulo

Il modulo è aperto ai docenti abilitati in canali diversi e sprovvisti del titolo specifico, che fanno domanda di ammissione con le modalità ed entro i termini stabiliti dalle singole Scuole.

Preliminarmente rispetto all’inizio delle attività, la Scuola, sulla base di una analisi del curricolo precedente e di un colloquio, individua eventuali debiti formativi che richiedano da parte di un allievo la frequenza ad attività aggiuntive rispetto a quelle specificamente previste per il modulo.

3.     Frequenza

Per la frequenza restano valide le norme sulla frequenza del biennio di scuola

 di specializzazione all’insegnamento secondario.

4.     Tasse di iscrizione e frequenza

Per gli iscritti le singole sedi fissano l’ammontare delle tasse d’iscrizione e di frequenza.

 

5.     Supervisori di tirocinio

I bandi di selezione e l’utilizzo dei supervisori sono basati sui criteri fissati dal D.M. 9342 del 15.3.2001, con particolare riferimento alle specifiche competenze del settore.

6.     Prova finale

Il modulo si conclude con una prova finale consistente in un colloquio in cui vengono discussi gli elaborati presentati dagli studenti secondo le modalità definite dalla Scuola.

7. Contenuti del percorso formativo in relazione agli obiettivi dell’integrazione

Elementi di fondo caratterizzanti:

¨     concezione del passaggio dall’apprendimento scolastico alla costruzione di un progetto di vita e di un percorso verso l’autonomia, nonché possibili attività funzionali verso l’età adulta;

¨     introduzione di un raccordo tra teoria ed aspetti pratici;

¨     valorizzazione delle attività disciplinari in funzione di uno sviluppo della comprensione del deficit già a partire dalle proprie discipline;

¨     ambiti disciplinari propri delle SSIS di cui sono deficitari gli abilitati per altri canali.

¨     Sensibilizzazione ai fondamenti e ai linguaggi delle aree disciplinari diverse dalla propria, tenuto conto della possibilità che l’insegnante di sostegno debba seguire un allievo per la totalità delle discipline.

     Nei contenuti legati alle aree disciplinari si evidenziano:

le aree mediche con riferimento alla comprensione dei deficit per l’effettiva utilizzazione funzionale nell’ambito dell’attività docente;

     le aree psicologiche e pedagogiche legate alla specificità degli interventi;

     le aree sociologiche e antropologiche e giuridiche che saranno approfondite compatibilmente con quelle già espresse nel corso della formazione generale, laddove non siano state svolte con riferimento alla diversità;

     l’area della didattica specifica per la costruzione di percorsi integrati con riferimento alla sperimentazione nei tirocini diretti ed indiretti.

     I contenuti legati alle aree disciplinari vengono sviluppati all’interno di tre aree applicative:

     teoria, con insegnamenti sulle tematiche dell’handicap;

     laboratori, su tecniche didattiche per l’integrazione di alunni con bisogni speciali;

     tirocini, attraverso applicazione professionale di tutte le aree di apprendimento.