CUB SCUOLA

10152 Torino, Corso Regio Parco, 31 bis - Telefax: 011282929

e mail: fls-2@arpnet.it - www.cubnazionale.it

______________________________________________________________

 

CHE COSA SONO LE RSU E PERCHÉ È IMPORTANTE CHE I LAVORATORI ELEGGANO I PROPRI DELEGATI

 

RSU è l'acronimo di Rappresentanze Sindacali Unitarie. Tra il 13 e il 16 dicembre 2000 in tutte le scuole si svolgeranno le elezioni per scegliere, con il sistema proporzionale, 3 rappresentanti dei lavoratori (tra docenti e personale ATA) con il sistema proporzionale (6 nelle scuole con più di 200 addetti), che dureranno in carica 3 anni. Ogni organizzazione sindacale può presentare una propria lista; non sono possibili né accorpamenti di sigle, né candidature di gruppi o collettivi (fosse anche la volontà dell'assieme dei lavoratori di quella scuola), perché per legge l'associazione deve esistere da più di un anno e deve avere depositato il proprio Statuto. Le cosiddette organizzazioni "maggiormente rappresentative" (CGIL-CISL-UIL-SNALS), che sono in gran parte responsabili della politica che ha portato alla mortificazione salariale, all'aumento dei carichi di lavoro e alle divisioni tra i lavoratori (si pensi ai vari Fondi di incentivazione che non hanno mai funzionato, al taglio degli scatti biennali, ai tentativi di dividere i lavoratori in presunti meritevoli e asini attraverso via via le "figure di sistema", le funzioni obiettivo e il "concorsone" degli ultimi due contratti) continueranno a godere di tutti i diritti (dai distacchi, ai permessi, all'assemblea, alle trattative, alla stesura dei contratti).

   Le elezioni delle RSU hanno una doppia valenza: la misurazione della "rappresentatività" delle varie O.S. e l'elezione di delegati eletti direttamente dalle scuole.  Avendo il numero minimo di iscritti per godere dei diritti, CGIL-CISL-UIL-SNALS e Gilda attraverso le elezioni si giocheranno semplicemente (si fa per dire) la ridistribuzione della torta dei miliardi che indirettamente ricevono dallo Stato attraverso i distacchi a tempo pieno: chi prenderà più voti, sulla base della media con il numero degli iscritti, avrà diritto a più distacchi (attualmente, nella scuola la CISL ne ha 351, lo SNALS 237, la CGIL 221, la UIL 107, la Gilda 60. Senza contare le migliaia di ore di permessi retribuiti). Da questo punto di vista, tutto rimarrà come prima: i lavoratori non si potranno aspettare nulla di particolarmente positivo dall'esito delle elezioni.

   Per il sindacalismo di base, dato il meccanismo sapientemente costruito - non secondari sono stati i lacci, lacciuoli e divieti posti al diritto di assemblea, sulla base di una sorta di "Comma 22 " rivisitato per chi è fuori dal coro, ideato dal non compianto ministro Berlinguer fin dall'ottobre del '98 - e il numero ridotto degli iscritti (per capirci: noi intendiamo ancora il sindacato come l'organizzazione di autodifesa dei lavoratori e dei loro diritti e non un'azienda che vende servizi di vario tipo, fino alle risposte ai quiz del "concorsone"; pertanto non abbiamo mai fatto una campagna acquisti forsennata), l'obiettivo di conquistare per questa via i numeri necessari per ottenere la "rappresentatività" è praticamente impossibile da realizzare: le elezioni da questo punto di vista sono perse in partenza perché truccate.

 

   Perché, allora, riteniamo comunque importante partecipare alle RSU?

Per l'altra valenza che esse rivestono: dal 1° settembre - ce ne siamo accorti tutti - nelle «scuole dell'autonomia» sono preposti dei «dirigenti» molti dei quali, anche se non hanno formalmente i pieni poteri (per far che, non è ancora ben chiaro: comunque noi non ci stancheremo mai di ricordare a loro e a noi stessi che siamo sempre nella scuola pubblica e in uno stato di diritto!), già si comportano come «padroni delle ferriere». Ecco perché è necessario eleggere dei delegati combattivi, consci dei propri diritti e non allineati a priori sull'Amministrazione come i sindacati concertativi.

    È vero che le prerogative delle RSU sono limitate: potranno in pratica definire con il dirigente il cosiddetto «contratto di istituto» sulle seguenti materie: modalità di utilizzazione del personale in rapporto al POF; modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali; attuazione della normativa in materia di sicurezza; criteri riguardanti le assegnazioni alle sezioni staccate e plessi; modalità relative all'organizzazione del lavoro e all'articolazione dell'orario degli ATA; individuazione degli ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto. Tuttavia, nella "nuova scuola" che si sta delineando, questi argomenti saranno sempre più importanti e gli RSU potranno, nella contrattazione con il dirigente, far valere il peso dell'investitura ricevuta dai colleghi (a cui, ovviamente, dovranno rendere conto del proprio operato). Gli RSU beneficeranno, inoltre, del diritto di indire l'assemblea dei lavoratori, di fruire di ore di permessi retribuiti e dell'uso di locali e di affissione che, nel clima di pesante restringimento dei diritti e delle libertà sindacali, non sono poca cosa.

 

PER QUESTI MOTIVI INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI A COSTRUIRE E A SOSTENERE LE LISTE DELLA CUB SCUOLA IN OGNI SCUOLA

 

I lavoratori, in una scuola che sempre più sembra delinearsi come la scuola dell'«aziendalizzazione» e della «dirigenza», piuttosto che quella dell'«autonomia», hanno bisogno di un sindacato che, com'è compito di ogni organizzazione sindacale, difenda i loro interessi, singoli e collettivi, anche nei posti di lavoro: il sindacato di cui abbiamo bisogno oggi non è tanto il tradizionale sindacato-impresa che "vende" servizi (dopo aver contribuito a creare i guai di cui soffriamo tutti), come quelli che conosciamo fin troppo bene, e nemmeno l'organizzazione informale movimentista che, di tanto in tanto, esploda in scadenze episodiche che non sedimentano organizzazione e non mutano i rapporti di forza: la rete dei delegati RSU può costituire l'ossatura di questo sindacato.

 

·        Per retribuzioni europee per tutti i lavoratori della scuola;

·        Per adeguati investimenti nella scuola pubblica (edilizia, attrezzature, diritto allo studio);

·        Per la libertà di insegnamento, la difesa della funzione docente e la qualità del servizio;

·        Per l'immissione in ruolo dei precari docenti e ATA;

·        Per la tutela del personale ATA colpito dal taglio degli organici, dalla mobilità, dall'aumento dei carichi di lavoro, dal non riconoscimento dei diritti acquisiti;

·        Per le libertà sindacali (di assemblea, sciopero, organizzazione, approvazione delle piattaforme e degli accordi)

 

 

Alle elezioni del 13-16 dicembre

ORGANIZZA LE LISTE DELLA CUB SCUOLA,

VOTA LE LISTE DELLA CUB SCUOLA,

ORGANÌZZATI NELLA CUB SCUOLA

 Scarica il file zip

Torna