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cubscuola.torino@tin.it

 

 

Sono un insegnante della provincia di Lucca, precario da 16 anni, con 5 abilitazioni, alcune con il massimo dei voti, non passato in ruolo a causa dei saccheggi  finanziari che per anni i ns governi hanno fatto gravare sulla scuola e soprattutto sul personale supplente. Ieri guardando il giornale ho trovato un articolo "novità in finanziaria Prof. stipendi più alti" e leggo:-"l'articolo 13 comma 3, stabilisce che le frazioni inferiori alle 18 unità orarie sono attribuite obbligatoriamente al personale in servizio nelle istituzioni scolastiche fino ad un massimo di 24 ore. Non solo, i docenti di ruolo dovranno sostituire il personale assente fino a 30 giorni. Sono stato subito  preda della depressione, non sono uscito di casa pur essendo domenica e ho pensato ora è proprio FINITA!!!! ...Stamani cliccando in cerca di conforto ho trovato il vs sito. Quest'anno sto lavorando con i soliti spezzoni per un totale,udite bene ,di ben 10 ORE,dopo tanti anni di servizio. A livello di soglia della povertà,quasi come un pensionato al minimo. Adesso non conoscendovi,non sapendo la vs forza operativa,è possibile fare qualcosa, che so una bella manifestazione a Roma sotto il ministero,contattare politici,fare altre forme di protesta?? Non possiamo sparire così,senza un minimo di reazione!!!      

Spero di poter avere utili indicazioni da voi.

 
 Scusate e buon lavoro.

 

Ho scoperto che RSU e staff sono due cose compatibili. Bravo sindacato a non averci pensato prima! I cari colleghi, assetati del potere dei poveri, hanno deciso che se non hanno nessun interlocutore è meglio, da domani avremo RSU che interrogheranno la loro controparte, se stessi, dandosi sempre delle risposte soddisfacenti e rendendo concreto il concetto di concertazione. Proporrei per lo sciopero del 7 dicembre di prenotare (giusto per trovarne uno libero) un valico di frontiera e occuparlo, magari ci darà retta qualcuno!

Ciao 

Anna Ghivarello

 

Cara Anna,

hai perfettamente ragione. Se gli “assetati del potere dei poveri” riusciranno a farsi eleggere delegati nelle RSU vedremo la riproduzione a livello aziendale della concertazione della quale godiamo i frutti a livello nazionale. . 

D’altro canto, il regolamento elettorale non lo ha certo stilato la CUB Scuola. Per parlare con più chiarezza che discrezione, è evidente che sia l’amministrazione che i sindacati concertativi puntano a delle RSU inchiodate a trattare di frattaglie mentre la contrattazione vera viene fatta altrove.

Noi partecipiamo avendo perfettamente chiaro:

-      che si tratta, per il sindacalismo di base, di garantire alcuni spazi di libertà da allargare con tutti mezzi possibili e necessari;

-          che solo una rete di delegati combattivi potrà spezzare la gabbia d’acciaio concertativa nella quale ci vogliono chiudere;

-          che nella categoria deve maturare, e noi siamo qui anche per questo, la consapevolezza dei caratteri reali della scuola della dirigenza.

Se settori di colleghi voteranno delegati amici della controparte, si assumeranno la responsabilità della loro scelta. Noi dobbiamo e possiamo denunciare il carattere paradossale e masochistico di una scelta del genere.

L’idea di andare in montagna è graziosa, direi però che è opportuno costruire iniziative visibili per il 7 dicembre anche considerando che i sindacati concertativi stanno tentando di riprendere spazio  con operazioni decisamente disinvolte e contraddittorie.

 

A presto

Cosimo Scarinzi


---- Original Message -----

From: ..........

To: cubscuola.torino@tin.it

Sent: Tuesday, December 19, 2000 5:25 PM

Subject: Domanda urgente


Sono un'insegnante precaria attualmente in servizio presso una scuola superiore della provincia di Cagliari e vorrei porvi questa domanda.Posso completare la mia cattedra di sole cinque ore presso Istituti nei quali e' in vigore l'organico funzionale?Il D.M. n°71/99 art.7 comma 3 sembrerebbe impedirlo ma la cosa non e' chiara.Dal momento che per parecchie volte mi e' stata negata l'opportunità di tale completamento e che soprattutto dall'anno prossimo la cosa sarà estesa a tutte le scuole vi chiedo: E' LECITO CHE NOI PRECARI DOBBIAMO ESSERE OBBLIGATI AL PARTIME FORZATO? Infatti qualora non si verificasse l'opportunità di avere una cattedra intera nella scuola di appartenenza e non essendo previsto per i supplenti la possibilità di integrare con progetti vari,saremo costretti a limitarci a poche ore di insegnamento.Vi sembra giusto?Potete chiarirmi le idee e aiutarmi dal momento che qui si brancola nel buio presidi compresi?

Vi ringrazio anticipatamente.

A. S.

 

Cara collega,

ti invio la valutazione della collega che, purtroppo, non ti è favorevole. Ho, poi, parlato personalmente con lei che mi ha detto che dovrebbero esserci novità a voi favorevoli a breve. Spero di risentirti presto.

Auguri

Cosimo

PS Puoi scrivere un breve testo sulla tua situazione per il sito della CUB Scuola e per il nostro giornale?

Ciao Cosimo
riguardo al quesito testé posto, direi che purtroppo in base alla normativa vigente è proprio così: gli istituti dove è in vigore l'organico funzionale, non possono cedere spezzoni di ore ad altri istituti ai fini della composizione di cattedre orario esterne.
Non è detto che la cosa non sia passibile di modifiche, ma per il momento non posso che confermare L'informazione che la signora ha ricevuto a Cagliari. Poi riguardo alla questione se sia giusto o meno, è un altro paio di maniche....

Saluti Laura

 


 

----- Original Message -----

From: Cosimo Scarinzi To: ......... Sent: Thursday, December 21, 2000 5:47 AM Subject: RS o RLS?

Carissimo Cosimo,
il preside mi ha incaricato di redigere il piano di evacuazione e il  documento di prevenzione ecc.
Inoltre ha pensato di indire un collegio docenti dove io devo esporre, pagato, il piano e parlare di sicurezza in genere. Nulla di strano, ma alcuni colleghi mi hanno chiesto perché questo aggiornamento deve diventare obbligatorio, passando anche come collegio docenti. Poiché sono diventato RSU devo dare una risposta al quesito: "Siamo obbligati a sentire l'aggiornamento?"

Ciao

B.

Caro Boris, scusa il ritardo ma ieri c'era molto lavoro da fare ed oggi ho avuto gli scrutini. Schematicamente: - immagino che tu sia rappresentante per la sicurezza e non rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS); - l'aggiornamento, come tutte le attività del collegio docenti, deve essere programmato dal collegio docenti stesso; - non vedo come possa essere obbligatorio, chiedi comunque i riferimenti normativi sui quali si basa la deliberazione del preside: - avete lo RLS? Se non lo avete è un compito della RSU designarlo.   Sentiamoci nel merito Ciao Cosimo


Vorrei dei chiarimenti sullo sciopero:

nei giorni in cui è sciopero per tutto l'orario o per una parte, è possibile usufruire di:
malattia
permessi
cambio turno
ferie
recuperi straordinari
ecc...

se le ferie, i permessi, i recuperi sono programmati prima di sapere dello sciopero possono essere effettuati?
c'è un accordo, una circolare, un documento a cui fare riferimento?

Grazie!
tecnico.liceomonti@chierinet.it

Caro collega, il punto è semplice. Se il lavoratore non aderisce allo sciopero per lui non cambia nulla. Se aderisce allo sciopero deve interrompere la malattia, le ferie ecc. e farsi trattenere la giornata. Io non ritengo abbia molto senso ma c'è chi tiene ad aderire allo sciopero anche se, nei fatti, non è in servizio. A presto 

Cosimo   

PS Complimenti per il risultato elettorale


Sono il compagno S.C.  ex 4° livello Enti Locali Palermo passato come personale ATA allo Stato e defraudato dei diritti acquisiti.Vorrei sapere quali iniziative avete preso per  eventuale ricorso.   

 

Caro Sergio, ti mando un po' di materiale che spero ti possa servire. Stiamo lavorando al ricorso ma non lo abbiamo su file. 

Puoi mandarci il tuo indirizzo per fartelo Vuoi ricevere altro materiale? Sei iscritto alla CUB Scuola? Puoi preparare un breve testo sulla vostra situazione per il sito della CUB Scuola e per il giornale?

Ciao Cosimo


 

22 Dicembre 2000

 

Ill.mo Sig. PRESIDENTE  CIAMPI   E  p.c.  Alle OO.SS.
Egr. Sig. MINISTRO TULLIO DE MAURO Egr. Sig. PROVVEDITORE
Egr. Sig. GIUSEPPE GAMBALE   Egr. Sig. GALAN GIANCARLO
 Egr. Sig. MINISTRO SALVI CESARE   Egr. Sig. PREFETTO
Egr. Sig. MORESE RAFFAELE  Alla STAMPA
  Alle varie trasmissioni televisive

 

Signori Ministri,

 

BUON NATALE e BUON ANNO ma soprattutto GRAZIE!

 

Grazie perché? E ve lo chiedete forse? La risposta è nella Finanziaria di fine anno ……..

 

Siamo (solo una piccola cosa nel nostro Veneto opulento) GLI SFIGATI (ci è consentito?) LSU impiegati nelle scuole della provincia di Padova e con questa nostra desideriamo farVi partecipi alla  CENA DELLE BEFFE, quali ospiti d’onore, si intende che l’amaro lo offrite Voi!

 

Antipasto = Beffa n° 1 = Progetto LSU (1997) 6 mesi + 6 mesi, per consentire l’apertura pomeridiana delle scuole, finanziato dal Fondo per l’occupazione (costo zero per le scuole); RISULTATO: ci hanno dato in mano RAMAZZA e SCOPINO WC per ripulire quelle scuole che per carenza di organico erano sudicie.

 

Primo Piatto = Beffa n° 2 = Sospensione solo per l’anno 2000/2001 della riserva del 30% nelle assunzioni, dopo aver ottenuto per gli anni 1997/1998 continue proroghe per coprire l’organico che mancava (solamente per pulizie!). Chi ci chiediamo non si sarebbe aspettato (viste le assunzioni massicce prospettate per l’anno 2000/2001) l’applicazione del 30% quale riconoscimento dei ormai 36 mesi di lavoro svolto?

 

Piatto Forte = Beffa n° 3 = Una FINANZIARIA che stanzia fondi per la STABILIZZAZIONE in cooperative di detti LSU. Altri enti pubblici (fruendo della nostra “dote” di £. 18.000.000 e degli sgravi fiscali) come INPS e SANITA’ hanno già da tempo assunto i loro LSU (come siamo fortunati noi LSU scuola !).

 

Contorno = Beffa n° 4 = ORA VENIAMO “BUTTATI”  perché non serviamo più!

Verranno immessi a ruolo coloro che negli ultimi tre anni hanno lavorato nella scuola per 24 mesi, ma ci spiegate come avremmo potuto fare questi mesi essendo impiegati come LSU?

Anche noi LSU abbiamo maturato i 24 mesi necessari per l’immissione a ruolo, ma le nostre domande sono state escluse, quindi a questo punto “denunciamo” lo Stato che non ci riconosce il lavoro svolto e perciò il nostro è un lavoro nero legalizzato (proprio dallo Stato!).

Per le supplenze poi verranno aperte graduatorie per coloro che hanno prestato almeno un mese di lavoro nelle scuole, e NOI? Noi staremo a guardare, siamo serviti, siamo stati usati ed ora buttati in pasto a cooperative di pulizie (la loro fama è nota, purtroppo!) in barba alla nostra oramai consolidata esperienza di lavoro.

 

Cari Ministri, noi umiliati e offesi, commensali disprezziamo e rifiutiamo il pranzo così GENTILMENTE offertoci, Voi ci volete propinare solo bocconi molto amari, e nulla potrebbe farceli digerire!

                                                                                                        

PS = Un sentito grazie anche a quei Sindacati che appoggiando la nostra “stabilizzazione” ci hanno così ben rappresentati! Buon Natale e Felice Anno Nuovo anche a Voi!  

 

 

                                                                                     LSU di Padova e Provincia

  

Il nostro numero di telefono è 0429/55189 

e il numero di fax è 0429/90768.

 


 

Sono un’insegnante di scuola elementare della provincia di Torino che nel dicembre 1998 si sottopose, assieme ad altri colleghi, ad un test per accedere ad un corso di formazione in lingua francese al fine di acquisire il titolo per l’insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare.

Solo a maggio di quest’anno mi  è giunta una lettera in cui mi veniva comunicato l’inizio del corso e mi si trasmetteva l’orario completo: 150 ore (3 giorni alla settimana  dal 15 settembre al 13 dicembre , 4 ore per ogni incontro).

Quando lessi il calendario ebbi un sussulto: come avrei potuto “reggere” un impegno così gravoso?

Ricordavo che i primi corsi di formazione di lingua straniera, avviati  intorno agli anni 90, prevedevano per i partecipanti l’esonero totale dall’insegnamento e gli organizzatori dei corsi successivi,  negli anni che seguirono, richiedevano agli insegnanti l’impegno di un giorno la settimana a partire dall’inizio delle lezioni con  gli alunni. Per quanto riguarda questi ultimi corsi, ero a conoscenza della possibilità di effettuare un terzo delle assenze.

Al mio primo incontro di settembre, ho chiesto al Direttore del Corso il motivo della frequenza così ravvicinata degli incontri e il numero ammesso per eventuali assenze. Ho lamentato il carico di lavoro a cui un’insegnante viene sottoposta normalmente durante i primi mesi di scuola (preparazione del Piano di Lavoro, incontri con i genitori, riunioni di inizio anno, preparazione e visione di materiali…) a cui si aggiungevano le ore del corso di francese per chi intendeva parteciparvi. Mi è stato risposto che il finanziamento scade a dicembre, pertanto occorre terminare il corso entro la fine del 2001 e che non era possibile effettuare assenze. Qualora se ne fossero fatte, occorreva presentare un certificato medico per essere giustificati. Riguardo gli altri impegni scolastici rispondeva che i Dirigenti  sono a conoscenza del calendario del corso, pertanto sono tenuti ad esonerare, durante i giorni degli incontri, gli insegnanti dagli altri impegni scolastici.

All’incontro non si è parlato minimamente del rimborso delle spese di viaggio sostenute dai partecipanti al corso.

Al termine della prima riunione, confesso di aver avuto molte perplessità riguardo alla mia eventuale prosecuzione.

Confrontatami poi con le altre colleghe, sono venuta a conoscenza degli accordi o dei non accordi presi da ciascun insegnante con i propri Dirigenti Scolastici circa l’esonero dalle riunioni scolastiche durante il periodo in cui si svolge il corso di francese.

Le situazioni sono le più diverse:

-         c’è chi è esonerato dalla partecipazione a tutte le riunioni collegiali fino al termine del corso;

-         c’è chi non è  esonerato da alcuna riunione;

-         c’è chi ( i più fortunati), non solo è totalmente esonerato dalle riunioni collegiali, ma non è neppure tenuto ad effettuare le 2 ore di programmazione settimanali oltre le 22 ore di insegnamento, poiché nella scuola in cui lavora, si svolgono il martedì o il giovedì, giorni in cui si effettua il corso di francese;

-         infine c’è chi, avendo “ già dato “ tanto da settembre a dicembre,  non sarà neppure obbligato a partecipare alle 40 ore stabilite dal Collegio per tutto l’anno scolastico.

Insomma, a seconda delle scuole in cui si lavora e da quali persone si è “ diretti “, cambia l’impegno lavorativo di ciascuna insegnante.

Chi ha la fortuna di “avere a che fare“ con un Dirigente sensibile e comprensivo,  in grado di capire e ricordarsi (se negli anni passati ha insegnato) quanto già grava sul maestro la funzione docente, soprattutto ad inizio anno scolastico, può contare sulla possibilità di non  essere a scuola per riunioni tutti i giorni della settimana e di poter disporre anche di un po’ di tempo libero dal lavoro…

Evidentemente non tutti i Dirigenti sono sensibili, soprattutto quando riferiscono all’insegnante che “si lamenta” che nessuno l’ha costretto a partecipare al corso…

Varrebbe invece la pena di pensare a quale risorsa può costituire un’insegnante in possesso di tale specializzazione, che potrà essere utilizzata per insegnare alle classi che ancora non studiano una lingua straniera ed  alla possibilità di attuare in alcune classi un bilinguismo…

Infine, non meno importante, c’è l’aspetto umano delle persone che non possono essere “spremute  come limoni “, specialmente da quando non viene neppure più concesso, attraverso il fondo incentivante, il riconoscimento economico delle ore di aggiornamento e formazione.

Il nuovo contratto dovrebbe seriamente riprendere in considerazione la possibilità di fornire permessi maggiori a chi frequenta corsi di aggiornamento impegnativi  e il diritto  di accedere a giusti riconoscimenti economici.

 

Paola Colombino

CUB Scuola Torino

Chiedo il vs. aiuto per risolvere il seguente problema:
Mia moglie ha assunto un incarico di supplenza a tempo determinato presso una scuola elementare già dall'11/01/2002.
Trattandosi di sostituire una collega assente in astenzione per maternità, tale incarico è stato via via rinnovato ogni 30 giorni. L'ultimo rinnovo interessava i periodi dal 24/02/2002 al 26/03/2002. MA IL giorno 27 Marzo 2002 chiama a telefono la segreteria della scuola è  informa che, siccome il 27 corrisponde al giorno libero settimanale questo è fonte di problemi in quanto, anche per il fatto che dal 28 iniziano le vacanze di Pasqua, è a discrezione del Direttore rinnovare la nomina. Pertanto a loro parere, a far data dal 27 e fino al 4 Aprile non verranno riconosciute ne competenze economiche e tantomeno servizio utile.
Tanto mi appare assurdo è illeggittimo.
Desideravo avere il VS. autorevole parere.
Grazie.
C. Novara.

 

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