Gli animali non sono untori


di Arianna Lopes Peirera
, veterinaria libera professionista
Pochissime sono le malattie trasmissibili dall'animale all'uomo. Oggi sappiamo quali e come tenerle sotto controllo


Il nostro rapporto con cani e gatti spesso e` rovinato o eccessivamente influenzato dalla paura delle malattie trasmissibili dagli animali all'uomo. Importante e` sapere che puo` succedere anche l'inverso: che siano cioe` gli umani a trasmettere malattie agli animali.


Microorganismi non trasmissibili
Iniziamo pero` col dire che il 99% delle patologie infettive degli animali non sono trasmissibili all'uomo, perche` la maggior parte dei microorganismi sono specie-specifici, cioe` colpiscono soltanto una specie animale (o cane o gatto o coniglio ...o uomo).
Le persone possono essere talvolta piu` rischiose di cani e gatti, eppure questo non condiziona i nostri rapporti sociali. Prendiamo l'autobus, stiamo in ufficio o partecipiamo a feste o i riunioni, virus e batteri possono essere dappertutto, ma non per questo diventiamo eremiti. La paura delle malattie non deve i impedirci di avere relazioni con cani e gatti. Le quotidiane regole di igiene, come lavarsi le mani prima di mangiare, e la normale pulizia della casa gia` bastano a difenderci da molti rischi.

Un fattore che puo` indurre in inganno sono i nomi, spesso imprecisi o simili a quelli di patologie umane. Quello che fa piu` impressione e` certo l'Aids felino (il cui nome corretto sarebbe immunodeficienza felina). Si tratta anche in questo caso di un'affezione specie-specifica: non e` trasmissibile agli esseri umani ne` l'Aids umano e` trasmissibile ai gatti. Un'altra difficolta` e` la scarsa passione che alcuni medici umani hanno nei confronti degli animali, che li porta spesso a ingigantire i rischi. Forse, alla base di tutte queste paure c'e` un problema di identificazione, per cui gli animali significano sporco, impuro o pericoloso e diventano il capro espiatorio su cui scaricare colpe infinite.

Vi sono pero` alcune malattie che possono essere effettivamente contagiose per gli esseri umani: vediamo quali sono e in quale modo e` possibile difendersi sia preventivamente che con cure appropriata, invitando comunque tutti a chiedere informazioni piu` particolareggiate al proprio veterinario.


Funghi sulla pelle
Una tra le piu` temute e` la micosi o tigna, un fungo della pelle, che nell'animale si presenta con delle aree senza pelo, tondeggianti, in genere non pruriginose. Nell'essere umano si presenta con delle macchie cutanee di aspetto caratteristico.
Sia nell'animale che nell'uomo si cura con creme o lozioni locali, piu`, se necessario, con delle compresse per bocca. Non e` assolutamente una malattia grave ne` mortale, come a volte si crede.

Un'altra malattia della pelle e` la rogna che pero` difficilmente colpisce l'essere umano. E' necessario avere un contatto intimo con la pelle dell'animale malato ed essere molto debilitati fisicamente. Era ed e` comune tra gli animali tenuti in cattive condizioni igieniche.

Esistono molte altre malattie della pelle dovute a differenti cause sia nell'uomo che negli animali, invitiamo quindi a rivolgersi agli specialisti, onde non fare diagnosi sbagliate con diversi tipi di conseguenze.


Malattie che fanno paura
La rabbia in quasi tutte le citta` italiane e` sotto controllo, ma esiste la possibilita` che i cani vengano infettati da morsi di animali selvatici malati. E' opportuno vaccinare i cani che vagano nei boschi (ricordando pero` che i cani non dovrebbero mai passeggiare liberi nei parchi naturali e nelle riserve).
In generale, bisogna rispettare le norme stabilite dalle autorita` su questa vaccinazione. Gli unici, rarissimi casi capitati negli ultimi anni in Italia, riguardavano cani di cacciatori che si erano recati all'estero.

Una patologia che scatena molte fantasie e` la malattia da graffio del gatto, sul cui agente ogni due o tre mesi esce un'ipotesi scientifica diversa. Tutti i padroni di mici vengono graffiati, occasionalmente, mentre giocano con il proprio animale, ma la malattia e` rara, si manifesta con ingrossamento dei linfonodi e stanchezza (per capirsi, in modo analogo a un'influenza).

Secondo alcuni, la malattia da graffio del gatto puo` essere provocata anche dalle spine delle rose o dagli attrezzi da giardinieri, insomma da vari oggetti "graffianti" e sporchi.


Il gatto c'entra poco
L'incubo di molte donne incinte e` la toxoplasmosi, perche` il toxoplasma puo` essere davvero gravemente nocivo per il feto. Una persona, per infettarsi, deve inghiottire le feci (anche in piccole parti) di un gatto ammalato di toxoplasmosi.
Il gatto infatti puo` essere portatore di questa malattia, ma solo se lui stesso ne e` infetto e non in quanto gatto. Inoltre, le sue feci sono contagiose solo nelle due o tre settimane di fase acuta, non per tutta la vita.

Senza dimenticare che le oocisti (le "uova" del toxoplasma) per maturare hanno bisogno di luce e temperatura adatte, se si cambia tutti i giorni la cassettina igienica usando i guanti o lavandosi le mani dopo, il rischio si riduce molto. In generale, e` molto piu` facile prendere la toxoplasmosi mangiando carne cruda o poco cotta e verdura mai lavata che dai mici.

Prima di una gravidanza, e` molto consigliabile fare il test (tramite un prelievo di sangue) perche` si puo` avere superato questa malattia anche senza accorgersene, esserne dunque immuni e non avere piu` preoccupazioni. Il test puo` essere effettuato sul gatto, con un prelievo di sangue.

I vermi dei bambini, gli ossiuri, non possono provenire da cani o gatti, perche` non si tratta di specie che li infestino. Anche la tenia di cani e gatti e` diversa da quella degli umani. La filaria (il verme nel cuore che colpisce i cani) non e` trasmissibile agli esseri umani.


Pulci & compagnia
I parassiti esterni piu' comuni negli animali domestici sono pulci, pidocchi e zecche. Le pulci hanno come ospiti definitivi cani e gatti. Possono occasionalinente fare un passaggio sull'essere umano, ma poi ridiscendono, dopo magari aver pizzicato le caviglie.
Le pulci sono molto resistenti e per sconfiggerle bisogna fare dei trattamenti specifici sull'animale ma anche nell'ambiente dove l'animale vive.

Anche i pidocchi sono specie-specifici, quelli dei gatto colpiscono solo il gatto; comunque sono rarissimi e compaiono sugli animali debilitati, malati o malnutriti.

Le zecche di solito si attaccano ai cani (e, meno, ai gatti che vivono in campagna); succede nei giardinetti e spesso nelle passeggiate in zone rurali, magari dove sono passate le pecore. I passaggi all'uomo sono occasionali, ma possibili. Bisogna controllare bene il proprio animale, magari ogni giorno al ritorno dalla passeggiata, intanto che lo si spazzola. Contro le zecche, come contro le pulci, esiste una vasta gamma di prodotti. Quasi tutti hanno una certa tossicita` e vanno usati con criterio, seguendo con attenzione le istruzioni. Meglio usarli a scopo preventivo!


Questo articolo e' stato tratto dal numero di febbraio 1997 della rivista Cucina & Salute. Ringraziamo la redazione per averne concesso la pubblicazione sul nostro sito.