Se trovate un uccellino caduto dal nido...


In estate puo' succedere di trovare per terra un uccellino (passerotto, rondone) caduto dal nido. Anche se non e' in grado di volare, se e' abbastanza adulto ci sono buone speranze di poterlo salvare.

Portatelo dunque a casa, e mettetelo in una gabbietta, oppure, se non ce l'avete, in una scatola di cartone, e magari come coperchio mettete una reticella di plastica o di metallo, perche' se il passero e' abbastanza vispo puo' riuscire a scappare, e nascondersi in qualche angolo della casa!

E' importante lasciarlo tranquillo, in un posto dove non ci siano troppi rumori o via-vai di persone. Cosi' potra' riposare e riprendere le forze. Gli spaventi improvvisi possono essergli fatali, quindi state attenti.

Mettetegli nella gabbietta un po' d'acqua, e qualcosa da mangiare: briciole di biscotti inumidite nel latte, muesli, anche del riso lessato, o dei piccolissimi pezzetti di carne. Non dategli briciole di pane, sono troppo poco nutrienti.

Se l'uccellino mangia, ci sono buone probabilita' che si riprenda, se invece non riuscite a farlo mangiare significa che e' ancora troppo piccolo. In questo caso, magari, provate a imboccarlo, probabilmente aprira' la bocca aspettando il cibo dalla "mamma". Per le prime ore, potete imbottire un cestino e "sprofondare" il piccolo in un panno, oppure tenerlo in mano, sempre con il panno.

Se invece rimane inerte, non vuole mangiare, non cerca di svolazzare, provate ad aspettare un po' perche' superi lo stress e la paura, dopo qualche ora potrebbe riprendersi (anche se non sempre succede, puo' anche succedere che muoia all'improvviso, non perche' sia malato, ma per lo stress).

Una volta tranquillizzato, si puo' cercare di farlo mangiare, dapprima dal manico di un micro-cucchiaino e se proprio non ne vuole sapere e ha il gozzo vuoto, si puo' utilizzare una siringa con del pastoncino morbido, chiaramente senza mai forzare la mano e cercando di fargli conoscere la nuova pappa. All'inizio sono sempre un po' diffidenti, ma poi cominciano ad assaggiarla con la linguina, poi becchettano e alla fine te li trovi con il becco spalancato!

Quando l'uccellino e' in grado di mangiare da solo e svolazza nella gabbia, potete ancora farlo riposare un giorno o due, e poi liberatelo, cosi' potra' "rifarsi una vita"!

Per liberarlo, portatelo di mattina in un parco, aprite la gabbia e lasciatelo andare. Dovrebbe riuscire a volare da solo. Meglio liberarlo in un parco che non in un luogo abitato, perche' ci sono meno pericoli (gatti, cani) e poi in mezzo al verde certo stara' meglio.

Se non sapete bene quando liberarlo, portatelo dal veterinario piu' vicino: certo non vi fara' pagare nulla per darvi un piccolo consiglio. Oppure, potete consultare uno dei siti veterinari on-line e chiedere un consiglio via mail:
SCIVAC: Societa' Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia.
www.veterinari.it, un sito di consulenza veterinaria gratuita on-line.
Se l'uccellino non e' un passerotto, e puo' appartenere a una specie protetta, e' meglio chiamare la sezione LIPU piu' vicina (cercate sulla guida telefonica "Lega Italiana Protezione Uccelli").

Infine, consigliamo di leggere il libro di Eva Hülsman: "Che fare? Manuale pratico per il salvataggio di uccelli caduti dal nido o infortunati" (Editore Edagricole, Bologna, 1998, ISBN 88-206-4138-0). E' una vera miniera di informazioni: racconta cosa e come dar da mangiare, quale nido preparare, cosa fare e cosa non fare per tutte le specie di uccelli che vi possano venire in mente. Un libro "scritto in maniera piacevolissima, ricco di episodi vissuti, pervaso da un grande senso dell'ottimismo" (per citare le parole di Fulco Pratesi, in presentazione al libro).

Auguriamoci che gli uccellini non cadano dal nido, ma, nel caso, seguite questi piccoli consigli!


Centri per il recupero degli animali selvatici
Per Torino e provincia esiste il "Centro per il recupero e la riabilitazione di fauna selvatica", gestito dall'associazione "Green Heron" (Airone verde). Potete contattare l'associazione presso il seguente recapito:
Strada della Ressia 35 - 10090 Gassino Torinese - Tel/Fax 011/9818430 - Orari: 9-12/14-17.


Il Centro Recupero Avifauna Castel Tirolo dal 1989 si impegna nella salvaguardia, nella cura e la riabilitazione di uccelli (soprattutto rapaci) feriti o in difficolta'.
Il Centro, unico in tutto l'arco alpino, e' aperto al pubblico e lo scopo e' anche quello di sensibilizzare i visitatori sull'importanza della salvaguardia degli uccelli rapaci. All'interno del centro vi sono 24 voliere che sono diventate l'habitat per gli esemplari incapaci di riprendere il volo in natura. Le voliere sono un ottima occasione per conoscere da vicino le diverse specie.

Potete visitare il sito Web del Centro Recupero Avifauna Castel Tirolo, dove potete trovare informazioni sulle attivita' del centro stesso.