Cani
e gatti a tavola |
Le stime dicono che ogni due famiglie italiane c'e` un cane o un gatto; vivono integrati nel nucleo familiare a tal punto che ci siamo dimenticati che sono dei carnivori. Il gatto, in particolare, per delle limitazioni del suo metabolismo, e` ancora da considerare un carnivoro stretto, mentre per il cane c'e` piu` margine di azione. Gli avanzi? Meglio di no Il modo con cui si alimenta il proprio animale e` legato al livello di conoscenza dei fabbisogni dell'animale e ai consigli ricevuti sull'argomento. La stragrande maggioranza dei cani vengono alimentati direttamente con gli avanzi della tavola; non sempre chi adotta questo sistema e` alla ricerca di risparmi, piu` sovente crede di offrire un pasto gustoso e ben cucinato al "bambino peloso" di casa. Al cane vengono offerti percio` pasti che da un punto di vista organolettico sono sicuramente gustosi, ma da un punto di vista nutrizionale molto squilibrati. Queste diete, presentando uno squilibrio alimentare sostenuto da eccessive quantita` di grassi e proteine, e carenze di sostanze minerali e vitamine, concorrono all'insorgenza di malattie, per esempio della pelle o piu` gravi del fegato. Uno degli errori piu` frequenti e` quello di aggiungere formaggi stagionati, per esempio il parmigiano, come condimento. Se da un lato i formaggi sono da considerare buoni integratori di calcio, nello stesso tempo questo tipo di prodotto puo` concorrere a scatenare gravi dermatiti pruriginose. Al loro gatto, alcuni proprietari offrono solo carne, molte volte carpaccio o trita scelta; tutto cio` oltre ad essere oltremodo costoso, non rappresenta la dieta equilibrata. Cucina casalinga o scatolette? L'alimentazione casalinga, di per se`, non e` sana, facilmente puo` essere casuale o pasticciata. I pasti per i cani o per i gatti, in modo diverso per le due specie, devono invece essere bilanciati: per esempio il classico pastone per il cane con riso cotto e carne trita e` inadeguato, povero di vitamine, sali minerali ecc. 0 ancora, il pesce per i gatti deve essere cotto, mentre fegato e fegatini vanno somministrati non piu` di una volta alla settimana. La scelta di utilizzare prodotti industriali, e cioe` scatolette e cibi secchi, pur con dei distinguo, puo` rappresentare un modello di alimentazione razionale ed equilibrata. Questi alimenti si dividono in base al contenuto in acqua in umidi e secchi. E` bene chiarire che le scatolette solo nell'aspetto esteriore sono uguali. Grande attenzione, fatti, va posta agli ingredienti. Il componente principale di questa categoria di prodotti e` l'acqua, questa infatti puo` variare da un 71% a un 85%, cio` vuol dire che per ogni 100 grammi di prodotto fino ad 85 grammi sono acqua, la restante parte sono proteine e grassi, in piccolissima parte sali minerali e fibra. Tanta piu` acqua e` dichiarata, tanto meno sostanze nutritive ci sono, quindi per esempio il gatto, che e` costretto dal suo metabolismo particolare a mangiare proporzionalmente alla densita` di nutrienti, sara` costretto a ingerire grandi quantita` di cibo. Quindi grandi appetiti di alcuni gatti alimentati con certe scatolette, non sono segno di goloseria ma nascondono per lo piu` la necessita` di introdurre la quantita` necessaria di proteine e di grassi. Attenzione alla densita' Le scatolette oltre a non essere tutte uguali per densita` di sostanze nutritive, presentano una grande varieta` di ingredienti. Dalla lista degli ingredienti si puo` notare che sovente compaiono prodotti cerealicoli come granoturco, mais e legumi, a discapito di sostanze come carne, pesce, uova. La differenza e` che tutti i cibi sopraindicati sono proteici ma il loro valore biologico, cioe` la capacita` di offrire aminoacidi importantissimi per la crescita e per il benessere dell'animale, e` elevato solo per gli alimenti carnei. Risulta chiaro che la diversita` del prezzo della materia prima condiziona il prezzo del prodotto sia scatoletta che crocchetta. Con questo non si vuole genericamente affermare che a costo ridotto si acquistano prodotti di scarso valore nutritivo, ma certamente la qualita` ha il suo prezzo. Animali
vegetariani? La formulazione di una dieta per il cane vegana, cioe` totalmente priva di proteine animali, anche se sufficientemente integrata con vitamine, potrebbe portare all'allestimento di pappe cosi` voluminose, superiori ai volumi consigliati, che non potrebbero essere ingerite tutte. A lungo andare l'insufficiente introduzione si tramuterebbe in uno stato carenziale. E`, invece possibile nutrire il cane da lattoovovegetariano, cioe` senza carne, ma con altri prodotti di origine animale; e` pero` necessario il consiglio di un esperto, soprattutto nel caso dei cuccioli. Esiste in vendita un prodotto preconfezionato, proveniente dagli Usa, per questa esigenza. Il gatto invece non puo` assolutamente essere alimentato con diete vegetariane, in quanto la taurina e` presente solo nelle carni. Questo articolo e' stato tratto dal numero di febbraio 1997 della rivista Cucina & Salute. Ringraziamo la redazione per averne concesso la pubblicazione sul nostro sito. |