Guerra ai bocconi avvelenati
In questi anni il fenomeno dell'avvelenamento di animali sta assumendo
delle proporzioni estremamente preoccupanti su tutto il territorio nazionale.
Migliaia di animali domestici hanno perso la vita per aver ingerito bocconi
avvelenati e la stima di quelli selvatici e` difficile da effettuare.
Cani
randogi o vaganti, gatti e animali selvatici - topi, talpe, mustelidi,
corvidi e rapaci - considerati da qualcuno competitivi per attivita` venatorie,
causa di danni all'agricoltura, al pollame e agli allevamenti, sono le
povere vittime di coloro che illegalmente disseminano sul territorio esche
avvelenate.
Neppure
le citta` sono sicure, diversi animali sono morti per aver ingerito bocconi
avvelenati in giardini e strade.
Impatto
ambientale
Anche se non disponiamo ancora di dati precisi sull'effettiva portata
del fenomeno, sono rilevanti i danni apportati all'ambiente e alla fauna
per la dispersione incontrollata dei veleni che, non annullandosi nel
tempo (questo e` il caso della stricnina), danno vita ad una reazione
a cateni di morti.
Le carcasse degli animali avvelenati sono estremamente pericolose perche`
provocano la morte dei carnivori che se ne cibano: rapaci diurni e notturni,
aquile, lupi, ecc..
L'utilizzo di bocconi avvelenati e' un crimine
Utilizzare bocconi avvelenati e` illegale. La legge (L.N.
157/92 art. 21 lett. U) vieta espressamente l'uso di questi mezzi
e prevede sanzioni penali (art. 30 comma h) per chi contrravenga a questo
divieto.
Uccidere gli animali e` espressamente vietato anche dalla legge
473/94 (modifica 727 c.p.), nel caso in cui gli animali morti siano
di proprieta` il reato e` perseguibile anche ai sensi dell'art.
638 c.p. con una pena fino ad un anno di reclusione o con una multa
fino a L. 600.000. E' importante dire che il reato previsto dall'art.
638 c.p. e` punito solo con querela di parte, cioe` il proprietario dell'animale
deve chiedere espressamente al Giudice (Pretore), entro 3 mesi dal giorno
in cui e` venuto a conoscenza del fatto, di perseguire la persona o le
persone che hanno ucciso o danneggiato l'animale.
L'importanza
della denuncia
I veleni dispersi sul territorio sotto forma di esche costituiscono un
grave pericolo per gli animali. Per rompere il muro di omerta` che si
accompagna agli avvelenamenti e` necessario denunciare i fatti accaduti
dando alle autorita` competenti ogni indicazione utile per smascherare
e punire gli avvelenatori. La denuncia e` importante anche al fine di
stendere una mappatura completo della zona dove si siano verificati gli
avvelenamenti e per avere dati piu` precisi sull'entita` dei fenomeno.
Proposte di intervento
Raccolta di informazioni
Coinvolgere
la Provincia per l'istituzione di un numero verde contro gli avvelenamenti,
la creazione di una banca dati e la relativa mappatura delle aree pericolose.
Sensibilizzazione
Raggiungere
il grande pubblico attraverso una campagna stampa unitaria e capillare
cercando di avvalersi anche di strutture e iniziative istituzionali e
governative (es. la Pubblicita` Progresso)
Azioni
legali
Tutti
i casi devono essere documentati e denunciati alle autorita` competenti
(AUSL, Prefettura e Pretura) in modo da rendere possibile la valutazione
dell'entita` del problema, i rischi per gli animali e esseri umani, stimolare
le indagini e le azioni giudiziarie contro chi sparge i bocconi avvelenati.
Collaborazione
Cercare
la collaborazione dell'Ordine dei Veterinari e proporre l'obbligatorieta`
di segnalare a AUSL e Autorita` competenti le morti per avvelenamento.
Prestare
molta attenzione quando si e` all'aperto con animali domestici e bambini
ed educare i propri animali a non raccogliere cibo da terra.
In
casi di avvelenamento o di dubbio ricorrere immediatamente alle cure veterinarie.
La Guardia Medica Veterinaria e` in funzione 24 ore su 24. Tale servizio
puo` essere l'unica possibilita` di salvezza, quindi se non e` operante
nella propria provincia chiederne l'immediata attivazione.
Se
si trova materiole sospetto (esca, boccone) segnalarla al piu` presto
agli organi di vigilanza (Forestale, Polizia Municipale, Polizia Veterinaria).
I
sintomi piu' comuni
STRICNINA
Rigidita` muscolare, attacchi convulsivi, aumento di sensibilita` agli
stimoli, tetania dei muscoli respiratori, morte per asfissia.
VELENI NEUTROPI
Dai 30 minuti alle 2 ore dopo l'ingestione si ha irrigidimento degli arti,
incapacita` a mantenere la stazione quadrupede, respiro difficoltoso e
crisi convulsive; puo` esserci vomito e raramente diarrea.
VELENI
EMORRAGICI
Dopo qualche giorno dall'ingestione compaiono fenomeni emorrogici che,
se solo interni, danno pallore delle mucose, respirazione difficoltosa,
grave stato di prostrazione; possono esserci petecchie o emorragie nasali.
Non c'e` mai vomito.
VELENI
TOSSICI SUL SISTIEMA GASTRO-INTESTINALE
Compare precocemente vomito e diarrea anche emorragico con dolore addominale.
IMPORTANTE
IN CASO DI AVVELENAMENTO
Contattare il centro veterinario piu` vicino (o la Guardia Medica Veterinaria
se fuori orario di lavoro) in modo da allertare il medico, che si rende
immediatamente disponibile al momento dell'arrivo del cane. Cercare di
far vomitare il cane o il gatto; in assenza di farmaci adatti (emetici)
somministrare una sospensione di chiara d'uovo montata a neve unita ad
acqua calda molto salata.
Mantenere il soggetto molto tranquillo e mai somministrare latte.
Evitare qualsiasi stimolo sonoro.
Il testo
di questa pagina e' stato tratto da un depliant stampato dal Coordinamento
Nazionale delle Associazioni Animaliste, come parte della "Campagna
nazionale contro i bocconi avvelenati". Altre informazioni sul sito
della campagna
contro i bocconi avvelenati.
Sullo stesso argomento potete leggere, su questo sito, l'articolo L'avvelenamento
di animali.
|