Convegni Conferenze Seminari

 

Il Centro Studi Africani realizza, parallelamente alle attività scientifiche e propriamente didattiche, iniziative di alto contenuto culturale cui intervengono studiosi africanisti provenienti da paesi africani e da Università italiane e straniere.

Vengono inoltre organizzati Seminari, con lo scopo di formare giovani studiosi africanisti nei settori previsti dallo Statuto del Centro e Workshop su tematiche africanistiche.

Quest'anno il CSA analizzerà la storia dei contatti tra l'Italia  e l'Africa, ripercorrendo le tappe che hanno portato dal periodo avventuroso delle esplorazioni ottocentesche alle contraddizioni  dell'intervento coloniale, e alle conseguenze da esso impresse sull'attualità africana. Si intende così favorire lo sviluppo di un dialogo reso sempre più rilevante dalla  presenza nella nostra regione di numerose comunità africane.

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Ciclo di conferenze : Antico Egitto, una civiltà tra Africa e Vicino Oriente
Kassim Bayatly: Antropologia spirituale e culti di possessione in Africa
A cura del Museo Egizio e del Centro Piemontese di Studi Africani
Martedì 18 febbraio 2003, Museo Regionale di Scienze Naturali – via Giolitti 18 -Torino

Nelle strade di un mercato africano, rotte di ragazzini che si fanno incontro al turista italiano , riconoscibile nella sua tenuta hemingwayana, enumerando la formazione della nazionale azzzurra, giovani promesse del football equatoriale e il sogno di entrare nel “vivaio” di una grande squadra europea.

E’ questo lo sport in Africa? O non piuttosto il prodotto di una contaminazione  del nostro mondo e dei media all’interno di una società e di una cultura in cui all’individuo si richiedono capacità ed agilità fisiche per le necessità della vita quotidiana e prestanza , quale prerogativa di rappresentanza sociale  e di regalità?

Nella realtà del mondo africano, dal Nord-africa arabo-islamico, lungo il corso dei grandi fiumi e dell’animismo, oggi come in passato si vivono delle forme spettacolari e manifestazioni rituali di cui il corpo, con la sua espressività, costituisce il fulcro.

Kassim Bayatly, studioso e regista teatrale iracheno auto-esiliatosi in Italia, analizza e diffonde i segreti della cultura del corpo come “veicolo dell’anima”, attraverso il gesto, il senso della danza, il rito, e ci avvicina a un mondo conosciuto in Occidente per lo più nelle sue forme stereotipate  o nella fascinazione esotica di danze e riti “tribali”, con una visione originaria. Un messaggio per chi vive in una società già di fatto multietnica, con possibilità illimitata di contatti che non pare aver finora condotto a una comprensione sera, rispettoasa e fondata di espressioni artistiche o rituali diverse da quelle che la nostra tradizione ci ha consegnato. Tanto più vero nella società italiana, che ha ricevuto per la sua collocazione al centro del Mediterraneo, nel corso dei secoli, tanti apporti da molte culture, continuando tuttavia a soffrire di provincialismi contro cui lottare.

Lecture Inaugurale dell’anno scientifico 2003

FABRIZIO SABELLI
Antropologo

Le culture dell'Africa: espressioni creative, progetti culturali e sviluppo

 Introduce

ALBERTO ANTONIOTTO
Presidente del Centro Piemontese di Studi Africani

 lunedì 24 febbraio 2003, ore 18
Sala Conferenze dell’Archivio di Stato
Torino - Piazzetta Mollino,1

Seguirà un rinfresco

Per informazioni: Centro Piemontese di Studi Africani
Piazza S.Giovanni, 2 – 10121 TORINO
Tel:  011.4365006 – 4366044 – 4310548
e-mail: csa@cisi.unito.it

Le culture africane, nelle loro molteplici espressioni, appaiono ancor oggi marginali e mistificate da pregiudizi e stereotipi che spesso portano a valutazioni parziali e a giudizi scientificamente non fondati.
Nella realtà torinese queste contraddizioni   si manifestano in modo molto evidente, a tal punto che la città sembra caratterizzarsi come luogo deputato per avviare un percorso di sensibilizzazione prima, successivamente di apprendimento, e infine di conoscenza verso le civiltà africane, con un approccio privo di condizionamenti, che non dimentica l'impatto che l’emergente industria culturale africana sta avendo sulla cultura europea.
Un luogo di scambio e di instaurazione di articolati processi, di fertili incontri culturali nord-sud, un’opportunità spazio-temporale di integrazione delle popolazioni emigrate sul nostro territorio, in Italia e in Europa.

Fabrizio Sabelli è antropologo e metodologo di progetti culturali. Docente presso le Università di Ginevra, di Neuchâtel, di Lugano e presso la Scuola di  Alti Studi d'Arti Applicate de La Chaux-de -Fonds.

Ha guidato l'ideazione e curato l'allestimento di mostre tematiche per conto di vari musei, in particolare del Museo di Etnografia di Neuchâtel e del Museo della Comunicazione di Berna

 

Programma delle attività anni passati

 

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