Lettera aperta all'Associazione per il Libro, agli editori, ai colleghi, ai promotori, ai lettori

Di fronte ad una crisi del settore editoriale librario che data dall'inizio degli anni '90, le uniche iniziative previste dai grandi editori ripropongono ossessivamente ed esclusiamente lo sconto sul prezzo di listino come unico mezzo per attirare il pubblico nelle librerie.

Quest'anno l'Associazione per il Libro, cui fanno capo praticamente tutti i grandi gruppi editoriali, ci propone nuovamente di aderire ad una settimana nazionale di promozione del libro con apertura nei giorni festivi e l'offerta dello sconto del 20%, con modalità di rimborso che, particolarmente nel caso del Gruppo Mondadori, sono largamente insufficienti a coprire le spese necessarie per le aperture straordinarie.

Ancora una volta l'Associazione per il Libro promuove un'iniziativa che pretende di disporre del nostro lavoro e dei nostri magazzini senza aver provveduto a informarne i librai. Non solo, a tutt'oggi non è in grado di confermare le modalità di rimborso (se non nel caso già citato del Gruppo Mondadori) né di dare un elenco completo e aggiornato degli editori aderenti.

Noi, librai firmatari di questa lettera aperta, riteniamo quindi di non aderire all'iniziativa, ritenendo che questo modello di promozione del libro - peraltro l'unico finora proposto dall'Associazione per il Libro - sia superato, inefficace e incapace di suscitare risultati durevoli di promozione reale della lettura.

Restiamo altresì disponibili al sostegno di iniziative di reale promozione del libro, dichiarandoci fin d'ora pronti al dialogo con gli editori per lo studio di altre possibili - e diverse - modalità di promozione

i LIBRIVENDOLI



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