Lei coltiva fiori bianchi
Consolata Lanza
Romanzo
Prefazione: Silvia Treves
Fotografie: Cettina Calabrò
" Nella luce verdastra
Bea riuscì appena
a distinguere gli affreschi
cinesi sulle pareti,
due vecchi divani coperti
di damasco strappato,
attrezzi da giardino,
un teatrino di marionette alto
come un uomo, un cavallo
a dondolo con la criniera
spelacchiata. "
Un trittico variegato, la prima parte
è modulata dai confronti: la giovane
Bea e Gloria dalla già lunga vita,
il giardino di Gloria, lussureggiante
a giugno e umido e severo in ottobre,
addormentato, sul punto di giungere
alla fine; la seconda parte si scioglie
nello straniamento, in un vuoto
vertiginoso e rasserenante, nel sogno
di vite inventate che avrebbero
potuto essere vere; la terza si affaccia
sull’angoscia di concedersi alla felicità,
di perdere tutto e risvegliarsi soli.
(Silvia Treves)
Consolata Lanza. Vive e lavora a Torino.
Ha pubblicato D'amore e no (1996),
Irene a mosaico (Avagliano 2000) e con
Filema Il gioco della masca (1997),
Est di Cipango (1998, finalista Premio
Assisi), Ragazza brutta, ragazza bella
(2000), La lametta nel miele (2005).
Collabora a riviste, in particolare
a LN LibriNuovi, e numerosi suoi
racconti hanno vinto premi letterari
e sono apparsi in antologie.

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