IL VECCHIO ALBERO

(per gli ottant'anni di mio padre)

Teresio Conti (1908-1994)
Sindaco di Alpignano dal 1950 al 1967

L'albero d'autunno si veste da gran signore
giallo e rosso, una rneraviglia da vedere
ed ai raggi del sol ogni suo colore
dell'ultimo tepor sembra godere

Però sotto quell'aria di splendore
si cela una gran malinconia
mentre il vento, traditore,
ogni foglia si porta via

Or è spoglio il tronco antico,
secchi son i vetusti rami
e verso il sol che gli fu amico
or si tendono tremanti come mani

Non più gemme a primavera ,
non più frutti nell'estate,
quando alfin scende la sera
nel camin le sue membra van bruciate

Come il vecchio albero che molto ha vissuto
ma alla sua sorte alfin si è rassegnato
so che nulla di me andrà perduto
perchè anch'io ho molto dato

Le mie gemme a primavera,
i miei frutti dell'estate.....
la gioventù è una chimera,
troppe stagioni son passate

Ma ogni mia passione, i pensieri, il buonumore
del tempo che fu, d'allora
me li sento dentro il cuore
che mi stuzzicano e bruciano ancora

Or che alla sera son vicino
vivo al meglio ogni mia giornata
sperando che la fiamma del camino
sia il più possibile ritardata

                                 FRANCO CONTI